ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli n° 1
Gennaio/febbraio 2005
 


Inserto
Unione di Caserta
La relazione del Presidente Carlo Cicala
scarica l'inserto 90 Kb
Report - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo

OPINIONE PUBBLICA
COSA PENSANO Gli italiani
Dallo tsunami alla legge antifumo: le percezioni sui temi caldi

Enrico Russo
Responsabile Area Sud Istituto Piepoli spa - Innovative Research
enricorusso@istitutopiepoli.it

 

Parte, con questo numero di Costozero, la collaborazione con l'Istituto di ricerche di marketing e di opinione di Nico-la Piepoli. I lavori che verranno pubblicati sono la sintesi del monitoraggio delle opinioni degli italiani che l'Istituto effettua con cadenza settimanale per conto de “La Stampa”. Si tratta, in sostanza, di ricerche quantitative a campione con le quali si tende a verificare pri-ma di tutto quali siano i "temi caldi" all'ordine del giorno nella mente degli italiani; in seconda battuta le analisi, supportate da tabelle e grafici, tendono a mostrare come gli italiani si pongano, in termini di opinione, rispetto a quei temi. Le ricerche, eseguite con metodologia CATI su campioni di 500 casi, rappresentativi della popolazione italiana adulta (maschi e femmine dai 18 anni in su), è segmentato per sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche e Ampiezza Centri, proporzionalmente all'universo della popolazione. Tutti i sondaggi sono eseguiti secondo il codice deontologico ESOMAR (European Society for Opinion and Marketing Research). I risultati delle ricerche sono pubblicati sul sito www.agcom.it.

Lo Tsunami
Durante le settimane a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno, l'opinione degli italiani è stata ovviamente colpita dall'immane tragedia del terremoto asiatico del 26 dicembre scorso. Dal punto di vista della penetrazione dell'evento nella mente degli italiani, bisogna dire che la percezione della gravità della catastrofe è stata in qualche modo graduale. L'informazione del maremoto, infatti, si è posizionata prepotentemente nella mente della gente a partire dalla seconda settimana dall'evento piuttosto che nei giorni immediatamente successivi. Evidente-mente, nel caso dello tsunami asiatico - il quinto cataclisma in termini di magnitudo, ricordiamolo, dal 1900 - si è verificato un meccanismo tipico dei mass media, che ha dovuto mettere in moto la forza delle immagini, la crescita esponenziale del numero ufficiale delle vittime, l'effetto della copertura totale della catastrofe. Solo a seguito dell'elaborazione mediatica in chiave internazionale e pervasiva, lo tsunami si è materializzato in tutta la sua forza distruttiva. Non a caso, è solo con il passare dei giorni che sono via via arrivate alle redazioni dei giornali e, soprattutto, dei telegiornali le immagini amatoriali dell'onda che entra e devasta interi villaggi; quelle satellitari che mostrano il prima e il dopo maremoto dello stato delle coste; ancora di più, forse, le immagini e i drammi personali di quanti hanno subito o scampato il disastro. Al 3 gennaio 2005, nove italiani su dieci hanno quindi avuto come pensiero dominante il maremoto: questa cifra indica l'importanza eccezionale del fenomeno, anche paragonato a tutti gli eventi rilevati da noi negli scorsi anni con un'unica, non superata eccezione: la strage dei bambini in Ossezia dello scorso settembre 2004. C'è poi un altro evento che ha marginalmente colpito l'opinione pubblica nel corso della settimana finita domenica 2 dicembre: l'aggressione subita dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, colpito da un cavalletto fotografico lanciatogli contro da un muratore mantovano. In particolare, l'aggressione risulta essere stata notata più dagli uomini che dalle donne, più a nord e a sud del Paese che nelle zone centrali e più tra coloro che hanno colore politico di centro destra. Un “vulnus” questo che ha toccato, quindi, particolari settori della popolazione. Di rilevanza sia mediatica sia sociale, in senso più ampio, è invece l'ormai abituale messaggio di fine anno che il Presidente Ciampi ha rivolto agli italiani a reti unificate. Questo sesto messaggio del Presidente ha raccolto un'unanime approvazione, esattamente come se fosse stato il primo dei messaggi presidenziali. In particolare, è stato approvato il pensiero centrale, per cui «le condizioni di successo del Sistema Italia dipendono dall'agire concordemente come sistema: ciò vale per le istituzioni, per gli imprenditori, per i lavoratori, per l'intero corpo sociale». Quali le conseguenze in termini politici del discorso di fine anno duemilaquattro del Presidente Ciampi? Che la fiducia da parte dei cittadini italiani in Ciampi è ancora aumentata, confermando l'attuale Presidente come uno dei più amati in assoluto in tutta la Storia Repubblicana, mentre chiunque si sia opposto ai concetti espressi ha avuto una drastica riduzione nella fiducia: è questo il caso del Ministro delle Riforme Istituzionali Roberto Calderoli che, criticando il patriottismo indotto nel discorso del Presidente, ha visto la sua fiducia crollare a un minimo assoluto tra iMinistri.

Gli Italiani approvano la Legge Antifumo
La prima settimana del 2005 è ancora caratterizzata dalle notizie sul maremoto in Asia: a partire da quei giorni e fino alla settimana successiva, l'insieme delle informazioni e delle polemiche sulla gestione degli aiuti coprono il 42% della totalità degli eventi che hanno colpito gli Italiani. Ma altre due notizie, questa volta nazionali, raggiungono percentuali di attenzione considerevoli. La prima riguarda il caso della bambina di 18 mesi morta per denutrizione e maltrattamenti in un basso di Bari (29%). La notizia ha davvero colpito l'opinione pubblica, venendo citata da quasi 1 italiano su 3, forse perché si è abituati a pensare al nostro Paese come regno del benessere e sorprende l'esistenza di sacche di miseria e di abbrutimento umano come quelle che questo fatto di cronaca ha prepotentemente portato alla ribalta. La seconda notizia riguarda invece lo scontro fra treni a Crevalcore: anche qui una stupefacente mancanza di efficienza in una Italia arretrata rispetto agli altri Paesi europei. È stata anche la settimana in cui è entrata in vigore la cosiddetta legge antifumo, provvedimento del quale si è parlato molto sui media e nelle famiglie. L'88% degli italiani è favorevole a questa legge. Il dato è sorprendente ed è un segnale del grande livello di civiltà della popolazione, nonostante il 28% degli intervistati si dichiari fumatore abituale. Solo raramente si pensa che nei luoghi di lavoro “si continuerà a fumare come prima”. Per il resto o “si fumerà all'esterno” o “si smetterà di fumare nell'orario di lavoro”. In particolare, per quanto riguarda i locali pubblici, solo l'8% degli intervistati “cercherà solo locali in cui si possa fumare”, mentre per lo più o non si cambierà atteggiamento o ci si adatterà evitando di fumare. Da questo punto di vista, non pochi citano l'esempio dei cinema, nei quali un tempo si fumava mentre oggi tutti, tranquillamente, si sono abituati a non fumare. Anzi, il bilancio in termini di propensione a frequentare i locali pubblici (bar, ristoranti, pizzerie) tende a essere positivo: contro un 6% di irriducibili fumatori che pensa che li frequenterà di meno, c'è un 11% di clienti che invece, proprio grazie alla prospettiva di trovare locali senza il fastidio del fumo, pensa di frequentarli di più. La legge antifumo dovrebbe dunque favorire gli stessi locali pubblici. Non solo, ma perfino circa 1 italiano su 3 ritiene che questa legge avrà influssi positivi sulle forze di Governo che l'hanno introdotta. Tutto bene dunque? Apparentemente sembra di sì: gli italiani apprezzano il Governo per questa iniziativa e pensano in buona fede di adeguarsi senza tanti problemi alle nuove norme. I dati del consumo di tabacco ci dicono però che negli ultimi 10 anni, nonostante i divieti di fumo che via via sono stati introdotti, ad esempio nei cinema e sui mezzi di trasporto pubblici, sono rimasti sostanzialmente invariati. Si fuma di meno in alcuni luoghi, ma complessivamente si tende a fumare come prima. Riuscirà la legge antifumo ad agire anche a livello profondo inducendo una minor propensione al consumo del tabacco? Su questo interrogativo, ancora, non è possibile dare una risposta.

Download PDF
Costozero: scarica la rivista in formato .pdf
Gennaio/Febbraio - 6.100 Kb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it