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  Dicembre 2012

Articoli n° 2
MARZO 2005
 
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LA SCOMMESSA VINTA DI IMPRE.CO.
UNA CITTÀ DELLA MODA NELL'AVERSANO

NASCE IL POLO DELLA QUALITÀ
TEMPIO DEL LUSSO DELLA REGIONE CAMPANIA

Technodistrict
Il Distretto Tecnologico

Progetto CON.FI.LEGNO
IMPULSO ALL'ECONOMIA LOCALE

VALLE DI MADDALONI
ARCHO BATTEZZA “L'OASI INDUSTRIALE”

IL CONSORZIO OROMARE
BINOMIO VINCENTE TRA ARTE E IMPRESA

CONTRATTO DI INVESTIMENTO
IL RILANCIO DEL SETTORE SERICO

GLI IMPEGNI PER la ripresa
LA PROGRAMMAZIONE SUL TERRITORIO

VALLE DI MADDALONI
ARCHO BATTEZZA “L'OASI INDUSTRIALE”
Partite le attività produttive sorte per iniziativa del consorzio nella zona Pip

Piero Rossano
Addetto Stampa Consorzio Archo
p.rossano@corrieredelmezzogiorno.it

 

La fase di incubazione del progetto è pressoché conclusa, l'iniziativa è partita da alcuni mesi con la realizzazione degli spazi sui lotti destinati alle prime imprese. Nella zona Pip di Valle di Maddaloni, al confine tra il Casertano e il Sannio, cominceranno presto le loro attività un'azienda di assemblaggio di cartoni e una di carpenteria metallica. Settimane fa sono iniziati anche gli interventi per l'insediamento di un'azienda casearia. Si tratta di imprese medio-piccole sotto il profilo della conduzione ma anche per lo sviluppo estensivo sul territorio. Un aspetto non secondario, anzi privilegiato dal consorzio "Archo" che, attraverso una sinergia creata con la locale amministrazione comunale, ha preso a gestire - secondo un modello consolidato nelle prime esperienze sul campo e decisamente ispirato al giusto mix pubblico-privato - 80.000 dei 150.000 metri2 dell'area del Piano per gli insediamenti produttivi. «L'attenzione verso le problematiche anche di natura ambientale è per noi aspetto di primaria importanza» - spiega Bruno Cortese, animatore del consorzio. Non a caso per questa esperienza si è scelto di dotare di servizi e infrastrutture un'area che, come illustra lo stesso Cortese, dottore agronomo, gode di un «retroterra urbano prossimo alla zona industriale meno convulso», per niente ingolfato. La zona Pip di Valle di Maddaloni sorge in un'area geografica ideale per gli insediamenti produttivi, decentrata rispetto ai grossi nuclei urbani ma allo stesso tempo vicina allo snodo autostradale di Caserta Sud (il collegamento è garantito dallo svincolo della costruenda strada Fondo Valle Isclero) e alla ferrovia. Ma proprio perché la scelta dell'investimento è ricaduta su un'area quasi del tutto incontaminata, massima attenzione è stata riposta negli interventi attuati e in procinto di materializzarsi. Si vuole fare, insomma, della zona una sorta di "oasi industriale" nel rispetto dell'ambiente circostante e della riuscita delle attività che vi si insedieranno. «Abbiamo previsto un rapporto di copertura, un indice di fabbricabilità, di impatto assai basso, basti pensare che degli 80.000 metri2 che gestiamo insieme al Comune solo 20.000 saranno occupati dai capannoni che ospiteranno le attività, tutte ecocompatibili». Un disco rosso è stato innalzato, ad esempio, davanti alla richiesta di spazi pervenuta da aziende per la trasformazione di materie prime secondarie. Ed è proprio ispirandosi a questi principi che anche la fase progettuale dell'area è stata attenta a tutti gli aspetti, finanche ai colori utilizzati per le strutture. Anche la scelta di introdurre servizi, come un polmone di verde, la mensa, il posto di primo soccorso sanitario, un cash banking (qualcosa di diverso da un semplice sportello bancomat) ha dotato l'area di iniziative altrettanto compatibili per come sono state concepite e strutturate. Novità di rilievo è anche l'opportunità, per chi decide di investire nell'area e ha necessità di un supporto economico, di vedersi finanziata in toto l'iniziativa con tassi agevolati da parte del Credem. «Noi crediamo molto in questa partnership con il pubblico - conclude Cortese - ma va anche sottolineato il ruolo svolto dall'Unione degli Industriali di Caserta che ha creduto nell'iniziativa, affiancando sin dall'inizio il nostro gruppo e supportandolo durante il percorso».

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