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  Dicembre 2012

Articoli n° 5
giugno 2005
 


ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI

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SISTEMI DI GESTIONE
LA UNI EN ISO 14001:2004

Un nuovo passo verso l'integrazione di qualità e ambiente

Elvira Ronga
Componente Club Qualità Assindustria Salerno elviraronga18@hotmail.com


Con la pubblicazione della ISO 14001:1996, l'approccio sistemico all'ambiente ha ricevuto un primo impulso che ha consentito alle Aziende, alle Pubbliche Amministrazioni e agli Enti pubblici, di passare da una visione puramente puntuale di rispetto delle leggi, onde evitare multe, ammende e sanzioni, a una globale di miglioramento continuo dei propri processi aventi potenziali impatti sull'ambiente, nell'ottica del soddisfacimento delle attese delle Parti Interessate (esempio: opinione pubblica, stake holders ecc.). Quanto sopra ha comportato evidenti vantaggi di tipo economico, a fronte dei costi sostenuti per l'introduzione e la manutenzione dei Sistemi di Gestione Ambientale, rappresentati, ad esempio, dal recupero e/o gestione monetizzata dei rifiuti, dei residui delle lavorazioni, dei gas combusti prodotti, dalla riduzione dei premi assicurativi e dai più bassi interessi sui capitali ricevuti in prestito (minor rischio di impresa), dalla riduzione del rischio di "cattiva pubblicità" (soprattutto nel caso di aziende esportatrici), dalla riduzione di controlli ispettivi indiretti conseguenti ad eventi ambientali negativi, eccetera. Nonostante tutto, e il supporto rappresentato da incentivazioni economiche a fronte degli investimenti sostenuti, la diffusione numerica delle certificazioni ambientali è ancora molto lontana dai valori delle certificazioni di Sistemi di gestione per la qualità. Tale difficoltà potrebbe, a nostro avviso, essere legata al non pieno utilizzo dei Sistemi di Gestione Ambientale come sistemi di gestione aziendale, eventualmente integrati con Sistemi di gestione per la qualità e/o per la sicurezza, essendo intesi come strumenti specifici legati ai soli aspetti ambientali delle attività. La nuova edizione della norma, UNI EN ISO 14001:2004, sta suscitando un grosso interesse per le modifiche introdotte, soprattutto perché sono state inserite nello spirito di avvicinare la stessa agli altri sistemi di gestione e alle reali esigenze aziendali. Le modifiche che compaiono nel nuovo documento non stravolgono la sostanza, ma riguardano una più chiara definizione dei requisiti, l'allineamento con la UNI EN ISO 9001:2000, modifiche del testo per renderla di più facile utilizzo e una più interessante appendice-linea guida per l'attuazione. All'Organizzazione è richiesto, ad esempio, di definire in modo più dettagliato e puntuale lo scopo del proprio Sistema di Gestione Ambientale, collegandolo direttamente con le attività, i prodotti e i servizi offerti/sviluppati. Viene meglio evidenziata la necessità che la politica ambientale sia coerente con lo scopo del Sistema. A tale fine è opportuno che lo scopo del Sistema di Gestione Ambientale sia documentato, possibilmente, all'interno della politica ambientale così da evitare che quest'ultima vada al di là dello scopo effettivo del Sistema stesso. Tale richiesta evita che le Parti Interessate possano ricevere dalla lettura della politica ambientale, che viene generalmente diffusa ad ampio raggio dall'Organizzazione, informazioni non coerenti con la realtà. Si tratta di un passaggio simile a quello previsto per la UNI EN ISO 9001:2000 dove l'Organizzazione deve indicare sia lo scopo di certificazione sia le eventuali esclusioni motivandole. Ciò consente al lettore l'individuazione di eventuali incongruenze tra il dichiarato e il realizzato, dandogli una forma di garanzia preventiva (Sorveglianza e misurazione). L'identificazione degli aspetti ambientali, poi, deve estendersi a tutte le attività sulle quali l'Organizzazione può esercitare un'influenza, tenendo conto però degli sviluppi nuovi o pianificati, o di attività, prodotti e servizi nuovi o modificati. Molto significativa è l'introduzione, sotto forma di clausola specifica, della obbligatorietà della valutazione periodica della conformità legale che non potrà essere semplicemente effettuata nella fase iniziale e "dichiarata" successivamente, ma dimostrata attraverso opportune registrazioni (Sorveglianza e misurazione - evidenze documentali). É proprio questo delle registrazioni un rafforzamento del Sistema che se porta da un lato a non appesantire documentalmente l'Organizzazione, dall'altro non consente però più elusioni o aggiramenti nella messa a disposizione di evidenze oggettive di attività di miglioramento, sorveglianza ecc.. Come nel caso della UNI EN ISO 9001:2000, quindi, un numero non eccessivo di procedure o documenti di Sistema "obbligatori", ma un maggior numero di "registrazioni" puntualmente elencate/suggerite nella norma stessa. Il controllo operazionale, ad esempio, che costituisce l'interfaccia primaria tra il Sistema di Gestione Ambientale e l'attività quotidiana, deve essere effettuato in accordo a procedure documentate onde evitare rischi accidentali di inosservanza, o osservanza parziale, della politica ambientale dichiarata. É stato anche ulteriormente chiarito l'obbligo di adeguarsi ai requisiti ambientali eventualmente sottoscritti volontariamente dalla Organizzazione stessa senza che questi restino pie intenzioni non supportate da atti concreti. Per quanto riguarda competenze, formazione e consapevolezza è entrato in uso un nuovo termine: "Persons working for, or on behalf of, the organisation" (persone che lavorano per, per conto di, dell'organizzazione). Bisogna ora garantire che la valutazione della competenza includa tutte le persone che lavorano direttamente o per conto dell'Organiz-zazione (sub-appaltatori, appaltatori, personale temporaneo, lavoratori a distanza), e che possono costituire fonte potenziale di impatti significativi. A tale fine l'Organizzazione «…deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure…». Nella gestione delle non conformità è stato evidenziato, in modo più chiaro, il concetto di non conformità potenziale ed è stata introdotta una precisazione sulle azioni preventive. Il riesame della direzione è stato allineato alla UNI EN ISO 9001, è fornita una check-list più dettagliata di input e output e deve essere condotto a intervalli pianificati. Sono aggiunte nuove clausole che includono la valutazione per il miglioramento continuo non limitandosi ai soli obiettivi che lo rendono più quantitativo, dovendo in un certo senso misurare l'efficacia dei processi sviluppati. Le Verifiche Ispettive Interne vengono ora gestite con la stessa norma di riferimento di quelle relative ai Sistemi di gestione per la qualità (UNI EN ISO 19011:2003). Scopo della nuova edizione in sostanza è quello di dare valore aggiunto alla certificazione ambientale, evitando che consulenti e Organismi di certificazione si limitino a supportare e/o verificare le Organizzazioni solo nell'adeguamento a norme di legge già esistenti e per le quali sono già chiaramente identificati gli organismi preposti alla sorveglianza, puntando piuttosto sugli aspetti sistemici e sul miglioramento continuo attraverso il perseguimento di obiettivi e traguardi con metodologie efficaci ed efficienti applicate ai diversi processi sviluppati. Nel frattempo, mentre gli Organismi di certificazione hanno ormai completato la formazione dei propri valutatori alla luce della nuova edizione, le Organizzazioni già certificate ambientalmente o in corso di certificazione, non sempre hanno avviato quella del proprio personale, per cui si rende necessaria una azione capillare di sensibilizzazione, informazione e formazione che costituisce uno dei compiti principali di Associazioni quali la nostra.
Come in tutte le transizioni da una edizione della norma di riferimento (vedi quanto accaduto per la UNI EN ISO 9001:2000) all'altra è stata infatti definita una tempistica di passaggio dalla '96 alla 2004 i cui dettagli potranno essere richiesti, così come approfondimenti sulla nuova edizione, al Club Qualità della nostra Associazione.

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