IL 1 GENNAIO 2007 PER LE AZIENDE
PARTITA dEcisiva CON LE BANCHE EUROPEE
Come disputare al meglio l'incontro?
Michelangelo
di Francesco
Presidente Bic Salerno
mdf@serea.it
Il
nuovo accordo di Basilea pone la gestione del rischio al
centro dell'attività bancaria e determina profondi
cambiamenti nel mercato del credito alle PMI: le banche dovranno
migliorare le procedure interne tecniche e organizzative
legate alla concessione del credito all'impresa migliorando
il grado di trasparenza nei confronti del mercato; le PMI
dovranno aumentare la propria patrimonializzazione e fornire
un'informazione qualitativamente e quantitativamente migliore
alle banche medesime. Il costo del credito diventerà più dipendente
dalla rischiosità dell'impresa che si finanzia, caratterizzando
nel breve termine una significativa segmentazione del mercato.
Basilea 2 evidenzia alcune criticità: crea una distorsione
nella competizione tra banche di maggiori e minori dimensioni
e rende più difficile e più costoso l'accesso
al credito per le PMI, generalmente sottocapitalizzate e
con bilanci non "brillanti". Per le banche, i rating
interni (grado di rischio associato all'impresa) ricopriranno
un ruolo primario nella procedura di approvazione del credito.
Le probabilità di insolvenza associate ai rating dovranno
essere utilizzate per determinare il costo del rischio di
credito e le politiche di accantonamento. L'accordo dispone,
inoltre, precisi criteri circa le responsabilità,
le condizioni organizzative, le procedure, i controlli interni
e l'informativa. Per le PMI, l'entrata in vigore dell'accordo
Basilea 2 può comportare un miglioramento delle condizioni
di accesso al credito per imprese con buon fatturato e buon
rating; al contrario può comportare un peggioramento
delle condizioni per aziende che hanno fatturati bassi e
rating di livello medio basso. Per alcune imprese (si stima
circa il 16%) vi potrà essere la necessità di
reperire risorse finanziarie al di fuori del sistema bancario
con costi molto elevati. Cosa possono fare le PMI per ridurre
al minimo gli effetti negativi di Basilea 2? Considerando
che le banche focalizzano la loro attenzione quasi esclusivamente
sugli aspetti patrimoniali e finanziari rilevabili dai dati
di bilancio, le imprese devono adottare tutti gli accorgimenti
gestionali necessari per tutelare il proprio business e offrire
argomenti, metodologie e strumenti oggettivamente rilevabili
dalle banche per migliorare la posizione in classifica. Infatti,
alcuni istituti di credito attribuiscono un margine di discrezionalità,
in alcuni casi sino al 20%, utile a migliorare il rating
delle aziende che adottano strumenti gestionali adeguati.
Al fine di dare alle banche maggiori garanzie di buona condotta
imprenditoriale e continuità di business, le imprese
faranno bene a:
- Considerare il quadro normativo attualmente vigente: la
riforma del diritto societario, il D.lgs. 231/2001 sulla
responsabilità amministrativa delle società,
il D.lgs. 196/2003 sulla Privacy e il D.lgs. 626/94 recentemente
modificato dal nuovo testo unico su sicurezza e salute sul
lavoro, sono solo alcuni esempi di norme cui tutte le aziende
si devono assolutamente adeguare. Il mancato adeguamento
a una di queste norme può comportare sanzioni amministrative
e penali che mettono a rischio la continuità aziendale;
recentemente ci sono stati alcuni casi di imprese quotate
che hanno messo in evidenza l'impatto fortemente negativo
che questo può comportare.
- Adottare un sistema di controllo di gestione adeguato.
Quest’attività è anch'essa di primaria
importanza in quanto riguarda la gestione aziendale nel suo
intimo. Un buon sistema di controllo di gestione permette
di rivedere la propria organizzazione aziendale, riorganizzare
in modo dettagliato la struttura dei costi, evidenziare aree
di inefficienza, eccetera. Un adeguato intervento in tale
direzione permette alle aziende di migliorare i processi
e la redditività con evidenti benefici economico/finanziari.
- Puntare su una valida pianificazione finanziaria oltre
che predisporre programmi revisionali a breve/medio termine
(business plan), documenti questi ultimi che possono essere
richiesti dalle banche per meglio valutare l'assegnazione
del rating alle aziende.
- Predisporre sempre più correttamente il bilancio,
strumento essenziale di valutazione dell'azienda da parte
delle banche, redigendolo con l'utilizzo di corretti principi
contabili, e/o, ove previsto, degli IAS (International Accounting
Standards, principi contabili internazionali).
Tutto quanto sopra esposto rappresenta l'insieme degli elementi
essenziali del concetto di "risk management". La
valutazione del rischio è, infatti, uno dei fattori
determinanti per l'individuazione del rating. Al fine di
tale valutazione vengono considerati:
- Rischi di business: caratteristici dell'industria (trend
di mercato; diversificazione dei mercati di approvvigionamento
e di sbocco; offerta prodotti; standard di servizio al cliente;
competitività sul mercato di riferimento); tipici
del Management (qualità sistemi di controllo di gestione;
qualità del management aziendale; qualità della
pianificazione); posizione competitiva sul mercato; strategia
di business; altri rischi specifici del business dell'azienda
di riferimento.
- Rischi finanziari: struttura patrimoniale; redditività;
gestione finanziaria; cash-flow.
Si può concludere che ogni azienda, per non subire
in modo passivo le valutazioni espresse dal mondo bancario,
con un possibile aggravio degli oneri finanziari o di eventuali
revoche degli affidamenti, deve pensare di rivedere la propria
struttura e organizzazione. Oggi vi sono i tempi per potere
affrontare la "rivoluzione" in atto. Infatti, Basilea
2 diverrà operativa per tutti dal gennaio 2007. Tuttavia
questa data non deve trarre in inganno gli imprenditori;
infatti, le banche inizieranno sin da oggi a costruire un
archivio storico dei dati finanziari delle imprese da loro
affidate. Il rating si basa su un trend storico degli ultimi
tre anni e le banche già stanno testando gli strumenti
per la formulazione del rating. Ne consegue che, di fatto,
il bilancio al 31 dicembre 2004 sarà il primo a essere
utilizzato dalle banche per la costruzione dei trend. Risulta,
quindi, evidente che gli imprenditori devono iniziare a pensare
subito al da farsi evitando di trovarsi domani a dover adottare
strumenti particolarmente onerosi pur di ricorrere ai finanziamenti
mettendo così a rischio la continuità aziendale.
Forza Aziende!
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