QUESTIONE ENERGIA
IL PROBLEMA DELLE DISTANZE VETTORIALI
Il sistema elettrico italiano
SUBITO GRANDI INFRASTRUTTURE
l’accesso al mercato
libero dell'energia
Informazione e trasparenza per le pmi
Produzione di energia e
ambiente
LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Politica energetica pro
imprese
Le iniziative di Confindustria
sanare il deficit energetico
campano
IL RICORSO ALLE fonti alternative
Produzione di energia e ambiente
LO SVILUPPO SOSTENIBILE
La certificazione EMAS a tutela
della collettività
Giovanni
Volo
Direttore Generale Centro Energia Operator Teverola srl
giovanni.volo@centroenergia.it
La società Centro Energia Teverola SpA, costituita
con lo scopo di realizzare ed esercire la centrale di cogenerazione
a ciclo combinato di Teverola (CE), è posseduta per
il 49% dalla Foster Wheeler Italiana SpA, e per il 51% da
società del gruppo Merloni. La scelta del sito è stata
determinata da due considerazioni principali: forte deficit
energetico della regione Campania - che importa circa l'80%
del proprio fabbisogno - e presenza di due stabilimenti di
produzione di elettrodomestici della Indesit Company (già Merloni
Elettrodo-mestici). Gli stabilimenti Indesit costituiscono
l'utente termico della centrale: infatti, agli stabilimenti
viene ceduto vapore a bassa pressione per usi tecnologici
e acqua calda per il riscaldamento invernale degli ambienti
di lavoro. La centrale utilizza fino a un massimo di 300
MWt di gas naturale, cui corrisponde una potenza netta di
circa 143 MWe, che viene immessa sulla rete nazionale. La
storia della società Centro Energia Teverola inizia
nel 1991, con l'obiettivo di valutare la possibilità di
realizzare centrali di cogenerazione, come previsto dalla
Legge 9/91 "Norme per l'attuazione del piano energetico
nazionale", cioè impianti assimilati a fonti
rinnovabili, ai sensi del provvedimento CIP 34/90, quindi
con un indice energetico superiore a 0,52. L'autoriz-zazione
ministeriale alla costruzione e all'esercizio della centrale,
fu ottenuta nel luglio 1994, e il finanziamento dell'opera
fu attivato con un project financing, avente come banche
capofila la Union Bank of Switzerland e l'Istituto Bancario
San Paolo di Torino, in seguito rilevate da BNP Paribas.
I lavori di costruzione ebbero inizio nel maggio 1996 e termine
nel dicembre 1997. Nel periodo gennaio-luglio 1998 furono
eseguiti i collaudi e la messa in servizio, e l'impianto,
dopo alcune messe a punto in agosto, fu definitivamente consegnato
in settembre. Dopo un breve periodo di avviamento, la centrale
entrò in produzione commerciale il 21 ottobre 1998.
Sin dalla sua costituzione, la società Centro Energia
Teverola, ha operato nel pieno rispetto sia delle disposizioni
in materia di sicurezza e ambiente, sia dei limiti di emissione
previsti nel decreto di autorizzazione, e in accordo alla
politica imposta dagli azionisti, ha attuato un programma
di miglioramento continuo delle performance ambientali, per
meglio tutelare la salute dei propri dipendenti e delle popolazioni
circostanti. Nel 2002, la società ha deciso di aderire
al sistema comunitario EMAS di ecogestione e audit - regolamento
CE/761/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio - allo
scopo di utilizzare uno strumento di mercato per migliorare
le proprie prestazioni ambientali. L'anno 2002 è stato
dedicato alla costruzione del sistema di gestione ambientale,
e la certificazione è stata ottenuta in data 28 marzo
2003, col numero I-000141, prima organizzazione a ottenerla
in tutta la Campania. I costi relativi, sono stati interamente
sostenuti dalla società. In tali costi, è compresa
la realizzazione del sito internet www.centroenergia.it,
in cui è possibile trovare informazioni sulla società,
nonché la dichiarazione ambientale, documento cardine
del sistema EMAS, in cui sono contenuti i dati ambientali,
i programmi di miglioramento e i risultati ottenuti. Il sistema
EMAS è uno strumento chiave in campo ambientale, poiché,
grazie a un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali,
alla divulgazione dei risultati ottenuti e al coinvolgimento
del personale nella gestione ambientale, consente alle organizzazioni
registrate di contribuire attivamente alla tutela ambientale
e allo sviluppo sostenibile, e di beneficiare allo stesso
tempo di vantaggi diretti per se stesse. Per incrementare
il numero degli aderenti a EMAS, è necessario accrescere
la visibilità del sistema, migliorare il sostegno
tecnico e gli incentivi finanziari offerti,e, soprattutto,
individuare sinergie fra la legislazione ambientale applicabile
ed EMAS, al fine di ridurre le sovrapposizioni e la duplicazione
di attività. Un esempio è l'autorizzazione
integrata ambientale di prossima introduzione: le imprese
certificate dovranno rinnovarla ogni otto anni, contro i
cinque delle altre. Tutte le organizzazioni coinvolte - imprese,
lavoratori, autorità, cittadini - dovrebbero impegnarsi
per estendere l'adesione al sistema EMAS, per incrementare
la tutela della salute di tutta la collettività. |