CAPITALE UMANO E COMPETITIVITÀ
INNOVAZIONE, FORMAZIONE E CULTURA
LA CULTURA DELLA CONOSCENZA
GLI ASSET GIUSTI PER COMPETERE
“JEAN MONNET”
UNA SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE EUROPEA
SCOPRIRE I TALENTI IN AZIENDA
LA FORZA DEL TEATRO
INNOVAZIONE E FORMAZIONE
UN BINOMIO PRO COMPETITIVITÀ
IL PROGETTO OP.LA
INVESTIRE SULLA MOBILITÀ
LA CULTURA DELLA CONOSCENZA
GLI ASSET GIUSTI PER COMPETERE
Il reale investimento sulle risorse
umane come leva dello sviluppo imprenditoriale
Gianluigi
Traettino
Presidente Gruppo Giovani Imprenditori - Unione Industriali di
Caserta
ellegi@cisea.it
Non è un caso se il mio primo intervento come
Presidente dei Giovani Industriali della Provincia di Caserta
si incentri sul tema della Formazione: è la prima
direttrice su cui si snoda e articola il mio programma elettorale.
Sono profondamente convinto che la formazione sia un percorso
lungo il quale scorre la vita professionale e, perché no,
spirituale di ogni uomo. L'elezione non mi ha indotto velleità di
parola anche in campi alieni alle finalità del Gruppo
che ho l'onore di presiedere (mi riferisco alla vita spirituale),
ma sono convinto che il successo di un individuo e di una
collettività, nasca da una crescita complessiva. Con
questo mio intervento, cercherò di articolare una
riflessione sul concetto di formazione e indicherò le
linee guida del percorso che come Giovani Imprenditori della
Provincia di Caserta ci apprestiamo a intraprendere. La sete
di conoscenza ha sempre innescato dei circoli virtuosi, la
ricerca di un vocabolo implica la scoperta di nuove parole
e la capacità di pensare nuovi concetti.
La Formazione può essere quindi considerata come un
circolo virtuoso che consente di attivare canali continui
di comunicazione fra diversi soggetti. Essa deve necessariamente
essere continua, nel senso che non esiste alcun momento della
vita professionale in cui essa possa essere considerata inutile
o scontata. Non dirò cose nuove nel precisare che
la Conoscenza, risultato efficace di un processo formativo,
e con essa la Tecnica, concretizzazione della Conoscenza
astratta, sono le due uniche risorse che consentono a una
impresa una vera e reale strategia competitiva vincente.
La riflessione si pone naturalmente sul fatto che in Campania,
e più in generale in Italia, le imprese vanno via
via perdendo competitività. Abbiamo finito per essere
attori di una disastrosa competizione di costo, insostenibile
per le nostre stesse strutture, e mi riferisco ai maggiori
costi per la energia che paghiamo, al costo del lavoro se
già solo comparato ai new comers della Europa a 25
stati, all'inspiegabile gap logistico, vista la nostra strategica
posizione geografica nel Mediterraneo. Aggiungiamo a tutto
ciò dei livelli di produttività non proprio
entusiasmanti! Bisogna spingere sulla cultura della conoscenza,
su quella dell'apprendimento continuo come unico asset per
proiettarci in una competitività oramai di prodotto
e non più di processo. Il concetto di competenza è perciò diventato
dominante nella selezione delle risorse umane. Il mercato
chiede risultati concreti e misurabili, da raggiungere a
breve. Il basso tasso di scolarità denuncia il rischio
di un "nuovo analfabetismo" (J. Rifkin) che va
in una direzione opposta rispetto alla necessità di
conoscenza competitiva prima formulata. La Formazione sarà solo
un surrogato assistenzialistico se mancherà di una
chiara progettualità. Chi come noi è chiamato
a ruoli di indirizzo, vuole individuare i tre soggetti di
un percorso formativo: il "progettista", il "costruttore" e
colui cui è indirizzato, con i quali attivare il circolo
virtuoso della conoscenza.
Fra i soggetti chiamati alla progettazione, sicuramente c'è la
nostra Associazione, portatrice delle istanze delle Imprese
del Territorio, ci sono le Istituzioni Territoriali, i Comuni,
le Province e la Regione, nella misura in cui contribuiscano
alla migliore individuazione delle fonti di finanziamento,
le Università e i Centri di Ricerca, nel favorire
il mix teorico-pratico.
La costruzione del percorso deve essere assolutamente affidata
a professionisti della Formazione. Progetti di Formazione
estemporanei e per di più affidati a neo-diplomati/laureati
cooptati con logiche clientelari costituiscono uno spreco
di risorse: l'avvio della fase di phasing out per i fondi
comunitari è prossima. I docenti professionisti potranno
essere coinvolti se vi sarà chiarezza di intenti nei
percorsi individuati. I destinatari: noi Giovani Imprenditori
come classe dirigente del futuro; i dipendenti delle nostre
aziende per qualificarne le competenze; i giovani studenti
selezionati con logiche di merito.
É soprattutto a quest'ultimi che è necessario
trasmettere con fermezza la doverosa consapevolezza del valore
della cultura della conoscenza.
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