IL SISTEMA REGIONALE DELLE QUALIFICHE
TRASPARENZA E TRASFERIBILITÀ DEI SAPERI
Mercato del lavoro e sistema formativo
scoprono un terreno di incontro
Alfredo
Loso
Presidente OBR Campania
presidenza@obrcampania.it
Cosa significa dire che un'azienda, poniamo del settore
edile, cerca un ingegnere? Deve essere un direttore di cantiere
o un progettista? Oppure deve curare la gestione aziendale?
E un operaio cosa deve essere in grado di fare? E di quali
competenze deve già essere in possesso per poter utilizzare
un particolare nuovo materiale? Problemi del genere ci dicono
che stabilire quale mestiere una persona faccia è sempre
più difficile. Anche perché quella stessa persona
deve saper fare diversi lavori utilizzando lo stesso "core" di
saperi e competenze. Così, ad esempio l'ingegnere
che aveva diretto il cantiere per il recupero di un edificio
del centro storico, in una certa fase della propria vita
potrebbe fare il docente e in un'altra ancora l'una e l'altra
cosa insieme. Mercato del lavoro e sistema formativo scoprono
un terreno di incontro nel sistema delle qualifiche. Trovare
un dizionario comune tra imprese, agenzie formative, servizi
per il lavoro è di fondamentale importanza per creare
trasparenza e trasferibilità dei saperi, delle competenze,
delle professioni che ciascuna persona esprimere o può esprimere.
Il terreno su cui il sistema delle qualifiche può essere
edificato è quello delle competenze e dei relativi
standard. Ogni qualifica, ogni professione, è un aggregato
di competenze che si integrano come in un "mosaico fluido".
La Campania si appresta ad offrire il proprio contributo
sul tema della trasparenza delle qualifiche regionali, della
loro riconoscibilità e spendibilità su tutto
il territorio nazionale e dell'Unione Europea, raccordandosi
con i processi che muovono dalla Conferenza Stato-Regioni.
Prendono in questi giorni, infatti, avvio i lavori per la
realizzazione del sistema regionale delle qualifiche nell'ambito
della Misura 3.5 del POR. Il progetto che si è aggiudicato
la gara vede un ruolo rilevante dell'OBR e di tutti gli Enti
Bilaterali della Campania in associazione con strutture che
rappresentano l'espressione più avanzata della ricerca
e della sperimentazione dei processi di ingegnerizzazione
dei sistemi formativi e del lavoro. La presenza di tutta
la rete della bilateralità rappresenta di per sé un
grande valore aggiunto di questo progetto perché assicura
l'ancoraggio del sistema delle qualifiche al mercato del
lavoro e raccoglie istanze e apporti che vengono dalle parti
datoriali, dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori,
che dovranno interagire con i sistemi della formazione dell'istruzione
e con i servizi per l'impiego. I laboratori di concertazione
e il supporto di un gruppo di esperti di altissimo livello
assicureranno la costruzione di un modello fortemente innovativo,
in grado di bypassare contrapposizioni e approcci ideologici,
in quanto mira a capitalizzare gli apporti dei diversi metodi,
puntando a un dizionario e a una grammatica condivisa, o
comunque intercomunicanti. Il sistema regionale delle qualifiche
si avvarrà perciò di alcuni strumenti come
la Banca dati dei Dizionari di Competenze; le Banche Dati
degli Standard di competenza e degli Standard Formativi;
il Navigatore dei Sistemi di Codifica. Si tratta di strumenti
che consentiranno di proseguire il confronto tra approcci
e linguaggi diversi, mentre si costruisce un sistema di riferimento
e una rete di servizi e procedure che non si esauriranno
in un anno e mezzo di sperimentazione, ma che potranno assicurare
le funzioni di manutenzione e aggiornamento di un sistema
che deve essere al passo con l'evoluzione dello scenario,
anticipando correttamente i fabbisogni formativi. L'obiettivo è di
pervenire a un sistema fortemente partecipato e condiviso
nel quale hanno un ruolo rilevante i confronti con i manager
e i lavoratori esperti. Per questo le aziende, attraverso
le proprie associazioni, saranno direttamente chiamate a
partecipare alla costruzione di questo sistema. E perciò parole
come: "competenza", "standard", "figura
professionale", "famiglia professionale" dovranno
diventare elementi di una comunicazione ampia, diffusa e
multidirezionale. Un importante criterio che guiderà l'elaborazione
del modello sarà quello di valorizzare i migliori
contributi teorici ed esperienziali, attualmente disponibili,
secondo i quali, in estrema sintesi, si può affermare
che la competenza ha a che fare con:
- un patrimonio di "risorse" personali molto diversificato,
tendenzialmente sempre più ricco e flessibile (la
Competenza);
- un dinamismo della persona che la rende potenzialmente
capace di "mobilizzare" tali risorse - utilizzando
anche quelle "oggettivate" del contesto, combinandole
pertinentemente per ottenere performance efficaci;
- la consapevolezza della persona di aver sperimentato ripetutamente
con successo varie mobilizzazioni/combinazioni di risorse,
che hanno dato origine ad altrettante performance efficaci:
una consapevolezza che alimenta la fiducia di poterle riutilizzare
per realizzare nuove performance.
Una caratteristica distintiva di questa elaborazione sarà affermare
con forza che la "mobilizzazione" delle risorse
personali si attiva solo all'interno di una relazione di
scambio. In tale ambito la persona, interpellata dai bisogni
dell'altro, è spinta a trovare la migliore combinazione
possibile delle proprie risorse - ricorrendo anche alle sintesi
efficaci già sperimentate - per realizzare una performance
che l'altro possa considerare come un risultato positivamente
rispondente ai propri bisogni (valore sociale della competenza).
Sul piano fenomenologico, è solo questo risultato
che - accettato, riconosciuto, valorizzato dall'altro che
lo ha avuto in dono - attesta, incorporandole e rivelandole
allo stesso tempo, le risorse che sono state mobilizzate
per generarlo.
Questo è uno dei passaggi chiave del progetto per
il Sistema Regionale delle Qualifiche: su queste lunghezze
d'onda saremo chiamati a sintonizzarci.
Fondimpresa: assegnati 51 milioni di euro per formare nel
2005 77.000 lavoratori di 4200 aziende italiane
Il
17 e 18 marzo scorsi Fondimpresa ha riunito a Sorrento, in
un seminario tecnico, i coordinatori e i responsabili dei
Programmi formativi che ha finanziato con le risorse ricevute
dal Ministero del Lavoro per la fase di start-up. Con il
finanziamento dei Programmi P.I.S.T.E. (Programmi di Preminente
Interesse Settoriale e Territoriale) Fondimpresa passa così alla fase operativa. Fondimpresa è il
Fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua
costituito da Confindustria, CGIL, CISL e UIL, di natura
privatistica, che consente a tutte le aziende l'accantonamento
e l'utilizzazione del contributo versato all'INPS destinato
proprio alla formazione e all'aggiornamento dei propri dipendenti.
I lavori sono stati conclusi da una tavola rotonda animata
dal Sottosegretario Viespoli, dal presidente di Fondimpresa,
Benedini i quali hanno evidenziato come Fondimpresa, fin
dalle prime battute, sia considerato il Fondo più rappresenativo
in Italia e lo sforzo di rigore e semplificazione delle procedure
che caratterizza i programmi PISTE. Anna Rea, segretario
generale della UIL Campania e i segretari regionali di CISL
(Di Francia) e CGIL (Giuliano), così come Costantino
Formica per Confindustria Campania, hanno evidenziato l'importante
ruolo svolto dall'OBR Campania e la necessità di un
raccordo tra Fondi Interprofessionali e programmazione Regionale,
accogliendo una proposta avanzata dall'Assessora Buffardi
che ha evidenziato la necessità di maggiore integrazione
tra fondi privati e programmazione regionale in funzione
della formazione lungo tutto l'arco della vita.
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