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  Dicembre 2012

Articoli n° 1
Gennaio/febbraio 2005
 


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La relazione del Presidente Carlo Cicala
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Logistica & Trasporti
occasione di sviluppo per il territorio

Il master della Sdoa in sintonia con il fabbisogno delle imprese

Vittorio Paravia
Presidente Fondazione Antonio Genovesi Salerno - SDOA
sdoa@sdoa.it



In occasione della cerimonia di consegna dei diplomi ai partecipanti al Master MLT - Master in Logistica & Trasporti, ha avuto luogo nello scorso mese di dicembre - nella Sala Conferenze della Fondazione Antonio Genovesi Salerno-SDOA - il convegno sul tema: "Logistica integrata e trasporto intermodale: una nuova frontiera di sviluppo per il Sud". La situazione economica in provincia di Salerno - è stato sottolineato nel corso dei lavori - risente fortemente di un gap infrastrutturale che bisognerebbe colmare in tempi brevi. Le problematiche della logistica e del trasporto integrato sono in grado di condizionare pesantemente le dinamiche di crescita del territorio. Anche in questo ambito di riferimento si ravvisa un deficit di formazione di qualità al quale ha cercato di dare una risposta il Master organizzato dalla SDOA che è riuscito a recepire le esigenze delle aziende del comparto. L'esperienza di questo Master rappresenta un valido punto di partenza che consentirà alla Scuola di sviluppare una linea di prodotti finalizzata ad aggiornare le competenze degli occupati e di formare nuove giovani professionalità nel settore della logistica integrata. «Occorre impegnarsi a fondo - ha sottolineato nel corso del convegno Agostino Gallozzi, Presidente Gallozzi Group, che ha collaborato alla realizzazione del Master - per cogliere le opportunità di crescita legate alla logistica integrata soprattutto in considerazione delle prospettive che si aprono anche per la nostra provincia nel breve e nel medio periodo. Mi riferisco in particolare all'area di libero scambio nel Mediterraneo. Ritengo che Salerno possa recitare un ruolo importante, bisogna però abbreviare i tempi e rendere operativo il sistema infrastrutturale composto da porto, aeroporto e interporto».
Le conclusioni della cerimonia sono state affidate a Gianni Punzo, Presidente del Cis di Nola e dell'Interporto Campano, che al termine del convegno ha consegnato i diplomi agli allievi del Master.
«La storia di successo dell'interporto e del Cis di Nola - ha spiegato Punzo - dimostra che non si può prescindere dalla valorizzazione del concetto di intermodalità: il trasporto aereo, via mare, su gomma e su ferro deve essere integrato. In questo modo si costruisce un sistema economico adeguato alla domanda del mercato. Ritengo che in Campania occorra fare sistema mettendo in rete le esperienze più produttive: non si può parlare di competizione tra Napoli e Salerno. È vera e propria miopia. Al contrario: occorre fare filiera ed essere così maggiormente competitivi».
Sono intervenuti, inoltre, Augusto Strianese, Presidente della Camera di Commercio di Salerno, Fulvio Buonavitacola, Presidente dell'Autorità Portuale di Salerno, Andrea Prete, Presidente di Assindustria Salerno. Il Master rivolto a 20 giovani laureati di età inferiore ai 28 anni e provenienti dalle regioni dell'Obiettivo 1, è stato finalizzato alla formazione di tecnici e manager con competenze progettuali capaci di contribuire alla definizione dei piani di approvvigionamento e di gestione delle scorte delle aziende, sia nelle imprese di produzione che in quelle di trasporti e di servizi logistici. Dal dibattito sono in ogni caso emerse alcune considerazioni che certamente possono essere ritenute un riferimento importante per lo sviluppo dell'economia provinciale. Nello scenario economico attuale il ruolo della logistica integrata è di rilievo fondamentale. Senza entrare nel merito tecnico delle questioni inerenti i collegamenti infrastrutturali e le modalità di trasporto, è possibile sottolineare alcuni aspetti prioritari.
La tempistica dei processi produttivi impone ormai l'adeguamento dei vari step aziendali alla logica del cosiddetto just in time: in pratica siamo entrati nella fase del controllo totale del percorso della merce lungo la catena che conduce al consumatore finale. Con l'ausilio di piattaforme informatiche - che si sovrappongono e si integrano con le piattaforme logistiche vere e proprie - si è in grado di monitorare in tempo reale i movimenti delle merci: si attivano circoli virtuosi ed economie di scala, si arriva a condizionare il ciclo produttivo aziendale, si supera addirittura, sempre più spesso, lo stoccaggio nei magazzini. Ma soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia resta il problema di mettere a sistema l'integrazione delle varie tipologie di trasporto di merci e di persone: gomma-ferro-aria-mare resta una combinazione alla base dello sviluppo che però non trova adeguato riscontro nel Sud d'Italia. Basti pensare alla situazione determinatasi in provincia di Salerno: al momento l'unica vera infrastruttura, l'unica chiave di accesso ai mercati internazionali resta il porto commerciale. Per l'interporto e per l'aeroporto - anche se le condizioni e le cronologie sono diverse - al momento occorre ancora attendere. Per non parlare della rete viaria: strade ed autostrade sono da tempo in attesa di una rimodulazione funzionale ai volumi di traffico, e resta da curare soprattutto la messa in sicurezza. Alla luce di queste considerazioni appare ancora più chiaro che la situazione economica della provincia di Salerno risente fortemente del gap infrastrutturale appena descritto e che il porto commerciale rappresenta un esempio virtuoso anche sotto il profilo delle professionalità che riesce a esprimere. Anche in questo ambito di riferimento il ruolo della formazione e della riqualificazione del personale già operativo assume una valenza sostanziale. I profili richiesti dal mercato del lavoro nel settore della logistica sono sempre più qualificati e devono inquadrarsi in un contesto tecnico-informatico in rapida evoluzione.
Il Master in Logistica e Trasporti ancora una volta ha confermato che il metodo alla base della progettazione elaborata dalla Sdoa si rivela vincente. Monitorare la domanda di mercato e immaginare contenuti adeguati alle nuove sfide di una professionalità di qualità significa lavorare in sinergia con gli attori reali della filiera del settore che si prende in considerazione. È quello che è stato possibile fare con questo Master che - grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti - è riuscito a recepire le esigenze delle aziende e a creare i presupposti per completare nel nostro territorio un ciclo per così dire integrato. Mi spiego meglio. Se Salerno è ormai tra i primissimi porti italiani per capacità di movimentazione delle merci - attraverso sistemi informatici all'avanguardia, tra l'altro studiati e acquistati anche all'estero - ed è divenuto un modello di riferimento nella logistica applicata allo shipping internazionale, è evidente che nel nostro territorio è nata l'esigenza di formare quelle professionalità che in questo ambito sono fortemente richieste. È lo spirito che ha sempre animato i progetti della Sdoa. Lo spirito di quanti hanno voglia di mettere in pratica la cultura del fare, del fare impresa attraverso la cultura d'impresa. Credo che in questo modo si possa effettivamente, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, contribuire al rilancio del territorio salernitano, riuscendo a coniugare le vocazioni locali con la dimensione globale della competizione economica e produttiva.

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