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  Dicembre 2012

Articoli n° 3
APRILE 2005
 
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IL SISTEMA REGIONALE DELLE QUALIFICHE
TRASPARENZA E TRASFERIBILITÀ DEI SAPERI
Mercato del lavoro e sistema formativo scoprono un terreno di incontro

Alfredo Loso
Presidente OBR Campania
presidenza@obrcampania.it

Cosa significa dire che un'azienda, poniamo del settore edile, cerca un ingegnere? Deve essere un direttore di cantiere o un progettista? Oppure deve curare la gestione aziendale? E un operaio cosa deve essere in grado di fare? E di quali competenze deve già essere in possesso per poter utilizzare un particolare nuovo materiale? Problemi del genere ci dicono che stabilire quale mestiere una persona faccia è sempre più difficile. Anche perché quella stessa persona deve saper fare diversi lavori utilizzando lo stesso "core" di saperi e competenze. Così, ad esempio l'ingegnere che aveva diretto il cantiere per il recupero di un edificio del centro storico, in una certa fase della propria vita potrebbe fare il docente e in un'altra ancora l'una e l'altra cosa insieme. Mercato del lavoro e sistema formativo scoprono un terreno di incontro nel sistema delle qualifiche. Trovare un dizionario comune tra imprese, agenzie formative, servizi per il lavoro è di fondamentale importanza per creare trasparenza e trasferibilità dei saperi, delle competenze, delle professioni che ciascuna persona esprimere o può esprimere. Il terreno su cui il sistema delle qualifiche può essere edificato è quello delle competenze e dei relativi standard. Ogni qualifica, ogni professione, è un aggregato di competenze che si integrano come in un "mosaico fluido". La Campania si appresta ad offrire il proprio contributo sul tema della trasparenza delle qualifiche regionali, della loro riconoscibilità e spendibilità su tutto il territorio nazionale e dell'Unione Europea, raccordandosi con i processi che muovono dalla Conferenza Stato-Regioni. Prendono in questi giorni, infatti, avvio i lavori per la realizzazione del sistema regionale delle qualifiche nell'ambito della Misura 3.5 del POR. Il progetto che si è aggiudicato la gara vede un ruolo rilevante dell'OBR e di tutti gli Enti Bilaterali della Campania in associazione con strutture che rappresentano l'espressione più avanzata della ricerca e della sperimentazione dei processi di ingegnerizzazione dei sistemi formativi e del lavoro. La presenza di tutta la rete della bilateralità rappresenta di per sé un grande valore aggiunto di questo progetto perché assicura l'ancoraggio del sistema delle qualifiche al mercato del lavoro e raccoglie istanze e apporti che vengono dalle parti datoriali, dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori, che dovranno interagire con i sistemi della formazione dell'istruzione e con i servizi per l'impiego. I laboratori di concertazione e il supporto di un gruppo di esperti di altissimo livello assicureranno la costruzione di un modello fortemente innovativo, in grado di bypassare contrapposizioni e approcci ideologici, in quanto mira a capitalizzare gli apporti dei diversi metodi, puntando a un dizionario e a una grammatica condivisa, o comunque intercomunicanti. Il sistema regionale delle qualifiche si avvarrà perciò di alcuni strumenti come la Banca dati dei Dizionari di Competenze; le Banche Dati degli Standard di competenza e degli Standard Formativi; il Navigatore dei Sistemi di Codifica. Si tratta di strumenti che consentiranno di proseguire il confronto tra approcci e linguaggi diversi, mentre si costruisce un sistema di riferimento e una rete di servizi e procedure che non si esauriranno in un anno e mezzo di sperimentazione, ma che potranno assicurare le funzioni di manutenzione e aggiornamento di un sistema che deve essere al passo con l'evoluzione dello scenario, anticipando correttamente i fabbisogni formativi. L'obiettivo è di pervenire a un sistema fortemente partecipato e condiviso nel quale hanno un ruolo rilevante i confronti con i manager e i lavoratori esperti. Per questo le aziende, attraverso le proprie associazioni, saranno direttamente chiamate a partecipare alla costruzione di questo sistema. E perciò parole come: "competenza", "standard", "figura professionale", "famiglia professionale" dovranno diventare elementi di una comunicazione ampia, diffusa e multidirezionale. Un importante criterio che guiderà l'elaborazione del modello sarà quello di valorizzare i migliori contributi teorici ed esperienziali, attualmente disponibili, secondo i quali, in estrema sintesi, si può affermare che la competenza ha a che fare con:
- un patrimonio di "risorse" personali molto diversificato, tendenzialmente sempre più ricco e flessibile (la Competenza);
- un dinamismo della persona che la rende potenzialmente capace di "mobilizzare" tali risorse - utilizzando anche quelle "oggettivate" del contesto, combinandole pertinentemente per ottenere performance efficaci;
- la consapevolezza della persona di aver sperimentato ripetutamente con successo varie mobilizzazioni/combinazioni di risorse, che hanno dato origine ad altrettante performance efficaci: una consapevolezza che alimenta la fiducia di poterle riutilizzare per realizzare nuove performance.
Una caratteristica distintiva di questa elaborazione sarà affermare con forza che la "mobilizzazione" delle risorse personali si attiva solo all'interno di una relazione di scambio. In tale ambito la persona, interpellata dai bisogni dell'altro, è spinta a trovare la migliore combinazione possibile delle proprie risorse - ricorrendo anche alle sintesi efficaci già sperimentate - per realizzare una performance che l'altro possa considerare come un risultato positivamente rispondente ai propri bisogni (valore sociale della competenza). Sul piano fenomenologico, è solo questo risultato che - accettato, riconosciuto, valorizzato dall'altro che lo ha avuto in dono - attesta, incorporandole e rivelandole allo stesso tempo, le risorse che sono state mobilizzate per generarlo.
Questo è uno dei passaggi chiave del progetto per il Sistema Regionale delle Qualifiche: su queste lunghezze d'onda saremo chiamati a sintonizzarci.


Fondimpresa: assegnati 51 milioni di euro per formare nel 2005 77.000 lavoratori di 4200 aziende italiane
Il 17 e 18 marzo scorsi Fondimpresa ha riunito a Sorrento, in un seminario tecnico, i coordinatori e i responsabili dei Programmi formativi che ha finanziato con le risorse ricevute dal Ministero del Lavoro per la fase di start-up. Con il finanziamento dei Programmi P.I.S.T.E. (Programmi di Preminente Interesse Settoriale e Territoriale) Fondimpresa passa così alla fase operativa. Fondimpresa è il Fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua costituito da Confindustria, CGIL, CISL e UIL, di natura privatistica, che consente a tutte le aziende l'accantonamento e l'utilizzazione del contributo versato all'INPS destinato proprio alla formazione e all'aggiornamento dei propri dipendenti. I lavori sono stati conclusi da una tavola rotonda animata dal Sottosegretario Viespoli, dal presidente di Fondimpresa, Benedini i quali hanno evidenziato come Fondimpresa, fin dalle prime battute, sia considerato il Fondo più rappresenativo in Italia e lo sforzo di rigore e semplificazione delle procedure che caratterizza i programmi PISTE. Anna Rea, segretario generale della UIL Campania e i segretari regionali di CISL (Di Francia) e CGIL (Giuliano), così come Costantino Formica per Confindustria Campania, hanno evidenziato l'importante ruolo svolto dall'OBR Campania e la necessità di un raccordo tra Fondi Interprofessionali e programmazione Regionale, accogliendo una proposta avanzata dall'Assessora Buffardi che ha evidenziato la necessità di maggiore integrazione tra fondi privati e programmazione regionale in funzione della formazione lungo tutto l'arco della vita.

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