COME INNOVARE CON LA CREATIVITà
I CONSIGLI DELLA NEUROLINGUISTICA
Un lavoro a quattro mani per essere
più competitivi
a cura del Denaro Cultura
Skills
for the Future
Robert B. Dilts - Gino Bonissone, Guerini e Associati
pagine 323 - euro 32,50
In quest'epoca di crisi dell'economia si sta sviluppando
un rinnovato interesse per la creatività e l'innovazione
come elementi di competitività. A questi temi è dedicato
il volume "Skills of the future - Leadership, creatività e
pensiero innovativo", scritto a quattro mani da Robert
B. Dilts, formatore e consulente allo sviluppo della Programmazione
Neurolinguistica, e Gino Bonissone esperto di lavoro in grandi
organizzazioni nelle aree del marketing, della pianificazione
strategica e della direzione generale. Il lavoro è rivolto
a un pubblico vasto di manager e professionisti, perché fornisce
i concetti e gli strumenti per operare in modo autonomo,
costruendo il metodo a partire dalle proprie esperienze di
riferimento e facendo leva sulla ricchezza della diversità delle "mappe
mentali" di ciascuno di noi. Il libro, pertanto, individua
i metodi per sviluppare e trasmettere il talento e la capacità di
innovazione di individui, gruppi e imprese, e anche per gestire
le abilità creative, senza costringerle in rigide
strutture burocratiche. Spesso, infatti, la creatività viene
considerata come una dote innata, geniale e misteriosa, difficile
da organizzare e gestire. Ma è senza dubbio da considerarsi
un elemento prezioso e vitale per il successo di un'azienda.
Fondato sui principi e le tecnologie della Programmazione
Neuro-linguistica, il volume offre l'opportunità di
un lavoro autonomo da parte del lettore, invitato a far leva
sugli aspetti altamente interattivi, individualizzati ed
esperenziali indispensabili per l'apprendimento delle dinamiche
del processo creativo. Il lavoro di Robert B. Dilts e Gino
Bonissone è diviso in tre parti: la prima è dedicata
agli aspetti personali o individuali della creatività e
dell'innovazione. L'obiettivo è dare risposte a domande
del tipo “Quali sono le nostre personali strategie
creative?”, “Come possiamo definire e far crescere
le nostre abilità creative?”, attraverso la
dimostrazione di modelli e distinzioni della Programmazione
Neurolingustica che possano essere usati per sviluppare più padronanza
sugli stati interni e migliorare le proprie strategie di
pensiero creativo, coordinando le fasi di "sognatore,
realista e critico". Nella seconda parte vengono esplorati
i processi di co-creatività: qui vengono affrontate
le domande “Come possiamo valorizzare le interazioni
creative?”, enfatizzando le capacità relative
all'aiutare altri a essere più creativi, attraverso
strategie di mappatura mentale e pensiero laterale. Infine,
nella terza parte, gli autori mettono in evidenza come i
principi e gli strumenti della Programmazione Neurolingustica
possano essere usati per stimolare e guidare la creatività nei
gruppi all'interno delle organizzazioni. In quest'ambito
ci si chiede “Come può essere coordinato il
processo creativo di persone diverse?”. Gli autori,
inoltre, mettono in evidenza come i processi di creatività e
di innovazione necessitino di accettare e incoraggiare la
diversità, l'intuizione, la spontaneità e come,
nello stesso tempo, l'espansione del potenziale creativo
porti con sé un incremento del bisogno di prudenza
e di consapevolezza sistemica. Insomma, creativi sì,
ma con prudenza. |