INNOVAZIONE E TUTELA DELL'AMBIENTE
IL FUTURO È LA SUPERCONDUTTIVITÀ
GIOIELLI REGALI ALLA REGGIA
di caserta
Ori, Smalti, Coralli e Pietre PrezioSE TEANO JAZZ FESTIVAL
NON SOLO MUSICA
L’ARTE AL SERVIZIO
DEL TERRITORIO
RICCO CARNET DI INIZIATIVE spettacolari
L’ARTE AL SERVIZIO DEL TERRITORIO
RICCO CARNET DI INIZIATIVE spettacolari
Il Teatro Comunale di Caserta e
le Leuciana Festival come volano dello sviluppo
Nunzio
Areni
Direttore Teatro Comunale di Caserta - Ideatore e Direttore Artistico Leuciana
Festival
marcaldum@libero.it
Grazie alla fiducia e all'impegno che l'Ammi-nistrazione
comunale di Caserta ha garantito alla riapertura e alla gestione
finanziaria del Teatro, in soli tre anni di attività il
Comunale di Caserta si pone attualmente come una delle strutture
più attive della Regione Campania, consolidando il
primato di primo palcoscenico della città, nonché importante
punto di riferimento artistico di tutto il territorio. Pur
essendo quello che in termini tecnici viene definito "teatro
di ospitalità", cioè votato a ospitare
tappe di tournèe di primarie compagnie teatrali, la
struttura del capoluogo casertano non vive di sola stagione
di spettacoli di prosa, ma produce un programma di attività e
iniziative che porta le 60 recite ad essere aumentate di
altri appuntamenti, studiati per la formazione e la fidelizzazione
di vasti target di pubblico alle arti e allo spettacolo,
per un totale di 250 giornate di rappresentazioni. Il teatro
risulta quindi sempre aperto e vivo, frequentato da una variegata
tipologia di spettatori, che vanno dagli studenti delle scuole
di ogni ordine e grado, destinatari del calendario "teatro
ingarbugliato - a teatro con mamma e papà", agli
allievi delle accademie di danza casertane, agli appassionati
di danza che animano o seguono i programmi di spettacoli
di "Caserta Progetto Danza", e, ancora, a tutti
coloro che partecipano agli incontri con gli artisti e le
compagnie ospiti in teatro, quest'ultimo un segmento di attività che
guadagnerà sempre più spazio nella programmazione
futura. La qualità della programmazione produce per
il Teatro Comunale di Caserta una piattaforma di pubblico
affezionato rappresentato dagli abbonati alla stagione teatrale
che sono circa 1500 complessivi, spalmati su i quattro turni
di recita. A questi vanno aggiunti i 10000 spettatori da
sbigliettamento e altri 10000 per il restante programma di
attività. Il gradimento costante del pubblico verso
la programmazione ha portato in soli tre anni il Teatro Comunale
di Caserta a essere un punto di riferimento anche per le
attività produttive del territorio casertano, di cui
il Teatro costituisce importante vetrina, grazie agli spazi
dello show-room allestito dapprima nel solo foyer inferiore,
e destinato ad ampliarsi anche in quello superiore, più grande.
Gli 11 mesi di attività l'anno hanno prodotto, inoltre,
un sensibile effetto su alcuni settori economici del territorio.
Pensiamo da un lato all'indotto rappresentato dalle strutture
di accoglienza e di ristorazione che ospitano sia le compagnie
degli artisti presenti in cartellone, che il pubblico delle
cene dopoteatro, e ancora pensiamo al lavoro garantito per
un anno a molte aziende e ai giovani che offrono prestazioni
e servizi alla struttura (facchinaggio, tecnici, noleggio
attrezzature e materiali tecnici, pulizia, fornitura di materiali
di consumo, guardiania, etc.). Ma il Teatro Comunale non è il
solo veicolo di cultura e spettacolo per il territorio; infatti,
nel panorama casertano negli ultimi 5 anni grande importanza è stata
acquisita da quello che amo definire non un contenitore di
eventi, ma un amplificatore di eventi: le Leuciana Festival.
Prodotta dall'Amministrazione Comunale di Caserta all'interno
del Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio, Leuciana
Festival costituisce il nucleo iniziale delle iniziative
di promozione e valorizzazione del territorio casertano.
La manifestazione parte nel 1999, nel giorno del 210esimo
anniversario della presentazione ufficiale del Codice Leuciano,
un documento con il quale Ferdinando IV di Borbone regolamentava
la vita e il lavoro della colonia serica di San Leucio, di
cui era il fondatore: a questa straordinaria sintesi tra
modernità e "ancien régime" del quale
Ferdinando comunque era un roccioso difensore, è ispirato
il Festival. Strutturata come una kermesse internazionale
di musica, teatro e danza nel corso di sei edizioni è diventata,
altresì, uno degli eventi di punta del panorama artistico
regionale e nazionale. Tali risultati sono stati ottenuti
fondamentalmente grazie all'azione combinata di tre fattori:
- Il concept. Leuciana Festival è una rassegna strutturata
sulla proposta di memorie future, ossia di rivisitazione
dell'illustre passato artistico e culturale del sito borbonico
e del territorio attraverso la creatività di artisti
di fama internazionale.
- Il sito, il territorio. Le presenze artistiche del Festival
trovano nel sito e nella cultura del territorio un contesto
aperto ad innesti e contaminazioni. Il Belvedere di San Leucio è un
sito unico al mondo per essere sede di un'antica e prestigiosa
manifattura di seta. Avveniristico esperimento di organizzazione
sociale di stampo ugualitario realizzata da uno dei monarchi
più assolutisti della dinastia borbone. Il territorio è ricco
di tracce di incroci culturali. Il massimo splendore e valorizzazione
fu proprio durante la dominazione borbonica.
- Il Calendario di eventi. Il concept e le potenzialità del
contesto danno ogni anno origine a un calendario nel quale
sono armoniosamente alternate Produzioni-Coproduzioni, ospiti
Nazionali-Interna-zionali e mostre/evento.
Bisogna pensare al Festival come un medium, un comunicatore
di visioni. In quest'ottica fin dalla sua prima edizione
il calendario propone spettacoli realizzati spesso in prima
assoluta per il Festival, o modificati per adattarsi allo
spirito della rassegna stessa. Il filo conduttore di queste
produzioni è sia la grande tradizione culturale del
passato, rivisitata in chiave moderna, quanto la presenza
di grandi artisti del panorama internazionale che rendono
omaggio alla nostra cultura. Dunque il Festival non si propone
come un semplice contenitore di tappe di tournée.
Quindi le presenze di grandi artisti nazionali e internazionali
sono scelte tra quelle la cui produzione e sensibilità artistica
si può incastonare meglio nel contesto e mandato culturale
del Festival. A molti di loro è chiesto di rendere
omaggio alla tradizione culturale napoletana o meridionale,
come ai solisti di chitarra mondiale, invitati quasi ogni
anno per un omaggio al Colascione. Ferdinando IV di Borbone,
infatti, era un appassionato intenditore di musica e un buon
suonatore di calascione, un tipo di chitarra molto in uso
alla fine del XVIII secolo. Ogni edizione del Festival ospita
un grande chitarrista per rendere omaggio a questa predilezione
musicale del "padrone di casa" del Belvedere di
San Leucio. In ultimo fanno parte del "concept" della
kermesse i percorsi multidimensionali nelle Memorie Future
che stimolano il visitatore/spettatore a fruire del sito
Monumentale del Belvedere di San Leucio anche come spazio
espositivo. |