CLUB QUALITÀ
TIRIAMO LE SOMME
Tanti i progetti in fieri per la crescita degli associati e del territorio
Raffaele
Abate
Coordinatore del Club Qualità - Assindustria Salerno
raffaeleabate@tiscali.it
Il consuntivo delle attività svolte dal Club nell'ultimo anno attraverso
i propri aderenti, società di consulenza e/o responsabili qualità di
aziende associate, è risultato più che positivo, come segnalato
sia nell'appendice alla relazione del Presidente Andrea Prete (17 giugno
2004) sia più recentemente all'Assemblea del Terziario Avanzato,
nel cui ambito il Club si colloca. Come le altre società del Terziario
Avanzato, quelle del Club scontano classici punti di debolezza quali:
dimensioni da microimprese, insufficiente capitalizzazione o disponibilità di
mezzi propri, difficoltà nel reperimento di risorse umane qualificate,
insufficiente competitività rispetto ai grandi gruppi nazionali del
settore consulting. Al contempo, però, è stata sviluppata
una riflessione sui punti di forza che, allo stato, consentono alle singole
società di essere presenti sul mercato con risultati economici che
ne garantiscono la sopravvivenza, in alcuni casi, una redditività soddisfacente
in altri. Alcuni tra tutti: radicamento nel territorio, immedesimazione
culturale nella realtà locale, facilità di presenza fisica,
storicità in diversi casi. Tali considerazioni e la forte volontà di
imprimere una svolta nel modo di essere società e operare, sono alla
base del nostro mandato di coordinamento del Club, in stretta connessione
con la presidenza del Terziario Avanzato. Il programma 2005 vede la continuazione
e il persistere di interesse per le attività storiche del Club, sviluppate
dai singoli aderenti in nome e per conto dello stesso, con criterio di
rotazione, in base alle proprie specificità e con ampi margini di
autonomia (seminari specialistici, corsi di formazione, convegni pubblici,
articoli di approfondimento e/o divulgazione sul magazine Costozero).
Sono stati però individuati alcuni filoni di rilievo pubblico, sociale
e imprenditoriale, sui quali lavorare con tutte le società e i singoli
aderenti al Club interessati. Ci si riferisce, in particolare, al Progetto
Qualità Certificata
nella Scuola, che dopo la buona accoglienza ricevuta in occasione dell'ExpoScuola
(17-20 novembre 2004 - Campus Universitario di Lancusi) e la conferenza
stampa di lancio dello scorso 9 marzo, ha come prossimo momento di confronto
con il territorio e gli operatori scolastici il workshop programmato
per il 12 aprile presso la sede di Assindustria stessa. Fatto assolutamente
nuovo è la decisione degli aderenti al Club di dare vita a una iniziativa
unitaria verso il mondo esterno presentandosi come una entità unica
in corso di costituzione (Consorzio, Società di Progetto, eccetera),
che consenta di mostrare al mondo della Scuola le risorse e le capacità consulenziali
presenti sul territorio senza limitazioni legate alle dimensioni o altro,
in grado di competere in termini di contenuti della propria offerta,
oltre che in termini economici, con i gruppi nazionali di maggiori dimensioni
da un lato, e con i singoli free lance, o le società estemporanee,
che hanno spesso prodotto danni sul territorio perturbando il mercato
o fornendo una immagine assolutamente negativa della "consulenza".
Obiettivo del Progetto non è quindi solo quello, pur non trascurabile,
di consentire la presentazione sul territorio e l'aggiudicazione del
servizio di realizzazione di Sistemi di gestione per la qualità nelle
scuole, ma anche e soprattutto quello di creare una struttura costituita
dagli aderenti al Club capace di operare come soggetto unitario, individuando
e valorizzando al meglio le competenze di ciascuno, sviluppando sinergie
e originando massa critica sul mercato e nelle attività. Il convincimento
dei partecipanti, d'altra parte, è che non vi sia molto spazio nel
futuro per microimprese incapaci di consorziarsi su singoli progetti
o incapaci di dare vita ad entità più ampie in cui, pur conservando
le proprie specificità,
sia possibile sviluppare progetti fuori della portata dei singoli soggetti.
Gli incontri presso le sedi delle singole società, la costituzione
di gruppi di lavoro, l'affiancamento nelle attività di personale
proveniente da realtà diverse, lo scambio di esperienze, la conoscenza
dei reciproci modi di operare, la messa a disposizione del know how di
ciascuno per l'unico obiettivo comune, fatto non frequente e di certo
non semplice in ambito consulenziale, hanno ad oggi già consentito,
in molti casi, il superamento di diffidenze storiche e l'avvio di collaborazioni.
Che il successo del Progetto abbia una valenza strategica e che intorno
ad esso ruoti una parte significativa del futuro del Club, è confermato
dalla nascita all'interno dello stesso di nuove proposte, anche queste
innovative e di ampio respiro, coinvolgenti la quasi totalità dei
soggetti aderenti al Club. Esempi sono l'ipotesi di proporre il neonato
Consorzio/Società di
Progetto come attuatore di percorsi consulenziali per l'implementazione
di Sistemi gestionali per la qualità a servizio degli Ordini professionali
o di Sistemi di gestione ambientale per i Comuni della provincia. I percorsi
ambientali, inoltre, potrebbero innescare un processo analogo all'interno
del Club Ambiente e Sicurezza, cui alcune delle nostre società aderiscono,
consentendo una migliore integrazione tra società di consulenza gestionale
(Club Qualità) e società maggiormente orientate ad interventi
tecnici (Club Ambiente e Sicurezza). Ove i soggetti proponenti dovessero
dimostrare le necessarie capacità manageriali nella gestione di realtà complesse
rispetto a quelle attuali, la capacità di disegnare e costruire il
futuro con competenza e determinazione, si aprirebbero per molte delle
aziende del Terziario Avanzato, oggi in difficoltà non congiunturali
ma strutturali, delle prospettive di ripresa reali. Allo stesso tempo
il territorio potrebbe avere a disposizione un serbatoio di professionalità indiscusse,
nonché una capacità di sviluppo di attività al proprio
servizio senza dover sempre ricorrere a "colonizzazioni" esterne,
ad oggi purtroppo ampiamente diffuse nei vari settori. Appare ad esempio
evidente il vantaggio per un Istituto scolastico di avvalersi di professionisti
locali, inseriti nel contesto socio culturale del territorio in cui operano,
con interesse diretto legato alla "buona gestione" delle scuole
in cui vengono formati i propri figli o i propri futuri collaboratori.
Così pure
i Comuni del territorio, le Comunità Montane, i Parchi, potranno
beneficiare di una solida struttura locale che li accompagni nel cammino
verso la certificazione di Sistemi di gestione ambientale reali, non
ispirati a modelli lontani o irrealizzabili. Generalmente, allorquando
ci si confronta con le realtà pubbliche o private per i vari Sistemi
di gestione, oltre il problema economico, spesso risolvibile attraverso
l'utilizzo di finanziamenti, l'altro problema è rappresentato dalla
carenza di risorse umane locali. Compito del Club, allora, supportato
dal Gruppo del Terziario Avanzato che ad oggi ha pienamente condiviso
e supportato le varie iniziative avviate, è proseguire in questo
cammino, passando dall'intuizione alla realtà, ricordando che «solo
ciò che è organico
nello spazio e nel tempo non è fallace». Noi, come Club, come
società, come singoli, ci giochiamo non un' occasione ma forse il
futuro; il territorio e il tessuto socio imprenditoriale, un'opportunità difficilmente
ripetibile. Nel momento in cui scriviamo quest'articolo, oltre che fiduciosi,
siamo anche confortati dal positivo riscontro che il primo dei progetti
comuni individuati, Qualità Certificata nella Scuola, sta avendo
da parte dei Dirigenti Scolastici.
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