DECIDERE BENE È SINONIMO DI SUCCESSO
COME EVITARE DI COMPIERE SCELTE ERRATE
CURARE LE RISORSE UMANE PER
CRESCERE
LE AZIENDE CON L'ANIMA SONO VINCENTI
DECIDERE BENE È SINONIMO DI SUCCESSO
COME EVITARE DI COMPIERE SCELTE ERRATE
Un saggio incentrato sulla complessità della
leadership
a cura del Denaro Cultura
La foresta delle decisioni
Alberto Gandolfi, Casagrande
pagine 335 - euro 29,00
La capacità di decidere bene, è sempre stato
un presupposto per il successo in ogni campo ed epoca. E
decidere bene non è mai stato facile. Di solito ci
rendiamo conto di quanto siano importanti le decisioni quando
ne prendiamo una sbagliata: se perdiamo una consistente somma
di denaro che abbiamo investito in un titolo azionario fallimentare,
se assumiamo il collaboratore sbagliato, ma che ci sembrava
così brillante, se ci accorgiamo di aver acquistato
una casa che non corrisponde alle nostre esigenze. Il nuovo
libro di Alberto Gandolfi, "La foresta delle decisioni
- Come prendere decisioni migliori nella vita professionale
e privata" riassume, facendo leva su un'ampia tipologia
di esempi, i risultati scaturiti negli ultimi decenni dalla
ricerca sulle decisioni. Gandolfi attualmente è docente
e ricercatore alla Scuola universitaria professionale della
Svizzera italiana ed è direttore dell'Afg Management
consulting. Con questo nuovo lavoro Gandolfi risponde felicemente
a una serie di interrogativi che si pone chi deve districarsi
nel difficile campo delle decisioni. Quali sono i più comuni
errori mentali che influenzano le nostre decisioni? Come
agiscono? Come possiamo riconoscerli ed evitarli? Possiamo
fidarci dell'intuito? Che ruolo giocano le emozioni nelle
nostre decisioni di ogni giorno? Nella prima parte del libro
si affrontano le trappole decisionali più insidiose
e diffuse, mentre nella seconda vengono presentate numerose
strategie e indicazioni pratiche per prendere le decisioni
migliori. Fondamentale per l'autore sarà prendere
una decisione con un frame adeguato: «nelle prime fasi
del processo decisionale, un "frame" è una
sorta di "cornice concettuale", ovvero l'inserimento
della decisione in una categoria a noi conosciuta. É un
meccanismo automatico che ha lo scopo di semplificare il
processo decisionale: la decisione verrà, infatti,
affrontata basandosi sulle conoscenze acquisite con altre
decisioni appartenenti alla stessa categoria». «É chiaro
- scrive Gandolfi - che nessun approccio può garantire
il successo di una decisione; vi saranno sempre errori più o
meno importanti e penosi per decidere. Il punto è:
con un processo decisionale più efficace e sistematico
diminuisce il rischio di compiere scelte clamorosamente sbagliate,
mentre aumentano le probabilità di prendere decisioni
corrette, robuste, realizzabili». Per l'autore grande
importanza riveste l'esperienza. «L'abilità di
imparare dalle esperienze passate (positive e negative) ci
premette di migliorare costantemente il processo decisionale
e il nostro intuito», riflette l'autore che ricorda,
inoltre, che una critica mossa alle tecniche di decisione è quella
che nella concitazione e nello stress della vita reale, il "decisore" non
avrebbe il tempo per applicare eleganti e perfetti concetti
accademici. «Ma è una critica debole - spiega
Gandolfi - il tempo e le risorse impiegate (prima) per prendere
una decisione sono generalmente trascurabili, se paragonate
con il tempo e le risorse necessarie per correggere (dopo)
una cattiva decisione». Insomma, prevenire è meglio
che guarire. |