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  Dicembre 2012

Articoli n° 5
giugno 2005
 


ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI

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INNOVAZIONE E TUTELA DELL'AMBIENTE
IL FUTURO È LA SUPERCONDUTTIVITÀ

GIOIELLI REGALI ALLA REGGIA di caserta
Ori, Smalti, Coralli e Pietre PrezioSE

TEANO JAZZ FESTIVAL
NON SOLO MUSICA

L’ARTE AL SERVIZIO DEL TERRITORIO
RICCO CARNET DI INIZIATIVE spettacolari

L’ARTE AL SERVIZIO DEL TERRITORIO
RICCO CARNET DI INIZIATIVE spettacolari
Il Teatro Comunale di Caserta e le Leuciana Festival come volano dello sviluppo


Nunzio Areni
Direttore Teatro Comunale di Caserta - Ideatore e Direttore Artistico Leuciana Festival
marcaldum@libero.it


Grazie alla fiducia e all'impegno che l'Ammi-nistrazione comunale di Caserta ha garantito alla riapertura e alla gestione finanziaria del Teatro, in soli tre anni di attività il Comunale di Caserta si pone attualmente come una delle strutture più attive della Regione Campania, consolidando il primato di primo palcoscenico della città, nonché importante punto di riferimento artistico di tutto il territorio. Pur essendo quello che in termini tecnici viene definito "teatro di ospitalità", cioè votato a ospitare tappe di tournèe di primarie compagnie teatrali, la struttura del capoluogo casertano non vive di sola stagione di spettacoli di prosa, ma produce un programma di attività e iniziative che porta le 60 recite ad essere aumentate di altri appuntamenti, studiati per la formazione e la fidelizzazione di vasti target di pubblico alle arti e allo spettacolo, per un totale di 250 giornate di rappresentazioni. Il teatro risulta quindi sempre aperto e vivo, frequentato da una variegata tipologia di spettatori, che vanno dagli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, destinatari del calendario "teatro ingarbugliato - a teatro con mamma e papà", agli allievi delle accademie di danza casertane, agli appassionati di danza che animano o seguono i programmi di spettacoli di "Caserta Progetto Danza", e, ancora, a tutti coloro che partecipano agli incontri con gli artisti e le compagnie ospiti in teatro, quest'ultimo un segmento di attività che guadagnerà sempre più spazio nella programmazione futura. La qualità della programmazione produce per il Teatro Comunale di Caserta una piattaforma di pubblico affezionato rappresentato dagli abbonati alla stagione teatrale che sono circa 1500 complessivi, spalmati su i quattro turni di recita. A questi vanno aggiunti i 10000 spettatori da sbigliettamento e altri 10000 per il restante programma di attività. Il gradimento costante del pubblico verso la programmazione ha portato in soli tre anni il Teatro Comunale di Caserta a essere un punto di riferimento anche per le attività produttive del territorio casertano, di cui il Teatro costituisce importante vetrina, grazie agli spazi dello show-room allestito dapprima nel solo foyer inferiore, e destinato ad ampliarsi anche in quello superiore, più grande. Gli 11 mesi di attività l'anno hanno prodotto, inoltre, un sensibile effetto su alcuni settori economici del territorio. Pensiamo da un lato all'indotto rappresentato dalle strutture di accoglienza e di ristorazione che ospitano sia le compagnie degli artisti presenti in cartellone, che il pubblico delle cene dopoteatro, e ancora pensiamo al lavoro garantito per un anno a molte aziende e ai giovani che offrono prestazioni e servizi alla struttura (facchinaggio, tecnici, noleggio attrezzature e materiali tecnici, pulizia, fornitura di materiali di consumo, guardiania, etc.). Ma il Teatro Comunale non è il solo veicolo di cultura e spettacolo per il territorio; infatti, nel panorama casertano negli ultimi 5 anni grande importanza è stata acquisita da quello che amo definire non un contenitore di eventi, ma un amplificatore di eventi: le Leuciana Festival. Prodotta dall'Amministrazione Comunale di Caserta all'interno del Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio, Leuciana Festival costituisce il nucleo iniziale delle iniziative di promozione e valorizzazione del territorio casertano. La manifestazione parte nel 1999, nel giorno del 210esimo anniversario della presentazione ufficiale del Codice Leuciano, un documento con il quale Ferdinando IV di Borbone regolamentava la vita e il lavoro della colonia serica di San Leucio, di cui era il fondatore: a questa straordinaria sintesi tra modernità e "ancien régime" del quale Ferdinando comunque era un roccioso difensore, è ispirato il Festival. Strutturata come una kermesse internazionale di musica, teatro e danza nel corso di sei edizioni è diventata, altresì, uno degli eventi di punta del panorama artistico regionale e nazionale. Tali risultati sono stati ottenuti fondamentalmente grazie all'azione combinata di tre fattori:
- Il concept. Leuciana Festival è una rassegna strutturata sulla proposta di memorie future, ossia di rivisitazione dell'illustre passato artistico e culturale del sito borbonico e del territorio attraverso la creatività di artisti di fama internazionale.
- Il sito, il territorio. Le presenze artistiche del Festival trovano nel sito e nella cultura del territorio un contesto aperto ad innesti e contaminazioni. Il Belvedere di San Leucio è un sito unico al mondo per essere sede di un'antica e prestigiosa manifattura di seta. Avveniristico esperimento di organizzazione sociale di stampo ugualitario realizzata da uno dei monarchi più assolutisti della dinastia borbone. Il territorio è ricco di tracce di incroci culturali. Il massimo splendore e valorizzazione fu proprio durante la dominazione borbonica.
- Il Calendario di eventi. Il concept e le potenzialità del contesto danno ogni anno origine a un calendario nel quale sono armoniosamente alternate Produzioni-Coproduzioni, ospiti Nazionali-Interna-zionali e mostre/evento.
Bisogna pensare al Festival come un medium, un comunicatore di visioni. In quest'ottica fin dalla sua prima edizione il calendario propone spettacoli realizzati spesso in prima assoluta per il Festival, o modificati per adattarsi allo spirito della rassegna stessa. Il filo conduttore di queste produzioni è sia la grande tradizione culturale del passato, rivisitata in chiave moderna, quanto la presenza di grandi artisti del panorama internazionale che rendono omaggio alla nostra cultura. Dunque il Festival non si propone come un semplice contenitore di tappe di tournée. Quindi le presenze di grandi artisti nazionali e internazionali sono scelte tra quelle la cui produzione e sensibilità artistica si può incastonare meglio nel contesto e mandato culturale del Festival. A molti di loro è chiesto di rendere omaggio alla tradizione culturale napoletana o meridionale, come ai solisti di chitarra mondiale, invitati quasi ogni anno per un omaggio al Colascione. Ferdinando IV di Borbone, infatti, era un appassionato intenditore di musica e un buon suonatore di calascione, un tipo di chitarra molto in uso alla fine del XVIII secolo. Ogni edizione del Festival ospita un grande chitarrista per rendere omaggio a questa predilezione musicale del "padrone di casa" del Belvedere di San Leucio. In ultimo fanno parte del "concept" della kermesse i percorsi multidimensionali nelle Memorie Future che stimolano il visitatore/spettatore a fruire del sito Monumentale del Belvedere di San Leucio anche come spazio espositivo.

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