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"CASA DI RE"
in mostra Un secolo di storia
“CASA DI RE”
in mostra Un secolo di storia
Una vasta esposizione di opere per ripercorrere l'epopea della Reggia di Caserta
Giovanna Petrenga
Sovrintendente Palazzo Reale Caserta sbaaasce.zuccaro@libero.it
Oltre 400 dipinti realizzati dai maggiori artisti dell'epoca tra cui Antonio Canova, Pompeo Batoni, Francesco Solimena, Anton Raphael Mengs, Angelica Kaufmann. Cinque sezioni espositive allestite lungo tutto il percorso di visita degli Appartamenti Storici che come una sorta di viaggio nel tempo narrano la storia del Monumento realizzato dall'architetto Luigi Vanvitelli. Fino al 13 marzo 2005 è di scena alla Reggia di Caserta, una delle più belle tra le dimore regali d'Europa, una grande esposizione che ha l'intento di richiamare l'attenzione, non solo sulla magnificenza del Palazzo e del suo parco, già conosciuti al vasto pubblico, ma soprattutto esaltare la funzione politica e artistica che esso ebbe nell'ambito della storia europea, attraverso un arco di tempo che va dalla posa della prima pietra, il 20 gennaio 1752, fino alla caduta del regno borbonico, nel 1860. Il visitatore è accolto nella " Casa di Re" e accompagnato lungo un emozionante percorso attraverso gli storici appartamenti. Grazie ad alcuni eccezionali prestiti, e attraverso un itinerario volto a valorizzare soprattutto la decorazione pittorica, plastica e di arredo, la mostra evidenzia come la Reggia sia stata intesa fin dalla sua fondazione come una dimora emblematica che testimoniasse la potenza, la magnificenza, la politica e la società del regno borbonico e poi, anche per un decennio, quello napoleonico di Giuseppe Bonaparte e poi di Carolina e Gioacchino Murat. L'esposizione vuol quindi, far rivivere agli ospiti della casa i fasti di tutti i personaggi che la abitarono, in veste privata e pubblica. Accanto a questa prima e più ufficiale funzione, quindi, la rassegna mostra la Reggia sotto l'aspetto, più inedito, di "casa", sia pure di re, coinvolgendo nel percorso anche le cosiddette retrostanze degli appartamenti reali, preparate con apposite sezioni di approfondimento. Attraverso un allestimento storico e scenografico al tempo stesso, si ricostruisce la successione dei vari artisti che furono chiamati ad affrescare le sale degli appartamenti casertani, mirando a proporre al pubblico, anche per mezzo di effetti multimediali, i cambiamenti che la Reggia subì secondo gli accadimenti storici che la videro testimone come dimora ufficiale e di propaganda e secondo i conseguenti mutamenti di gusto e di abitudini della corte e della società del tempo. Anche il ruolo di Caserta come tappa del Gran Tour tra Sette e Ottocento è stato sottolineato nell'esposizione, insieme con altre tappe del territorio di Terra di Lavoro, come il Belvedere di San Leucio, l'Anfiteatro dell'Antica Capua, la Conocchia di Curti, le Carceri vecchie di San Prisco, la Capua medievale. Promossa congiuntamente dalla Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio, per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico di Caserta e Benevento, dalla Seconda Università degli Studi di Napoli, dalla Provincia di Caserta e dal Comune di Caserta, "Casa di Re - un secolo di storia alla Reggia di Caserta 1752-1860" rappresenta, per impegno organizzativo e respiro dell'iniziativa, il più importante evento espositivo mai pensato e realizzato per la Reggia Vanvitelliana. La mostra è stata resa possibile grazie al finanziamento della Regione Campania, che ne ha fatto uno dei propri principali programmi culturali della stagione 2004-2005, ma ha potuto beneficiare anche della partecipazione di Alois Industrie Tessili, che ha contribuito al Restauro di alcuni arredi. La mostra attraversa l'intero primo piano del grande Palazzo, ed è organizzata in sei sezioni. Dalla prima sezione, (Gli spazi costruiti di Carlo di Borbone fra Madrid e Caserta) collocata nelle tre retrostanze dei due grandi saloni di rappresentanza dell'Appar-tamento reale - la Sala delle Guardie e la Sala degli Alabardieri - si passa, dopo aver attraversato il "salone del baciamano" ad analizzare le vicende del giovane Ferdinando (La pittura napoletana nei suoi rapporti con Luigi Vanvitelli) e il percorso artistico dei pittori napoletani che meglio seppero rispondere al gusto arcadico previsto nel programma decorativo di Luigi Vanvitelli. Attraverso il percorso espositivo della terza sezione della mostra (Un'officina internazionale: artisti stranieri alla corte di Ferdinando IV e Maria Carolina), ricca di manufatti e di opere provenienti anche da altri musei europei, si visitano sale, soprattutto private, impreziosite dai paesaggi artisti neoclassici come quelli di Füger, Hackert, Tischbein, Angelica Kauffmann, che, ispirati da un vento culturale che traeva origine dalle teorie estetiche di Winckelmann e di Mengs e dalla poesia prima stürmer e poi classica di Goethe, si fecero protagonisti di una temperie culturale che solo a Caserta ebbe modo di manifestarsi adeguatamente, più che nella stessa Napoli e nel resto del Mezzogiorno e della Sicilia. La quarta sezione della mostra (Gioacchino e Carolina Murat dal Palais de l'Elysèe alla Reggia di Caserta) documenta il breve ma felice decennio della dominazione napoleonica, che vide la Reggia di Caserta, tra il 1806 e il 1815, assumere una facies decorativa eminentemente di neoclassicismo d'oltralpe. Nelle grandi sale di Marte e di Astrea - allegorie di Gioacchino Murat e di Carolina Bonaparte - si allude al coraggio militare del Sovrano, ma anche al suo Governo guidato dalla giustizia. La quinta sezione (Promozione, gusto e celebrazione da Ferdinando I a Francesco II) è infine dedicata all'ottocento borbonico, fatto di decorazioni e dipinti tra il neoclassico e il romantico, per sottolineare ruolo della Reggia, nuovamente borbonica per distinguere le varie dominazioni di Ferdinando I (1815-1825), Francesco I (1825-1830), Ferdinando II (1830-1859), Francesco II (1859-1860), attraverso una produzione figurativa che testimonia momenti diversi per qualità e quantità, senza però rinunciare a un primato nelle arti - soprattutto sotto Ferdinando II - almeno italiano, se non più europeo. La mostra consente di inoltre di evidenziare quella costante attività di conservazione e di studio che, sin dal 1981, l'Ufficio svolge sugli Appartamenti storici e sul Parco Reale. Per raggiungere questi obiettivi è stato necessario mettere in campo l'impegno corale e il lavoro armonico di persone, istituzioni e specialisti il cui impegno è volto al raggiungimento degli obiettivi imprescindibili di un museo: trasmettere cultura, rendere accessibile le informazioni e contribuire alla crescita - non tanto numerica quanto culturale - dei suoi visitatori.
Caserta - Palazzo Reale
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