WEB & AZIENDE
LA GRANDE RETE TRA PASSATO E FUTURO
La creazione di un sito aziendale è una
buona azione di marketing
Antonio Carrino
Esperto in Comunicazione
Storicamente l'apparato industriale nell'ultimo secolo è stato
caratterizzato da una vorticosa rivoluzione, la quale ha
radicalmente trasformato il cosiddetto "ciclo produttivo":
dall'acquisizione della materia prima alla produzione e vendita
finale del prodotto, in un turbinoso contesto di globalizzazione
dei mercati. Secondo alcuni, proprio questo ultimo fattore
ha dato impulso all'instaurazione della sinergia tra "Internet & Azienda" dalla
cui unione hanno preso vita i siti web aziendali. Pionieri
di questo pseudo mercato virtuale furono nei primi anni novanta
le aziende d'oltreoceano, le quali da subito si dotarono
di un proprio sito web per espletare tutta una serie di attività che
andavano dalla promozione aziendale, alla vendita dei propri
prodotti, in alcuni aspetti monitorando lo stesso mercato. É ora
doverosa un po' di storia. Internet nasce nel 1969 negli
Stati Uniti d'America durante il periodo della guerra fredda,
attraverso l'avvio del progetto denominato Arpanet (Advanced
research project administration network) ideato dal Ministero
della difesa Americana, in pratica un servizio di trasferimento
d'informazioni militari, da utilizzarsi in caso di attacco
nucleare da parte dell'ex Unione Sovietica. Trascorso il
periodo buio della guerra fredda nei primi anni '80 cessò il
controllo militare americano del progetto. Nel 1980, grazie
alla fusione tra Arpanet, Nsfnet e altre rete private presenti
nel territorio americano, 500.000 utenti fruirono di questo
innovativo collegamento di trasferimento di dati. Per molti
studiosi il boom d'internet dei primi anni '90 è principalmente
legato a tre fattori precisi: il primo è frutto di
una lunga ricerca svizzera da cui prese vita il w.w.w (world
wide web), grazie alla quale oggi è possibile navigare
con semplicità è velocità nella complessa
rete mondiale d'internet. Il secondo fattore è strettamente
legato allo sviluppo tecnologico del cosiddetto hardware
(la macchina) che in un certo senso ha facilitato l'utilizzo
del p.c. da parte dell'uomo. Il terzo e ultimo fattore che
contribuì forse in maniera decisiva all'evoluzione
d'internet, sta nel fatto che proprio in questi anni in rete
oltre alle informazioni strettamente scientifiche era possibile
consultare anche informazioni di natura commerciale. Analizziamo
qualche dato per capire meglio quest'importante fenomeno
che ha causato una vera è propria rivoluzione economica
e sociale. Secondo una ricerca di una prestigiosa università americana
i navigatori della rete ogni giorno in tutto il mondo sono
centinaia di milioni. Spulciando tra i dati di questa complessa
ricerca, si evince che un buon 50% degli utenti utilizza
la rete per ricercare prettamente informazioni in genere,
un 15% naviga solamente per divertimento, mentre un restante
35% utilizza la rete per effettuare acquisti. Sempre secondo
questa indagine per le aziende tuttora presenti in rete si
evidenzia nei prossimi anni una propensione della crescita
degli utili stimata in milioni di dollari. Praticamente un "sito
aziendale" di una piccola o grande azienda, nella sua
grande semplicità abbatte ogni tipo di barriera: geografica
culturale, sociale, temporale. Praticamente un sito aziendale è paragonabile
a un negozio virtuale aperto 24 ore su 24. I siti in genere,
nel tempo, sono stati oggetto di una alquanto tumultuosa
evoluzione, strettamente correlata all'evoluzione tecnologica;
basti solamente pensare ai vecchi "grigi" siti
aziendali di qualche anno fa, oggigiorno soppiantati da sofisticati
siti multimediali, realizzati con metodologie atte a influenzare
il cosiddetto "Virtual Client". I siti aziendali
italiani furono realizzati in un primo momento solamente
per promuovere l'immagine aziendale; successivamente, valutando
il contesto di mercato globalizzato, le aziende pur di non
trovarsi impreparate dinanzi al fenomeno "commercio
elettronico", decisero di proporre attraverso la rete
anche la vendita dei propri prodotti: libri, vacanze, automobili,
perfino l'abitazione dei propri sogni. In Italia le vendite
mediante e-commerce già dopo i primi mesi furono positive
tanto da essere oggetto di studio da parte di sociologi,
pubblicitari, addetti alle comunicazioni a questo inatteso
fenomeno gli esperti diedero vari significati: per alcuni
i consumatori effettuavano acquisti in rete solamente per
il gusto della novità, altri invece legavano questo
fenomeno alla comodità di effettuare un qualsivoglia
acquisto stando comodamente seduti davanti al p.c. della
propria casa o del proprio ufficio evitando lo stress di
lunghe code nel traffico cittadino. L'ultima considerazione,
forse la più attendibile e veritiera, era legata al
fatto che le aziende per incentivare le vendite tramite il
commercio elettronico effettuavano irresistibili promozioni.
Attualmente l'economia vive un periodo di stagnazione del
mercato che non facilita ulteriormente l'espansione del commercio
elettronico tra i consumatori, arrecando quindi alle aziende
un ridimensionamento dei budget preventivati dalle stesse
per il commercio on-line. Ancora oggi purtroppo molti imprenditori
lamentano costi di gestione dei siti molto elevati. Ma vediamoli
nel dettaglio: in pratica un imprenditore per realizzare
un buon sito deve necessariamente preventivare il costo di
costruzione del sito, cui si aggiunge la registrazione del
dominio presso tutti i principali motori di ricerca, più il
riaggiornamento costante del sito stesso. Nel commercio elettronico
la forma di pagamento più utilizzata (circa il 75%) è la
carta di credito, con il rischio che il trasferimento di
dati per via telematica tra cliente e azienda possa essere
carpito illecitamente da terzi, e usato in maniera truffaldina,
arrecando nel contempo seri danni all'immagine aziendale.
Per cercare di contrastare questa incresciosa situazione,
offrendo nel contempo una maggiore sicurezza nei pagamenti
tramite la carta di credito, si sono adottati nel tempo una
serie di accorgimenti che vanno dalla crittografia nata durante
la seconda guerra mondiale, ovvero una tecnica di scrittura
attraverso l'utilizzo di codici segreti, per passare poi
ai cosiddetti protocolli di sicurezza S.S.E. (Secure System
Eletronic) e S.V.P. (Secure Virtual Payment). Tutte queste
tecniche hanno purtroppo risolto solamente in parte il gravissimo
problema, che ogni anno segna solamente in Italia truffe
per svariati milioni di euro. I colossi bancari in stretta
sinergia con le società specializzate nel settore
dei software nei prossimi anni introdurranno nel mercato
nuove sofisticate forme di pagamento da utilizzarsi nelle
transazioni elettroniche offrendo così ai clienti
un contesto di maggiore sicurezza. Questa nuova forma di
commercio nel nostro paese si è ampiamente diffusa
nel tessuto sociale, con utili da parte delle aziende interessate
per milioni di euro. Dal canto suo il governo italiano è intervenuto
tempestivamente per regolamentarlo, istituendo, con decreto
legge nel lontano 1998, l'osservatorio sul Commercio Elettronico.
Successivamente, con la legge 675/96 più comunemente "legge
sulla privacy", si è voluto regolamentare in
genere il trattamento dei dati. Inoltre, con un decreto legge
del 22 maggio del 1999, il consumatore che effettua acquisti
tramite la rete può vantare entro un tempo limite
di dieci giorni il cosiddetto "diritto di recesso",
in virtù del quale, da un lato l'acquirente restituisce
all'azienda il bene acquistato, dall'altro l'azienda deve
rendere al cliente la somma sborsata. Inoltre, non tutti
sanno che i siti web nel nostro ordinamento giuridico sono
tutelati dalla legge del 22 Aprile 1941 n. 633 riguardante
la protezione del diritto d'autore. Il futuro del commercio
elettronico dovrebbe essere più che roseo. Questa
considerazione è supportata dagli ultimi dati che
mostrano un incremento della spesa da parte delle famiglie
italiane per l'acquisto di un computer (attualmente 1 famiglia
su 3 possiede nella propria abitazione un pc). Questa corsa
all'acquisto di pc forse è legata anche al fatto che
negli ultimi anni da un lato il costo medio di computer si è ridotto
sensibilmente, dall'altro sono andate aumentando le prestazioni.
Inoltre i collegamenti dalla rete d'internet sono favoriti
anche dalle vantaggiose promozioni dei gestori telefonici
e dalle linee telefoniche più veloci e efficienti
(ADSL) che abbattano sensibilmente i costi di connessione.
I neo acquirenti di pc dovrebbero dare nuova linfa a questo
mercato, poiché da una indagine effettuata da una
famosa società di marketing è emerso che il
38% degli intervistati ha dichiarato la propensione nell'acquistare
a breve servendosi del commercio elettronico.
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