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  Dicembre 2012

Articoli n° 9
NOVEMBRE 2006
 


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UniversitÀ e impresa: un’opportunitÀ di sviluppo

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UniversitÀ e impresa: un’opportunitÀ di sviluppo

 Alfredo LAMBIASE

L’Ateneo di Salerno capofila di un progetto
di Industrial Liaison Office per promuovere, tra l’altro, la nascita di spin-off

L’Università di Salerno si fa promotrice di uno dei 12 progetti di Industrial Liaison Office (ILO) finanziati dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Scopo primo di tali progetti è la costituzione ed il potenziamento di uffici di collegamento e di servizio che garantiscano il raccordo tra le competenze scientifiche e tecnologiche dell'università e la domanda di innovazione del territorio.
L'evidente consolidamento dei rapporti tra mondo della ricerca e tessuto industriale riscontrabile nelle aree più dinamiche, come ad esempio gli Stati Uniti, è una conferma di come il processo di trasformazione tecnologica si nutra dello sfruttamento commerciale dei risultati della ricerca e faciliti l'introduzione di innovazione nelle economie locali.
Nella maggior parte dei casi, in Italia la collaborazione tra università e impresa risulta limitata ed occasionale, perché spesso basata su rapporti personali tra docenti ed imprenditori e non su rapporti istituzionali. Le relazioni università-impresa privilegiano soprattutto la formazione, relegando ad un ruolo marginale le attività di collaborazione scientifica, che risultano concentrate in poche università e riguardano per lo più discipline legate all'ingegneria e alla medicina.
La carenza di tali rapporti di collaborazione dipende da diversi fattori, tra cui la scarsa propensione delle imprese italiane ad investire in attività di R&S (il totale del finanziamento privato sfiora appena lo 0,5% del PIL, e si caratterizza peraltro per la predilezione ad investire in settori maturi e a basso rischio), la scarsa sensibilità del mondo accademico verso obiettivi di tempi e costi e la limitata conoscenza delle competenze e delle risorse disponibili nei vari Atenei.
Il MIUR ha ritenuto che l'istituzione di un ufficio specifico presso le Università, con funzione di intermediario verso il mondo imprenditoriale, sia la chiave giusta per dare vita ad una graduale intensificazione dei rapporti tra le realtà accademiche e produttive, ed ha emanato conseguentemente un bando per la selezione di progetti da finanziare.
L'Università di Salerno, in veste di capofila, insieme con l'Università di Cassino, del Molise e della Tuscia, si è mossa pertanto per realizzare una struttura finalizzata a raccordare tutte le iniziative di trasferimento tecnologico e di diffusione dell'innovazione, predisponendo un progetto di durata biennale, denominato Industrial Liaison Network, che è stato scelto e finanziato dal MIUR.
Quattro sono le principali attività previste: il monitoraggio delle competenze professionali/tecnologiche degli Atenei coinvolti; la promozione, animazione e scouting sia nei confronti del target interno (ricercatori), sia del target esterno (imprese, associazioni di categoria, enti locali, ecc.); il supporto e la consulenza alla valorizzazione della ricerca; la formazione specialistica del personale interno.
Caratteristica saliente del progetto è il modello organizzativo "a rete", che si configura come potenziale strumento di gestione, supporto ed integrazione delle strutture e delle iniziative di trasferimento tecnologico e di diffusione dell'innovazione già in corso nelle quattro Università coinvolte, attraverso un'azione di coordinamento snella che rispetti e valorizzi le specifiche competenze.
Il trasferimento tecnologico necessita di particolari risorse, capaci di individuare possibili ricadute industriali dai progetti di ricerca, di comprendere il differente linguaggio del mondo accademico ed imprenditoriale, e quindi in grado di lavorare proficuamente per portare avanti, con le imprese, iniziative per innovare prodotti e processi.
Il servizio erogato dagli ILO sarà quindi contraddistinto da un'intensa attività che, attraverso l'individuazione delle competenze esistenti e di progetti di ricerca caratterizzati da risultati brevettabili, possa promuovere sia rapporti di collaborazione su specifiche ricerche sia la nascita di spin-off.
Ciò permetterà di avviare, all'interno degli atenei stessi, un'attività di diffusione delle informazioni che sensibilizzi i ricercatori sulle diverse possibilità di trasferimento tecnologico e valorizzazione economica della ricerca.
Gli Industrial Liaison Office saranno chiamati a fornire un servizio di tutoraggio e di prima assistenza alla brevettazione ed alla realizzazione di spin-off universitari, non dimenticando di garantire una sistematica copertura delle esigenze di collaborazione scientifica in attività di conto terzi e di ricerca cofinanziata. Ciascuna sede universitaria si specializzerà nell'erogazione di uno dei principali servizi di supporto, in modo che i bisogni di consulenza, sui temi specifici che verranno rilevati dai nodi del network, potranno essere soddisfatti "da remoto", sfruttando le differenti competenze. L'erogazione di servizi di immediata necessità, quali la predisposizione e presentazione di brevetti oppure il fund raising, potrà contare sul supporto di uno staff dedicato e preparato, capace di utilizzare al meglio tutte le strutture che la rete mette a disposizione.
La sfida ambiziosa è quella di ottenere risultati concreti già nel primo biennio, puntando a creare in ogni Ateneo almeno due esperienze di successo nel campo della brevettazione e dello spin-off da ricerca, nonché ad intensificare la realizzazione di progetti di ricerca, anche co-finanziati, in collaborazione con esponenti del sistema produttivo locale.

Direttore Scientifico Industrial Liaison Office
lambiase@unisa.it

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