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  Dicembre 2012

Articoli n° 3
APRILE 2005
 
ricerca scientifica - Home Page
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L’ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI
PROGETTI E INTENTI
L’obiettivo guida è promuovere la libertà di ricerca scientifica e di cura

a cura dell’Associazione Luca Coscioni

L' Associazione Luca Coscioni nasce a Roma nel dicembre del 2002. Attorno al suo presidente Luca Coscioni, malato di sclerosi laterale amiotrofica, si riuniscono gruppi di malati, medici, ricercatori e cittadini, con l'obiettivo di promuovere la libertà di ricerca scientifica e di cura. La sede dell'Associazione è a Roma, ma ha anche la disponibilità di una postazione operativa presso la sede delle Nazioni Unite di New York. Oltre al presidente Luca Coscioni l'Associazione è guidata dal segretario Marco Cappato, e dal tesoriere Maurizio Turco, è costituita inoltre da 10 membri di Giunta, organo operativo, e 20 membri del Consiglio Generale, organo consultivo. Gli obiettivi si sviluppano su diversi fronti; primo tra tutti sono le persone malate che in Italia non hanno speranza di cura a causa dei proibizionismi imposti, ad esempio, dopo l'approvazione della legge 40/2004, sulla procreazione medicalmente assistita, che impedisce la ricerca sulle cellule staminali embrionali. La legge sulla fecondazione assistita è stata motivo di raduno per personalità del mondo della scienza e di medici che hanno visto nell'Associazione un mezzo utile per portare avanti le tematiche contro la sua approvazione. Luigi Montevecchi, ginecologo, Mirella Parachini, ginecologa, Luca Gianaroli, direttore scientifico del Sismer, Claudio Giorlandino, presidente del Forager, Giulio Cossu, direttore dell'istituto per le cellule staminali al San Raffaele di Milano, sono solo alcune tra le persone che hanno scelto a vario titolo di far parte dell'Associazione fin dalla sua nascita. Attorno a Luca Coscioni si sono radunate anche persone malate, che sono diventate anche loro simbolo dell'impegno per la libertà di ricerca scientifica, come Sabrina Di Giulio, affetta da SLA, Alessandro Frezzato, studente affetto da distrofia muscolare progressiva, Adriano Lombardi, ex calciatore, capitano dell'Avellino, affetto da SLA, oggi consiglieri generali dell'Associazione. L'Associazione ha inoltre l'obiettivo di portare a tutti i livelli istituzionali le istanze di malati, affinché siano resi autonomi nella gestione dell'assistenza di cui hanno bisogno (progetto "vita indipendente") e perché a chi è condannato dalla malattia alla prigione del silenzio sia restituito il diritto di parola, attraverso la stessa tecnologia che ha permesso al suo Presidente, nonostante la sua immobilità, di comunicare con l'ausilio di un computer e di un sintetizzatore vocale (progetto "libertà di parola"). Con il progetto Libertà di Parola, l'Associazione è già riuscita a far approvare delibere nei Consigli Regionali di Basilicata e Lazio, che offrono a persone gravemente disabili la possibilità di avere strumenti tecnici gratuiti per riuscire a comunicare in maniera autonoma. Gli sforzi dell'Associazione si sono concentrati anche sul piano transazionale, ponendo la questione della libertà di ricerca scientifica nel mondo, a partire dal dibattito sull'utilizzo degli embrioni per la ricerca, visti anche i recenti esperimenti che hanno dato esito positivo su malattie come Alzheimer, Parkinson, sclerosi, alcune forme di cancro e di malattie cardio vascolari. A questo proposito l'Associazione Luca Coscioni ha convocato a Roma il 9 e 10 ottobre, la Sessione Costitutiva del Congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica, che ha radunato attorno allo stesso tavolo, medici, ricercatori e accademici da Svizzera, Spagna, Francia, Stati Uniti, Italia, Brasile, membri delle Accademie delle scienze di Giordania, Albania, Bulgaria, Repubblica Ceca e Kenya. La Sessione è stata presieduta dal premio Nobel per la Fisica Ivar Giaever.

Il referendum: una battaglia di diritto e libertà
In questo periodo, l'obiettivo di battaglia primario è l'abrogazione della legge 40/2004 e il prossimo referendum. Dopo il successo della raccolta firme sui 5 quesiti, promossi in primo luogo dall'Associazione Coscioni, la Corte Costituzionale ha deciso di ammetterne 4, di non accettare quello totalmente abrogativo. Questi lunghissimi mesi di cammino verso il voto ai 4 quesiti referendari di abrogazione della legge sulla fecondazione assistita, sono stati caratterizzati da un lavoro umano e politico vitale. «Continua a sorreggermi il valore, il senso e la verità di una così grande battaglia di libertà e di civiltà, che sta per entrare in una fase molto delicata; valore, senso, verità del mio, del nostro passato, del presente e del futuro, indispensabili e indissolubili; valore politico tout court. É questo il filo coerente della vita che mi tiene in vita». Queste le parole di Luca Coscioni al Terzo Congresso dell'Associazione. L'appello a sostegno della ricerca scientifica e della sua libertà risale al dicembre 2000, quando al Comitato Nazionale dei Radicali, Luca Coscioni è intervenuto per la prima volta, esprimendo il timore «delle nebbie della demonizzazione e della disinformazione. E nel fitto di queste nebbie - scriveva - non sarà difficile per il governo e la maggioranza parlamentare proibire, fra le altre cose, anche la clonazione terapeutica, negando così a centinaia di migliaia di malati italiani una concreta speranza di guarigione e costringendoli ad un odioso turismo sanitario». Da quel momento i timori, dinanzi a uno scenario disarmante, sono divenuti anche quelli dei radicali che li hanno trasformati in azione politica, a volte armandosi dell'arma nonviolenta. Hanno avuto la pazienza di credere, con la forza della loro coscienza storica e con la forza di una nuova coscienza, che l'intelligenza dei cittadini italiani potesse, ancora una volta, prevalere su quella di una maggioranza parlamentare che ha legiferato interpretando con presunzione il linguaggio delle coscienze e dei sentimenti del popolo italiano. «Se restare è un rischio, se andare è un rischio, come ha detto Marco Pannella, vuol dire che la battaglia - che è lotta quotidiana per non perdere il filo dei pensieri nel labirinto della mente - con l' avanzare della sofferenza è ancora tanto rischiosa quanto possibile la sua vittoria». Mai come in questo momento Luca Coscioni chiede a se stesso e a tutti i malati di non dividere gli sforzi, di non isolare in una torre eburnea i sentimenti per orientamenti politici diversi o per pregiudizi non si sa di che tipo, perché la sofferenza e le speranze sono le stesse. L'Associazione Luca Coscioni non intende celare le istanze di vita, di libertà, dei malati, dei disabili, tra le "varie ed eventuali" dei suoi programmi, perché è il suo programma, il suo progetto, il suo impegno e il comportamento nella vita politica da quando si è costituita. Nell'immediato, la scelta di sostenere e di vivere la campagna referendaria a difesa della dignità umana ed in particolare a difesa del diritto alla salute, alla libera cura, a sostegno della libertà di ricerca scientifica, non deve essere temuta e percepita come una sorta di arruolamento in un gruppo contrapposto rispetto a un altro dove trovano sovente manifestazione i propri sentimenti politici. Questo è un cammino che deve essere percorso insieme, e deve essere chiara la dimensione totale di questo impegno in termini di laicità dello Stato, per il diritto di esistere dignitosamente che non può essere barattato con nulla, non può essere valore di scambio di qualche negoziazione, con possibili voti cattolici.

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