EGOVERNMENT
POLITICA E STRATEGIE europee
La Commissione elabora nuovi servizi
per i cittadini e le imprese
Salvatore Vigliar
Docente di Diritto dell’Informazione e della Comunicazione - Università della
Basilicata
Esperto di Politiche Comunitarie
savig@tin.it
Lo sviluppo e la competitività delle imprese
non sono fattori isolati, ma dipendono dalla cooperazione a
livello locale di tutti gli attori del sistema territoriale
interessato. Soprattutto al fine di supportare la corretta
partecipazione delle PMI ai processi di globalizzazione, le
Pubbliche Amministrazioni giocano un ruolo fondamentale in
particolare nell'elaborazione di servizi e di attività funzionali
ad agevolare e snellire il necessario dialogo tra pubblico
e privato. In tal senso, l'uso delle nuove tecnologie può risultare
un elemento determinante. Nell'elabora-zione del Piano di Azione
e-Europe, l'UE ha sottolineato l'importanza di rinnovare le
procedure e l'organizzazione della P.A., implementando l'adozione
di modelli e strumenti innovativi. L'eGovernment, in altre
parole, è divenuta una necessità, non solo un
esempio virtuoso di azioni realizzate da singoli (e isolati)
Enti. Al fine di evidenziare tali problematiche e di individuare
efficaci modelli di intervento, la Commissione europea ha elaborato
una Comunicazione avente ad oggetto "Il ruolo dell'eGovernment
per il futuro dell'Europa". In particolare, il documento,
dopo aver chiarito che per eGovernment deve intendersi «...l'uso
delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle
Pubbliche Amministrazioni, coniugato a modifiche organizzative
e all'acquisizione di nuove competenze al fine di migliorare
i servizi pubblici e i processi democratici e di rafforzare
il sostegno alle politiche pubbliche...», procede ad
un’analisi della situazione attuale e all'approfondimento
dei vantaggi che i nuovi strumenti possono generare per i cittadini,
le imprese e la stessa P.A.. In relazione all'ottimizzazione
dei servizi al cittadino, la Comunicazione opera un espresso
richiamo ai principi di trasparenza, responsabilità sociale
e democrazia: l'accesso elettronico agli atti pubblici, la
digitalizzazione dei processi di contribuzione fiscale, il
voto elettronico costituiscono solo alcuni esempi di affermazione
dei principi citati. I portali pubblici presentano caratteristiche
sempre più avanzate e la fruizione dei servizi connessi,
seppure non ancora generalizzata, è in costante aumento.
Al contrario, malgrado l'offerta di nuovi servizi on-line specifici
per gli utenti disabili, le modalità di accesso alternative
al computer, come la televisione digitale o i terminali mobili
compatibili con un accesso off-line per evitare l'emarginazione,
sono ancora relativamente rare. La Commissione ha inteso implementare
tali servizi mediante l'iniziativa eCommission (modernizzazione
dell'amministrazione interna, migliore comunicazione con gli
Stati membri e le altre istituzioni europee e migliori servizi
pubblici ai cittadini e alle imprese). Tra le misure che riguardano
direttamente il cittadino vanno citati in particolare la messa
a disposizione on-line dell'intera legislazione comunitaria
e di altri documenti ufficiali della Commissione e l'azione
Interactive Policy Making, uno strumento di ausilio alla definizione
delle politiche (feedback spontaneo e consultazione online),
che é parte dell'iniziativa dedicata al miglioramento
della regolamentazione (cosiddetta iniziativa Better Regulation).
La fase successiva di questo processo prevede "Europa
2nd Generation", una nuova generazione di portali che
forniranno informazioni tematiche e servizi interattivi dedicati
alle politiche e alle attività dell'UE. In riferimento
alle imprese, partendo dalla considerazione che le stesse,
soprattutto in alcuni paesi dell'UE, operano in un contesto
normativo che rende necessari frequenti "contatti" con
le pubbliche autorità (e l'Italia rientra a pieno titolo
tra questi paesi), la Commissione evidenzia come, prevalentemente
in questo settore, l'eGovernment ha un chiaro ruolo da svolgere,
in quanto può fornire un "punto di accesso unico" per
tutte le informazioni e formalità amministrative, ad
esempio in materia di appalti pubblici, formalità doganali
e fiscali, oneri sociali, informazioni geografiche, informazioni
sulla registrazione di una nuova impresa, nonché per
la richiesta di permessi e autorizzazioni di varia natura.
Uno degli aspetti importanti dell'eGovernment, risiede nella
circostanza che la maggiore produttività e qualità nella
fornitura di servizi da parte della P.A. si traduce, direttamente,
in un aumento della produttività e della competitività anche
nel settore privato, grazie a una riduzione del costo del servizio
stesso e del costo della transazione per l'impresa (tempo,
risorse impiegate, eccetera). Ad esempio, i dati provenienti
da diversi paesi dotati di sistemi elettronici di trattamento
delle pratiche doganali indicano che la maggior parte delle
dichiarazioni può essere evasa in pochi minuti, con
una disponibilità 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e con
significativo aumento della qualità. Le stesse considerazioni
valgono per i sistemi elettronici sviluppati in diversi Stati
membri per assolvere agli obblighi in materia di IVA. Vantaggi
simili sono attesi dall'informatizzazione dei documenti relativi
alle accise per i movimenti intracomunitari. Il grado di perfezionamento
dei servizi on-line (ossia il fatto che gli stessi non si limitino
a una mera fornitura di informazioni ma presentino anche possibilità di
interazione e di transazione) è nettamente più pronunciato
per i servizi alle imprese che non per quelli ai cittadini.
Alcuni servizi, in particolare, generalizzano progressivamente
l'uso dei certificati elettronici; in tal senso, l'introduzione
di nuove tecnologie da parte degli Enti pubblici può contribuire
alla formazione di una massa critica, ad esempio rendendo il
certificato elettronico obbligatorio in materia di appalti,
di dogane, di accise e di dichiarazione fiscale, o abolendo
la forma cartacea dalle procedure di comunicazione dei dati
previdenziali. Da un punto di vista più generale, l'interazione
elettronica con le autorità è vista come una
tappa necessaria del passaggio al "tutto digitale",
in particolare per le PMI. Infine, relativamente all'ottimizzazione
dell'organizzazione e del funzionamento della P.A., l'eGovernment
rappresenta un elemento fondamentale per instaurare un'interazione
strutturata tra autorità nazionali, regionali e locali
e Istituzioni Europee, anche se rimangono da superare diversi
ostacoli, quali la conflittualità degli obiettivi, l'abbondanza
- talvolta disorientante - di regolamentazioni diverse, la
frammentazione dei compiti tra le istituzioni tradizionali
del settore pubblico e, infine, un complesso retaggio di procedure
e metodi di lavoro. Al fine di superare tali criticità, è necessario
un efficace coordinamento tra le iniziative nazionali e regionali,
soprattutto in materia di messa in rete delle procedure attuate,
trasferimento di conoscenze, cooperazione e scambio di buone
pratiche. Molteplici e trasversali, dunque, risultano i settori
interessati dall'eGovernment, così come le problematiche
connesse. Gli interventi sollecitati dalla Commissione europea
riguardano soprattutto l'implementazione di progetti di R&S
e di programmi pilota volti a esaminare e diffondere le nuove
forme avanzate di interattività rese possibili dalle
tecnologie a banda larga e multipiattaforma, nonché la
necessità di attuare scelte politiche improntate a una
visione prospettica del contributo che il settore pubblico
può garantire alla modernizzazione della società.
Le barriere da superare, tuttavia, sono ancora numerosi e richiedono
notevoli investimenti, non solo economici, ma anche in relazione
alle resistenze conseguenti alla necessità di operare
una sostanziale trasformazione della P.A.. L'importante è avviare,
in modo corretto e sostenibile, un graduale processo di crescita.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il testo della
Comunicazione al seguente indirizzo:
http://europa.eu.int/information_society/eeurope/2005/doc/all_about/egov_communication_it.pdf
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