Logistica & Trasporti
occasione di sviluppo per il territorio
Il master della Sdoa in sintonia con il fabbisogno delle imprese
Vittorio
Paravia
Presidente Fondazione Antonio Genovesi Salerno - SDOA
sdoa@sdoa.it
In
occasione della cerimonia di consegna dei diplomi ai partecipanti
al Master MLT - Master in Logistica & Trasporti, ha avuto
luogo nello scorso mese di dicembre - nella Sala Conferenze
della Fondazione Antonio Genovesi Salerno-SDOA - il convegno
sul tema: "Logistica integrata e trasporto intermodale:
una nuova frontiera di sviluppo per il Sud". La situazione
economica in provincia di Salerno - è stato sottolineato
nel corso dei lavori - risente fortemente di un gap infrastrutturale
che bisognerebbe colmare in tempi brevi. Le problematiche
della logistica e del trasporto integrato sono in grado di
condizionare pesantemente le dinamiche di crescita del territorio.
Anche in questo ambito di riferimento si ravvisa un deficit
di formazione di qualità al quale ha cercato di dare
una risposta il Master organizzato dalla SDOA che è riuscito
a recepire le esigenze delle aziende del comparto. L'esperienza
di questo Master rappresenta un valido punto di partenza
che consentirà alla Scuola di sviluppare una linea
di prodotti finalizzata ad aggiornare le competenze degli
occupati e di formare nuove giovani professionalità nel
settore della logistica integrata. «Occorre impegnarsi
a fondo - ha sottolineato nel corso del convegno Agostino
Gallozzi, Presidente Gallozzi Group, che ha collaborato alla
realizzazione del Master - per cogliere le opportunità di
crescita legate alla logistica integrata soprattutto in considerazione
delle prospettive che si aprono anche per la nostra provincia
nel breve e nel medio periodo. Mi riferisco in particolare
all'area di libero scambio nel Mediterraneo. Ritengo che
Salerno possa recitare un ruolo importante, bisogna però abbreviare
i tempi e rendere operativo il sistema infrastrutturale composto
da porto, aeroporto e interporto».
Le conclusioni della cerimonia sono state affidate a Gianni
Punzo, Presidente del Cis di Nola e dell'Interporto Campano,
che al termine del convegno ha consegnato i diplomi agli
allievi del Master.
«La storia di successo dell'interporto e del Cis di
Nola - ha spiegato Punzo - dimostra che non si può prescindere
dalla valorizzazione del concetto di intermodalità:
il trasporto aereo, via mare, su gomma e su ferro deve essere
integrato. In questo modo si costruisce un sistema economico
adeguato alla domanda del mercato. Ritengo che in Campania
occorra fare sistema mettendo in rete le esperienze più produttive:
non si può parlare di competizione tra Napoli e Salerno. È vera
e propria miopia. Al contrario: occorre fare filiera ed essere
così maggiormente competitivi».
Sono intervenuti, inoltre, Augusto Strianese, Presidente
della Camera di Commercio di Salerno, Fulvio Buonavitacola,
Presidente dell'Autorità Portuale di Salerno, Andrea
Prete, Presidente di Assindustria Salerno. Il Master rivolto
a 20 giovani laureati di età inferiore ai 28 anni
e provenienti dalle regioni dell'Obiettivo 1, è stato
finalizzato alla formazione di tecnici e manager con competenze
progettuali capaci di contribuire alla definizione dei piani
di approvvigionamento e di gestione delle scorte delle aziende,
sia nelle imprese di produzione che in quelle di trasporti
e di servizi logistici. Dal dibattito sono in ogni caso emerse
alcune considerazioni che certamente possono essere ritenute
un riferimento importante per lo sviluppo dell'economia provinciale.
Nello scenario economico attuale il ruolo della logistica
integrata è di rilievo fondamentale. Senza entrare
nel merito tecnico delle questioni inerenti i collegamenti
infrastrutturali e le modalità di trasporto, è possibile
sottolineare alcuni aspetti prioritari.
La tempistica dei processi produttivi impone ormai l'adeguamento
dei vari step aziendali alla logica del cosiddetto just in
time: in pratica siamo entrati nella fase del controllo totale
del percorso della merce lungo la catena che conduce al consumatore
finale. Con l'ausilio di piattaforme informatiche - che si
sovrappongono e si integrano con le piattaforme logistiche
vere e proprie - si è in grado di monitorare in tempo
reale i movimenti delle merci: si attivano circoli virtuosi
ed economie di scala, si arriva a condizionare il ciclo produttivo
aziendale, si supera addirittura, sempre più spesso,
lo stoccaggio nei magazzini. Ma soprattutto nel Mezzogiorno
d'Italia resta il problema di mettere a sistema l'integrazione
delle varie tipologie di trasporto di merci e di persone:
gomma-ferro-aria-mare resta una combinazione alla base dello
sviluppo che però non trova adeguato riscontro nel
Sud d'Italia. Basti pensare alla situazione determinatasi
in provincia di Salerno: al momento l'unica vera infrastruttura,
l'unica chiave di accesso ai mercati internazionali resta
il porto commerciale. Per l'interporto e per l'aeroporto
- anche se le condizioni e le cronologie sono diverse - al
momento occorre ancora attendere. Per non parlare della rete
viaria: strade ed autostrade sono da tempo in attesa di una
rimodulazione funzionale ai volumi di traffico, e resta da
curare soprattutto la messa in sicurezza. Alla luce di queste
considerazioni appare ancora più chiaro che la situazione
economica della provincia di Salerno risente fortemente del
gap infrastrutturale appena descritto e che il porto commerciale
rappresenta un esempio virtuoso anche sotto il profilo delle
professionalità che riesce a esprimere. Anche in questo
ambito di riferimento il ruolo della formazione e della riqualificazione
del personale già operativo assume una valenza sostanziale.
I profili richiesti dal mercato del lavoro nel settore della
logistica sono sempre più qualificati e devono inquadrarsi
in un contesto tecnico-informatico in rapida evoluzione.
Il Master in Logistica e Trasporti ancora una volta ha confermato
che il metodo alla base della progettazione elaborata dalla
Sdoa si rivela vincente. Monitorare la domanda di mercato
e immaginare contenuti adeguati alle nuove sfide di una professionalità di
qualità significa lavorare in sinergia con gli attori
reali della filiera del settore che si prende in considerazione. È quello
che è stato possibile fare con questo Master che -
grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti
- è riuscito a recepire le esigenze delle aziende
e a creare i presupposti per completare nel nostro territorio
un ciclo per così dire integrato. Mi spiego meglio.
Se Salerno è ormai tra i primissimi porti italiani
per capacità di movimentazione delle merci - attraverso
sistemi informatici all'avanguardia, tra l'altro studiati
e acquistati anche all'estero - ed è divenuto un modello
di riferimento nella logistica applicata allo shipping internazionale, è evidente
che nel nostro territorio è nata l'esigenza di formare
quelle professionalità che in questo ambito sono fortemente
richieste. È lo spirito che ha sempre animato i progetti
della Sdoa. Lo spirito di quanti hanno voglia di mettere
in pratica la cultura del fare, del fare impresa attraverso
la cultura d'impresa. Credo che in questo modo si possa effettivamente,
nel rispetto dei ruoli e delle competenze, contribuire al
rilancio del territorio salernitano, riuscendo a coniugare
le vocazioni locali con la dimensione globale della competizione
economica e produttiva.
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