La nuova Presidenza
Unione, Partecipazione e RappresentativitÀ
L'ECONOMIA ITALIANA SI TRASFORMA
il dinamismo imprenditoriale di caserTA
mezzogiorno nuova frontiera
superare il rischio declino
IL rilancio economico
Accordo Unione-Sindacati
"CASA DI RE"
in mostra Un secolo di storia
IL rilancio economico
Accordo Unione-Sindacati
Siglato il Protocollo d'Intesa per lo Sviluppo
Francesca Solimene
Area Economia, Ambiente e Territorio - Unione di Caserta fsolimene@unioneindustriali.caserta.it
Lo scorso 12 gennaio è stato sottoscritto, presso la sede dell'Unione Industriali Caserta, il Protocollo di Intesa tra l'Associazione e le Organizzazioni Sindacali Provinciali di Cgil Cisl e Uil per lo Sviluppo. Il documento, firmato in calce dal Presidente Carlo Cicala e dai Segretari Generali delle rispettive Associazioni Sindacali Michele Colamonici, Vittorio Guida e Antonio Farinari, attua a livello decentrato l'Accordo per il Mezzogiorno "Impegnarsi al Sud" firmato lo scorso 2 novembre a Roma tra la Confindustria, le Segreterie nazionali di Cgil Cisl e Uil, l'Abi e altre 11 associazioni datoriali, il quale si propone di attivare, mediante una politica concertativa preventiva, gli strumenti necessari per una progressiva ripresa economica del Sud. A livello locale la priorità è stata l'individuazione degli ambiti operativi verso i quali indirizzare proposte e azioni comuni da intraprendere per un effettivo e definitivo rilancio economico e industriale della provincia casertana, con il coinvolgimento - oltre che dei soggetti sottoscrittori - anche di tutti gli altri attori del mondo politico-istituzionale, economico e sociale. D'altra parte, la concertazione, che nella provincia di Caserta ha da sempre rappresentato uno dei punti di forza della crescita e dello sviluppo, oggi è più che mai lo strumento indispensabile per il rilancio dell'economia locale. E, infatti, è proprio partendo da tale assunto che i rappresentanti delle forze economiche e sociali si sono fatti promotori di due Tavoli atti ad affrontare la situazione di particolare crisi del territorio casertano e ad attuare una strategia comune per la salvaguardia, il consolidamento e il rilancio dell'assetto produttivo provinciale: uno regionale presso la Camera di Commercio di Caserta e l'altro politico-istituzionale presso il Ministero delle Attività Produttive. Infrastrutture e Logistica; Risorse Energetiche e Reti Telematiche; Ricerca e Innovazione; Formazione; Internazio-nalizzazione; Turismo; Credito e Finanza d'impresa; Ambiente e Vivibilità: questi i settori sui quali, in via prioritaria, lavorare e intervenire affinché gli strumenti in essi individuati diventino - insieme a una energica azione politica che favorisca la Legalità, la Sicurezza e l'Emersione - dei vantaggi competitivi per il rilancio dello sviluppo. Analizziamo in estrema sintesi gli aspetti principali del documento.
Infrastrutture e Logistica
Obiettivi primari sono il completamento e la modernizzazione del sistema infrastrutturale locale, con particolare riferimento a:
- sistema viario integrato con i grandi assi;
- l'Interporto di Marcianise - Maddaloni;
- l'Aeroporto di Grazzanise;
- il Porto turistico del Litorale Dominio;
- mobilità interprovinciale e regionale.
Risorse Energetiche e Reti Telematiche
È necessario investire in manutenzione e potenziamento delle reti, migliorando prioritariamente la qualità, l'affidabilità e la sicurezza degli approvvigionamenti energetici. È primaria, infatti, l'esigenza di ottenere una corretta distribuzione di energia sul territorio più che incrementarne i volumi di produzione. Analogo sforzo va profuso per il miglioramento e l'ampliamento delle reti telematiche, indispensabili per la competitività globale.
Ricerca e Innovazione
La promozione della Ricerca e il trasferimento delle Innovazioni costituiscono un binomio inscindibile per far fronte alla perdita di competitività delle nostre produzioni e dei servizi rispetto a quelle dei paesi emergenti e tecnologicamente più avanzati. Pertanto, l'azione di crescita del sistema Ricerca deve partire dalla valorizzazione delle realtà già operanti sul territorio, dal potenziamento della collaborazione con i Centri regionali di competenza del Sistema Universitario Regionale (SUR) e dalla realizzazione del Distretto Tecnologico, progetto coordinato dalla SUN e condiviso dalla Regione Campania, dalle principali Istituzioni locali e dalle parti sociali.
Formazione
Queste le linee da perseguire per la Formazione, strumento fondamentale e strategico per la crescita competitiva delle aziende:
- costituzione di Patti Formativi locali;
- attivazione di un Tavolo di Concertazione sull'offerta formativa ed educativa sul territorio;
- catalogo dell'offerta formativa di qualità per la Formazione Professionale e Continua;
- Conferenza sull'EDA;
- osservatorio bilaterale tra le OO.SS. e le organizzazioni di impresa sulla Formazione Continua e sui Fondi Paritetici;
- individuazione dei poli formativi di eccellenza nelle scuole impegnate sui progetti di IFTS.
Internazionalizzazione
La strategia per un'efficace politica di internazionalizzazione è quella di accompagnare le imprese nel tentativo di allargamento dei mercati tradizionali facilitando non solo l'aspetto commerciale ma anche la comprensione delle dinamiche economiche scaturenti dall'allargamento a 25 dell'area euro, per una realtà territoriale che si troverà a fungere da cerniera con il bacino del Mediterraneo, potenziale ulteriore nuovo mercato per l'Europa.
Turismo
Queste le priorità:
- recupero e valorizzazione dei beni culturali, storici, ambientali, attraverso l'innalzamento degli standard qualitativi dell'offerta turistica complessiva, il potenziamento dell'infrastrutturazione a supporto, la creazione di itinerari di interesse turistico;
- modalità di programmazione degli eventi tale da poter inserire gli stessi nei circuiti nazionali, europei ed internazionali cui fanno riferimento le strutture alberghiere;
- politica fiscale per il settore in grado di agevolare la crescita dimensionale e occupazionale del comparto.
Credito e Finanza d'impresa
L'obiettivo è rafforzare la collaborazione fra sistema bancario e apparato industriale, improntata a una maggiore trasparenza reciproca e a un rapporto che consideri la banca una impresa tra le imprese, nonché promuovere tutte le azioni che di fatto riportino sul territorio condizioni di mercato e di accesso al credito più eque e comunque non superiori a quelle già praticate nelle altre aree del Paese.
Ambiente e Vivibilità
Un moderno sviluppo economico e industriale che rilanci la produttività e l'occupazione della provincia deve essere sostenibile e condiviso, fondato cioè sulla salvaguardia, il rispetto e la riqualificazione dell'ambiente. Quattro gli obiettivi primari:
- il superamento dello stato di commissariamento straordinario affinché si possa programmare una politica ambientale che sia degna di un'area industrialmente sviluppata e avanzata;
- l'approvazione e l'attuazione da parte della Regione Campania del Piano Regionale delle Attività Estrattive (P.R.A.E.) che disciplini e regolamenti l'attività delle cave;
- la predisposizione di un piano di risanamento, riqualificazione e riconversione dei siti sfruttati dalle attività estrattive e in stato di avanzato degrado;
- la bonifica e il ripristino ambientale delle aree inquinate, individuate sulla base dei criteri stabiliti dalla l. 471/99 (Litorale Domitio Flegreo e Agro Aversano).
Una menzione a parte, infine, merita la questione delle cosiddette città intermedie che, salvo che in alcuni particolari casi, oggi configurano un sistema a rete debole e discontinuo che determina conseguentemente in questi centri una scarsa qualità di vita urbana, incapace di attrarre nuovi investimenti e di mitigare o eliminare un disagio sociale diffuso. L'intento è un loro potenziamento dal punto di vista infrastrutturale, sì che esse possano costituire, invece, una maglia urbana capace di contrastare fenomeni di polarizzazione e di eccessiva concentrazione dei servizi. Si rendono necessari, dunque, interventi tesi al recupero delle funzioni urbane a sostegno del territorio, al potenziamento dei servizi a valenza strategica, soprattutto quelli connessi ai distretti produttivi e ai sistemi locali, e a un loro adeguamento sicché possa essere incentivato il dinamismo industriale e sociale. |