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UniversitÀ di Salerno: innovazione nell’elettronica per le fonti rinnovabili
UniversitÀ di Salerno: innovazione nell’elettronica per le fonti rinnovabili
di Raffaella Venerando
L'Università di Salerno si contraddistingue per essere una fra le poche ad aver investito da diversi anni nella ricerca e nella formazione dei laureati in un settore oggi divenuto fortemente attrattivo per le sue molteplici ricadute industriali e occupazionali: le fonti di energia rinnovabili. La Facoltà di Ingegneria del nostro Ateneo, infatti, è sede di attività di ricerca sui sistemi di produzione dell'energia che utilizzano fonti rinnovabili, basati sull'uso di pannelli solari fotovoltaici, pile a combustibile e generatori eolici. Uno degli obiettivi specifici di tali ricerche è lo sviluppo di tecnologie elettroniche che consentono un utilizzo ottimale delle sorgenti di energia basate su fonti rinnovabili. In tale contesto si collocano le attività del Gruppo di Ricerca di Elettrotecnica del DIIIE (Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione ed Ingegneria Elettrica), che da anni lavora in collaborazione con industrie internazionali nel settore dell'elettronica di potenza.
Un primo importante risultato è costituito da un'invenzione, sviluppata e sperimentata presso il Laboratorio di Circuiti Elettronici di Potenza e Fonti Rinnovabili del DIIIE nell'ambito di un progetto di ricerca finanziato da MagneTek S.p.A., azienda elettronica di Terranuova Bracciolini (AR). L'invenzione riguarda una tecnica di controllo di convertitori elettronici di potenza utilizzati nelle applicazioni fotovoltaiche ed è oggetto di domanda di brevetto internazionale. Essa consente di estrarre la massima potenza dal campo fotovoltaico e di evitare che i disturbi provenienti dalla rete di distribuzione dell'energia elettrica si propaghino fino ai terminali del campo fotovoltaico. Fra gli autori dell'invenzione vi sono alcuni laureati in Ingegneria Elettronica di Salerno, che hanno avuto modo di maturare durante gli studi competenze professionali specifiche nel settore dell'elettronica di potenza. Inverters fotovoltaici da 6kW prodotti da MagneTek e basati su tale tecnica sono già in commercio: tre di essi sono stati installati (v. foto 1) nell'impianto fotovoltaico da 20kW realizzato presso il Campus di Fisciano dell'Università di Salerno (v. foto 2) con un co-finanziamento della Provincia di Salerno, erogato nell'ambito dei contributi per interventi di risparmio energetico previsti dalla Legge 10/91. L'impianto sarà utilizzato per ulteriori studi e sperimentazioni di tecnologie elettroniche per il fotovoltaico, anche da parte di laureandi e dottorandi. A seguito della collaborazione con MagneTek, le attività di ricerca sulle fonti rinnovabili si sono fortemente ampliate. Nel corso degli ultimi due anni sono state sviluppate, con finanziamento interno dell'Università, 2 ulteriori invenzioni, oggetto di domanda di brevetto internazionale, che riguardano rispettivamente una tecnica di controllo digitale per inverters fotovoltaici a singolo stadio e una tecnica di controllo analogico per convertitori fotovoltaici di pannello. La prima, consente di realizzare inverters fotovoltaici più semplici, robusti ed economici, grazie alla integrazione in un solo convertitore delle funzioni che normalmente vengono svolte da due distinti convertitori all'interno di un inverter fotovoltaico. La seconda, invece, costituisce una soluzione ad elevata efficienza e basso costo che permette di risolvere il problema della degradazione della potenza prodotta da un campo fotovoltaico in presenza di soleggiamento non uniforme (ombre) e di posizionamento diversificato (angolazione) o di differenze costruttive fra i pannelli fotovoltaici. Per lo sfruttamento industriale di queste due invenzioni, che vedono ancora fra gli autori giovani laureati in Ingegneria Elettronica della Facoltà di Ingegneria, l'Università di Salerno ha concesso una licenza d'uso ad una giovane azienda elettronica del Sud Italia, la Matrix S.r.l. di Conversano (BA) che ha deciso di investire nelle tecnologie elettroniche di potenza per il fotovoltaico.
Le esperienze sopra citate testimoniano l'interesse industriale ad investire sulle tecnologie per le fonti rinnovabili. C'è da augurarsi che i prodotti futuri della ricerca dell'Università di Salerno in tale settore possano trovare una forma di sfruttamento industriale locale nel territorio regionale. Questo dipende, in misura determinante, dalla volontà delle aziende ad investire in questo settore ed a collaborare con l'Università su progetti concreti di ricerca applicata, finalizzati a sviluppare nuove tecnologie per creare nuovi prodotti e nuove opportunità di occupazione.
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