BIOPLAST SRL
UN'AZIENDA DA PRIMATO
L'importanza del coordinamento
per un miglioramento reale e continuo
di Raffaella Venerando & Gaia
Sigismondi
Nel panorama industriale della provincia di Salerno, e non
solo, nel novero delle nuove realtà imprenditoriali
di alto profilo manageriale, un posto di rilievo spetta senz'altro
alla Bioplast srl di Fisciano. L'azienda, guidata da Gerardo
Gambardella, anche se di proprietà del gruppo familiare, è certificata
ISO 14001:1996 ed è specializzata nella produzione
di: imballaggi flessibili con stampa fino a 8 colori; film
termoretraibile a bassa densità per l'imballaggio;
sacchetti biodegradabili e compostabili in Mater-Bi per la
raccolta differenziata di rifiuti organici (il Mater-Bi deriva
da materie prime rinnovabili di origine agricola, provenienti
da amido non geneticamente modificato ed è utilizzato
per il packaging alimentare, l'imballaggio e la raccolta
differenziata, in quanto è biodegradabile, eco-compatibile
e completamente riciclabile); sacchetti N.U.; sacchi industriali,
anche ribobinati con pretaglio; sacchetti per alimenti; shoppers
in LDPE e HDPE per la grande distribuzione; sacchetti metallizzati;
copriabiti a bocca aperta per il settore dell'abbigliamento;
cappucci cover palettes. La Bioplast detiene un invidiabile
e meritato primato: è l'unica società, infatti,
ad aver presentato al Mediocredito Centrale un progetto,
immediatamente approvato, sulla tecnologia digitale per migliorare
la competitività delle imprese italiane, attingendo
al fondo di garanzia della Legge 662/96 sul quale stanno
puntando congiuntamente il Ministero delle Attività Produttive
e il Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie nell'intento
di scongiurare il pericolo di declino economico per il nostro
Paese. L'impresa della Valle dell’Irno, attiva dall’anno
1996, concretizza un'idea imprenditoriale nata da un management
impegnato nel settore da oltre un trentennio. Il desiderio
di coniugare al meglio lo sviluppo industriale e la salvaguardia
dell'ambiente è stato esaudito attraverso l'avvio
di processi produttivi eco-compatibili. Il sistema tecnologico
digitale in fase di implementazione consente un perfetto
coordinamento tra le diverse aree produttive e di gestione
dell'azienda. Il personale interno, trentasei dipendenti
organizzati in tre turni di lavoro, sarà riqualificato
professionalmente per utilizzare al massimo le potenzialità del
nuovo sistema. L'obiettivo del progetto è aprire l'azienda
all'esterno, abbattendo quei muri di gomma che impediscono
una chiara ed efficace comunicazione tra il mercato e l'impresa.
Alla Bioplast si risolve così, e con successo, uno
dei problemi quasi congeniti delle piccole e medie imprese,
ovvero l'essere troppo concentrate sulla produzione e, di
rimando, poco attente e attive nell'individuazione e scoperta
dei processi innovativi. La clientela obiettivo è quanto
mai vasta e differenziata, come ci conferma il general manager
della Bioplast Gerardo Gambardella: «la nostra flessibilità produttiva
ci consente di servire molteplici settori merceologici: dall'industria
alimentare al comparto dei prodotti monouso, dall'abbigliamento
al settore delle lavanderie. Praticamente non c'è area
merceologica cui non possiamo fornire i nostri servizi, sia
che si tratti di imballaggio primario o secondario, mentre
nella stampa flessografica ci avvaliamo di un team di esperti
in grado di affiancare la nostra clientela per la risoluzione
di qualsiasi difficoltà riscontrabile in quest’ambito.
Il passaggio dalla stampa in rotocalco alla flessografica,
che ha caratteristiche di maggiore flessibilità e
minori costi di gestione, è stato per noi, e per i
nostri clienti, particolarmente decisivo. Il packaging dei
prodotti, oggi infatti, subisce sostanziali cambiamenti ogni
due anni, e non più come qualche tempo fa con cadenza
quasi decennale, sia per questioni normative, sia per esigenze
di immagini, o per strategie di marketing. Nessun problema,
però: il sistema di stampa flessografica consente
di rispondere in maniera puntuale alle richieste di un mercato
sempre più complesso». Le parole con cui Gerardo
Gambardella descrive la crescita della sua azienda sono intrise
di un comprensibile ottimismo, quasi contagioso, che non
conosce tentennamenti neanche quando il discorso si allarga
alle possibilità di sviluppo futuro della intera area
industriale di Fisciano. Gambardella, infatti, con toni di
fiducia dichiara di «confidare molto per il futuro
nella strategicità della zona industriale di Fisciano,
che sta attraversando una fase di ammodernamento delle infrastrutture
viarie, favorita oltretutto dall'ubicazione geografica poco
distante da molti capoluoghi di provincia. Un altro punto
a favore delle aziende che hanno il loro nucleo produttivo
in questa zona è la vicinanza geografica con l'Università degli
Studi di Salerno, anche se c'e ancora molto da lavorare per
consolidare i rapporti di collaborazione tra l'ateneo e le
imprese dell'area che, a mio avviso, dovrebbero formare al
proprio interno giovani talenti». Un plauso, quindi,
a chi dell'innovazione ne ha fatto una ragione di vita e “di
impresa”, concreta, a chi ha raccolto la vera sfida
del millennio e, armato di fiducia e inventiva, ha migliorato
innanzitutto se stesso.
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