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  Dicembre 2012

Articoli n° 5
giugno 2005
 


ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI

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Mezzogiorno, il tempo dei fatti
IL GRIDO DI ALLARME DEGLI INDUSTRIALI
Il Presidente Andrea Prete: «Basta con le analisi, concretizziamo i progetti»

di Monica de Carluccio

Andrea Prete
Presidente Assindustria Salerno

L’Assemblea pubblica di Assindustria Salerno del 6 maggio, con la partecipazione del Presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, ha riproposto al centro dell'attenzione generale le principali problematiche del Mezzogiorno e del sistema produttivo del Paese. Chiare le priorità indicate dal leader nazionale degli industriali per affrontare le emergenze del Sud: infrastrutture; tempi della burocrazia in linea con gli standard europei; fiscalità di vantaggio basata su automatismi; rilancio dell'industria del turismo. Alla presenza del segretario dei DS Piero Fassino e del Ministro Gianni Alemanno, Montezemolo ha richiamato tutti alla concretezza. «…Bisogna dare risposte ai cittadini -ha sottolineato- perché spesso al Sud fare gli imprenditori significa essere eroi. Mi auguro che non ci venga tolta la voglia, la passione di questo mestiere e che quanti di noi operano al Sud possano farlo nelle stesse condizioni di chi si trova a Stoccolma, a Francoforte, a Madrid e a Nizza…». «…Il Presidente Berlusconi -ha continuato poi Montezemolo- ha confermato l'impegno su Irap, riduzione del cuneo fiscale, agevolazioni per concentrazioni e fusioni, e per il Sud più in generale. Si tratta di punti per noi fondamentali perché oggi l'economia è l'emergenza numero uno. Quando mesi fa abbiamo parlato di questi problemi, siamo stati accusati di essere disfattisti. Il tempo ora stringe, non si può più aspettare…». E anche sul decreto sulla competitività il giudizio è stato netto: «...è un primo segnale che doveva esserci ottododici mesi fa. Un segnale che abbiamo accolto con piacere, ma ora si ravvisa la necessità che queste cose così importanti si facciano realmente. Cose che un Governo di fine legislatura può fare...». Il problema centrale per il Mezzogiorno secondo il Presidente «…resta la capacità di attrarre investimenti…». Poi la citazione di Giustino Fortunato per ricordare che il Sud «…può rappresentare la più grande fortuna o tragedia di questo Paese…». Ora occorre «…concentrarsi - ha ripetuto poi il leader degli industriali - su quattrocinque priorità che non sono di destra o di sinistra. La verità è che l'Italia ha bisogno di una coscienza civica diffusa: il gap tra politica e Paese reale è enorme…». Declinare questa prospettiva programmatica sul versante più strettamente locale significa prendere atto di una congiuntura provinciale per molti versi preoccupante. L'economia salernitana continua a segnare il passo «…soprattutto in confronto alle aspettative - è scritto nel consuntivo 2004 della Camera di Commercio - di modesta ripresa delle attività registrate a inizio anno…». «...Risultati insoddisfacenti - spiegano gli analisti dell'Ente Camerale - in quasi tutti i fondamentali settori economici provinciali...». Permangono per le imprese locali forti criticità sul versante dell'accesso al credito: il costo del denaro si attesta sul tasso del 7,84% (a Milano è del 4,18%). Negativo anche l'andamento dei flussi occupazionali. Che cosa invece fortunatamente funziona? Cantieristica, nautica da diporto, logistica e trasporti. Il porto commerciale si segnala per una "perdurante buona performance": si è registrato un incremento dell'8% del traffico mercantile. Nodo centrale resta in ogni caso il potenziamento delle infrastrutture: porto, aeroporto, interporto, rete stradale e ferroviaria, vie del mare; queste diverse modalità di trasporto vanno messe in rete.
Alla luce di tale contesto il Presidente Andrea Prete ha sviluppato alcune riflessioni che confermano la volontà di Assindustria Salerno di assumere un ruolo sempre più di proposta al fine di stimolare interventi concreti.

Assindustria Salerno - 6 Maggio 2005: Antonio Paravia, Luca Cordero di Montezemolo e Andrea Prete durante l’incontro con la stampa

 

Quale stato d'animo manifestano gli imprenditori rispetto a una situazione congiunturale effettivamente complessa e delicata?
La situazione congiunturale in provincia di Salerno è ormai nota da tempo: siamo in un momento di grave stagnazione, l'economia segna il passo e occorre mettere mano a progetti operativi. Non è più il tempo di dedicarsi allo studio dei problemi perché sulle cause alla base dello scenario attuale siamo tutti concordi. Assindustria in questa prospettiva si sta muovendo già da qualche anno proprio per assumere una funzione di supporto operativo, proponendo interventi concreti.
È il momento, lo ha già dichiarato più volte, di uno sforzo comune: Stato, Istituzioni, parti sociali, sistema economico e produttivo, insieme per riattivare i percorsi di sviluppo…
È chiaro che in momenti eccezionali si è chiamati a profondere il massimo sforzo, evitando polemiche strumentali o contrapposizioni che finiscono con il perdere di vista l'obiettivo principale: il rilancio del sistema economico e produttivo locale. E allora, assume un senso sostanziale anche l'attivazione della Cabina di Regia che si caratterizza soprattutto per avere messo in rete una serie di attori istituzionali, imprenditoriali e sociali che si scambiano informazioni, individuano priorità, decidono di valutare un disegno complessivo di crescita del territorio.

Che cosa si attende dalla prossima legislatura regionale?
Come sempre occorre giudicare sulla base dei fatti. Credo di potere auspicare che, rispetto ai cinque anni appena trascorsi, il lavoro della Giunta guidata dal Governatore Bassolino dovrà tradursi in risultati più evidenti sul territorio regionale e provinciale anche in considerazione della mole di risorse impegnate che non andranno disperse, ma, al contrario, concentrate. Ripeto, una valutazione seria e approfondita si potrà esprimere solo alla luce delle iniziative che saranno realizzate.
Nessuna autocritica?
La nostra funzione nel contesto del partenariato sociale anche a livello regionale deve essere sicuramente potenziata. Bisogna essere più incisivi. Non possiamo aspettare le proposte degli altri, il nostro contributo deve essere più concreto e argomentato, anche nelle sedi decentrate del confronto.

Può entrare nel merito dei progetti che Assindustria sostiene convintamente?
Ne cito alcuni che ritengo effettivamente strategici: l'aeroporto di Salerno-Pontecagnano; l'interporto di Battipaglia; la piattaforma Logistica di Mercato San Severino; la rete dei Poli e dei Distretti Produttivi nei settori dell'Agroalimentare; il sistema di attrazione degli investimenti denominato "Impresa chiama Impresa"; il potenziamento del porto commerciale di Salerno; la realizzazione di un network di porti turistici distribuiti nell'intera provincia; il rilancio e il completamento del Contratto d'Area e degli altri strumenti della programmazione negoziata. Molte delle nostre energie sono concentrate su queste iniziative, che riteniamo possano concorrere ad alimentare il rilancio economico e sociale della provincia salernitana.

 

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