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  Dicembre 2012

Articoli n° 9
NOVEMBRE 2006
 


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L’impegno dell’Ance per
la sicurezza sui luoghi di lavoro

Innovazione! Per le PMI locali È questo l’imperativo

ance
L’impegno dell’Ance per
la sicurezza sui luoghi di lavoro

La formazione è la giusta via
attraverso la quale diffondere una vera cultura della prevenzione dai rischi


cstozeroAntonio LOMBARDI

La sicurezza del lavoro è da sempre uno degli obiettivi fondamentali dell'Ance Salerno. Se oggi le statistiche rimarcano un tasso di incidenza dei sinistri (di lieve entità, e ancor di più di quelli mortali), ciò testimonia la concretezza e la fruttuosità di questo impegno. Un incidente sul lavoro è sempre un fatto che scuote duramente le coscienze di tutti, imprenditori e lavoratori. Si tratta di episodi che con sistematicità impongono nell'opinione pubblica la volontà e il desiderio di procedere all'accertamento delle cause, dell'esatta dinamica del sinistro, delle eventuali responsabilità. Troppo spesso però questi ottimi propositi sfociano in processi sommari a mezzo stampa, in cui sotto accusa finisce a torto l'intero comparto dell'edilizia, e i colpevoli vengono individuati non solo al di fuori dei processi ma spesso, ben prima della conclusione delle indagini. L'Ance Salerno è impegnata sul fronte della sicurezza sia attraverso la rete di organismi paritetici costituiti con i sindacati dei lavoratori, sia attraverso realtà associative nate per supportare le imprese nel non sempre agevole iter di adeguamento dei cantieri alle vigenti normative in materia di sicurezza.
Un impegno energico che si muove soprattutto sul versante della prevenzione. Con i tre sindacati di categoria abbiamo promosso la creazione di Edilsicura, proprio al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori nei cantieri ma anche di promuovere, attraverso specifiche campagne di sensibilizzazione, la cultura della sicurezza tra i lavoratori della provincia di Salerno. Questa sinergia nasce dalla volontà di ampliare il concetto di sicurezza che, da mera elencazione di misure e interventi precauzionali volti a ridurre gli incidenti nei cantieri, deve diventare "cultura della sicurezza". Un valore irrinunciabile che punti ad elevare la qualità della vita nei cantieri ma anche nella società in senso lato.
Per raggiungere questo scopo occorre però lavorare ancora non solo per il rispetto delle varie disposizioni di legge, ma anche per la diffusione di informazioni e formazione specifica volta a raggiungere livelli di eccellenza nella qualificazione delle imprese e dei loro addetti. Tuttavia è giusto rimarcare le peculiarità di un comparto, quale quello dell'edilizia, dove il tema della sicurezza sfugge ad ogni rigida parametrazione dei rischi, dei pericoli e delle conseguenti misure da adottare. La temporaneità dei cantieri, la specificità degli interventi, la peculiarità dei lavori svolti impongono necessariamente un'accezione molto più ampia del concetto, rispetto a quella usuale ascrivibile ad una qualsiasi altra attività produttiva. Gli aspetti della sicurezza di un cantiere edile impongono la considerazione di variabili e caratteristiche estremamente più complesse rispetto ad altri settori che più e meglio si prestano a schematizzazioni. Il cantiere è purtroppo per sua natura un settore di attività che espone i lavoratori a rischi particolarmente elevati. Introdurvi sicurezza richiede un intenso lavoro progettuale, l'adozione di criteri rigorosi ma al tempo stesso flessibili che consentano di individuare forme e strumenti di produzione di volta in volta utilizzabili per ciascun lavoro e per ciascuna tipologia di intervento. Sicurezza vuol dire necessariamente e preliminarmente organizzazione e l'organizzazione se da un lato impone all'imprenditore la massimizzazione dell'efficienza di uomini e mezzi, dall'altro non può prescindere dalla salvaguardia delle condizioni di sicurezza dei lavoratori. Il legislatore, con una felice intuizione, ha ritenuto che si possano ridurre i rischi scomponendo il processo di produzione edilizia in fasi lavorative, e prevedendo una loro preliminare pianificazione affidata alla responsabilità dei coordinatori per la sicurezza. L'obiettivo di fondo della normativa è introdurre stabilmente la progettazione della "sicurezza" nei cicli produttivi dei cantieri edili e con questo contribuire alla riduzione dei rischi. Naturalmente questa innovazione ha creato nella fase di avvio, un clima di perplessità negli addetti ai lavori, in particolare nel mondo professionale che non si era mai occupato di queste tematiche e si è quindi trovato a dover affrontare la necessità di un rapido aggiornamento professionale. Il continuo confronto dialettico tra le imprese, che l'Ance in questi anni ha perseguito con particolare energia, ma anche tra i professionisti, gli organi di controllo, e la magistratura, ha portato comunque alla definizione e alla parziale risoluzione di molte problematiche introdotte dalla normativa e ad una interpretazione condivisa oltre che una sempre maggiore consapevolezza della importanza della materia. Questo processo ha evidenziato l'altro contenuto fondamentale della normativa, sicuramente lo strumento vincente nella battaglia per la riduzione dei rischi in ambiente di lavoro: la formazione. A nostro giudizio è proprio questa la via attraverso cui si può diffondere una vera cultura della sicurezza ed è su questo fronte che lavoreremo ancor di più nei prossimi mesi. L'adempimento procedurale, come risposta alle problematiche della sicurezza, può essere uno strumento di primo intervento, ma se si desidera effettivamente ottenere una crescita culturale, bisogna valorizzare le attività che introducono stabilmente i principi della sicurezza nella cultura del settore edile. L'Ance è da sempre in prima linea, e vi rimarrà, in pieno accordo con i sindacati di settore, nell'impegno per la predisposizione di severe normative in materia di sicurezza ma anche di rigorosi controlli nei cantieri. I risultati di questo impegno sono già evidenti, se l'Inail ha accertato un calo di infortuni nel settore nell'ordine del 2,8%, che arriva al -10% se si considerano quelli mortali. È la riprova evidente dell'efficacia degli interventi compiuti fino ad oggi. Se oggi l'edilizia occupa il quarto posto nella classifica nazionale dei comparti a rischio di infortuni ciò è dovuto proprio alle iniziative importanti portate avanti in questi anni, sul piano normativo e organizzativo. La nostra categoria, vorrei ricordarlo, è quella che in assoluto investe le maggiori risorse nella salute e nella sicurezza del lavoro. E il primo impegno del settore è stato ed è la lotta al lavoro nero, che rappresenta un ovvio terreno di coltura di incidenti e di mancato rispetto delle norme. Grazie all'Ance è stato varato il Durc, Documento unico di regolarità contributiva, che ha proprio l'obiettivo di contrastare il lavoro irregolare, portando trasparenza nella situazione contributiva dell'impresa nei confronti di Inps, Inail e Casse edili.
Per la diffusione della cultura della sicurezza ci vorranno sicuramente molti anni, ma saranno ancor di più se tutti quanti - imprenditori, committenti, enti pubblici, organi di vigilanza, professionisti - non ripenseranno con coscienza il proprio ruolo, e non decideranno di affrontare uniti una battaglia dall'alto contenuto etico e sociale.
Presidente Ance Salerno

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