La nuova Presidenza
Unione, Partecipazione e RappresentativitÀ
L'ECONOMIA ITALIANA SI TRASFORMA
il dinamismo imprenditoriale di caserTA
mezzogiorno nuova frontiera
superare il rischio declino
IL rilancio economico
Accordo Unione-Sindacati
"CASA DI RE"
in mostra Un secolo di storia
L'ECONOMIA ITALIANA SI TRASFORMA
il dinamismo imprenditoriale di caserTA
Il Governo sta lavorando a un processo di semplificazione burocratica per le aziende
Antonio Marzano
Ministro delle Attività Produttive
L’economia Italiana non sta vivendo un periodo molto florido. I dati sull'andamento della produzione industriale non sono esaltanti, ma nello stesso tempo certi allarmismi esasperati non possono essere giustificati. É innegabile che il sistema produttivo attraversi un periodo difficile, di grande incertezza, ma l'andamento economico attuale va considerato inevitabilmente alla luce del difficile momento di congiuntura internazionale. Allo stesso tempo, appaiono doverose alcune riflessioni: il sistema imprenditoriale sta attraversando un momento di profonda trasformazione, alcuni settori si ridimensionano sotto la pressione di paesi che crescono a ritmi sorprendenti, e altri al contrario migliorano, consolidando la propria posizione di eccellenza nel mondo. In questa fase di profonda trasformazione si registrano comunque segnali positivi: l'occupazione sale, soprattutto nel Mezzogiorno evidenziando una controtendenza rispetto ad altri paesi europei, e ci sono tutti i segnali per credere che la ripresa nel 2005 sarà definitiva. La Provincia di Caserta è indubbiamente espressione di questo processo di trasformazione. É innegabile infatti, che presenti condizioni di difficoltà e criticità, ma allo stesso tempo essa è una Provincia campione, espressione del dinamismo imprenditoriale registrato al Sud, dove sono nate 2840 piccole e medie imprese in più del Nord. Est. Anche per questo il Governo sta facendo la sua parte. L'attenzione per quest'area è stata e rimane costante. In novembre abbiamo convocato gli attori del mondo economico, politico e sindacale costituendo un Tavolo tecnico per fronteggiare l'emergenza e per affrontare le situazioni più delicate da Ixfin a Formenti, da Finmek a 3M. Inoltre è stato attivato il contratto di Programma per la Formenti di Sessa Aurunca e un provvedimento che prevede lo stanziamento di 156 milioni di euro a favore del Comune di Marcianise per il sostegno all'industria in crisi e per la nascita e lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali. Il provvedimento è passato in Commissione Bilancio al Senato. I fondi saranno erogati in tre tranche. La prima di 32 milioni di euro per il 2004, la seconda di 52 milioni per il 2005 e la terza di 72 milioni per il 2006. I Fondi accantonati in base alla legge 181 del 1989, prevedono interventi di reindustializzazione e di promozione industriale in aree di crisi e saranno gestiti da Sviluppo Italia su indicazioni Ministeriali. L'impegno del Ministero delle Attività Produttive confluirà verso tutte quelle imprese cha presentano una grande solidità produttiva a prescindere da problemi di ordine finanziario, non c'è nessuna intenzione di ripristinare modelli e forme di vecchio assistenzialismo. Nei programmi del Governo, per aumentare la competitività del sistema delle imprese, c'è la ferma volontà di provvedere a un vero e proprio processo di semplificazione burocratica relativo alla nascita e alla cessazione di una attività imprenditoriale. Un problema che riguarda l'intera Comunità Europea dove le carte occorrenti sono ancora troppe. É necessario agire per portare snellezza e trasparenza ai massimi livelli. Infine, sempre nell'ambito delle politiche volte a promuovere la competitività delle imprese, è doveroso ampliare l'offerta di rete e di centrali elettriche per evitare i ripetuti assurdi black out energetici che ancora condizionano l'attività imprenditoriale soprattutto nel Casertano. Questi gli impegni assunti nel breve termine dal Ministero e dal Governo a livello nazionale. Ma sarà necessario intervenire anche a livello europeo. Anche in tale ambito, infatti, il lavoro delle istituzioni non ha tregua. Due gli obiettivi più importanti da raggiungere: operare affinché la politica monetaria della Banca Centrale Europea sblocchi il super-euro e che il Patto di stabilità sia modificato. Quest'ultimo, con la rigidità che lo contraddistingue, rappresenta sicuramente un freno alla ripresa economica. Una maggiore flessibilità - che parta magari dallo scorporo degli investimenti in infrastrutture e ricerca coofinanziati dall'Unione europea - già potrebbe essere un buon inizio per un definitivo rilancio dell'intero Paese. Siamo in una fase difficile ma che tutti insieme possiamo superare.
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