PROGETTO SALERNO-NANNING
creare un incubatore internazionale
La cooperazione industriale fra
Italia e Cina offre vantaggiose prospettive
Michelangelo
di Francesco
Presidente Bic Salerno
mdf@serea.it
L' interessante seminario tenutosi qualche settimana
addietro in Assindustria Salerno sul tema "PIANETA CINA
- gestire le opportunità" e gli articoli apparsi
sulla stampa cittadina e nazionale fin dall'inizio dell'anno,
mi motivano a riepilogare il progetto "Salerno-Nanning".
Parlo di riepilogo perché lo stesso progetto è stato
già illustrato da uno dei partner dell'iniziativa,
Agrofuturo, in un articolo apparso sullo scorso numero di
gennaio-febbraio. Il Presidente Zollo lo caratterizzava,
tra l'altro, quale positivo esempio di collaborazione tra
pubblico e privato per la presenza della locale Camera di
Commercio (con la sua azienda speciale Intertrade) e dell'Amministrazione
Provinciale che, insieme, esprimono la maggioranza del capitale
di BIC SALERNO, a sua volta capofila dell'iniziativa. All'articolo
citato mi piace rimandare il lettore avendo cura io, in questa
sede, di illustrare lo stato dell'arte non senza aver svolto,
in via preliminare, alcune considerazioni. Bene argomenta
il Presidente della Camera di Commercio, Strianese, quando
afferma che quanto alla Cina, per le PMI, più che
parlare di esportazioni occorre entrare nella logica della
clonazione in loco di filiere o parti di esse. Dello stesso
avviso il Presidente della Provincia, Villani, che nel ricevere
la delegazione cinese nello scorso mese di gennaio ha testimoniato
di condividere le modalità scelte. Come è emerso
con chiarezza dalle relazioni tenute nel corso del citato
seminario "PIANETA CINA", in particolare da quella
della Professoressa Marisa Siddivò, l'approccio con
la Cina non può che essere quello della comprensione
delle opportunità e delle diverse modalità di
gestione delle stesse. Nel mio intervento nel corso del dibattito,
a conclusione del seminario, ho già detto che il confronto è stato
molto utile e che tutte le più importanti riflessioni
ascoltate in quella sede le ritrovo nell'ambito dell'accordo
di cooperazione industriale "SALERNO-NANNING".
Non resta, dunque, che illustrare lo stato dell'arte.
Finalità e contenuti dell'iniziativa
Realizzazione del Chinese-European Medium Small Sized Enterprises
Promotion Centre, unità operativa di promozione degli
investimenti industriali italiani ed europei verso la Regione
del Guangxi (Cina meridionale), la quale sta vivendo un rapido
e sostenuto processo di sviluppo, trasformando la propria
economia da agricola a industriale e dei servizi, basandosi,
in prevalenza, sui settori agroalimentare e relativa filiera,
chimico, meccanico, logistico, ambientale, turistico. L'idea
consiste nel creare una struttura stabile di supporto per
i progetti di internazionalizzazione delle imprese italiane
ed europee, basandosi sul modello di intervento dei Business
Innovation Centres e su un'accezione innovativa del concetto
di "incubazione", centrata soprattutto sull'erogazione
di servizi alle imprese assistite piuttosto che sulla fornitura
temporanea di spazi attrezzati e risorse logistiche. Ulteriore
elemento qualificante è la scelta di non perseguire
obiettivi di mera delocalizzazione di linee di produzione
di imprese, ma di avviare nuove iniziative che servano il
mercato interno del Guangxi e della Cina e, in una prospettiva
di medio periodo, anche le aree del Sud Est asiatico (la
capitale della regione, Nanning, è sede permanente
dell' "Asean Expo").
Gli obiettivi specifici del Centro, dunque, sono: promuovere
generali iniziative di cooperazione fra Europa e Guangxi;
favorire l'insediamento di unità produttive in un'area
identificata (della dimensione complessiva di 300 ettari)
nella nuova zona industriale di Mingyang in Nanning; fornire
ai progetti di localizzazione industriale una specifica assistenza
per lo start up nonché per le successive fasi di consolidamento
e sviluppo.
Promotori, accordi e joint venture
L'iniziativa nasce in virtù di accordi strategici
stipulati fra: il partenariato italiano - BIC Salerno (anche
per conto dei soci di riferimento Camera di Commercio/Intertrade
e Provincia), Consorzio Agrofuturo - che raccoglie oltre
250 imprese della filiera agroalimentare - ICRID Srl e GATE
Srl, società queste ultime specializzate rispettivamente
nella creazione di incubatori internazionali e nello sviluppo
del trading alle quali, peraltro, si deve il contatto iniziale
con il Guangxi; la controparte cinese, rappresentata dal
Guangxi State Farm Bureau, istituzione pubblica locale di
promozione dello sviluppo economico. Dopo scambi di visite,
missioni e accordi di prefattibilità, è stato
definito il piano operativo e costituito un gruppo di lavoro
congiunto per la realizzazione di uno studio per l'avvio
effettivo dell'iniziativa, avvio previsto - a esito positivo
dello studio stesso - per il prossimo giugno. Si è stabilito
di costituire una joint venture per la gestione strategica
e operativa del progetto e di scegliere un investimento pilota,
di rapida implementazione, in funzione sperimentale e di "apripista",
investimento, questo, identificato - su richiesta specifica
della controparte - in un impianto di macellazione e di lavorazione
carni tecnologicamente avanzato, destinato a trattare circa
un milione di capi di suini all'anno. L'accordo di joint
venture porterà alla creazione di una società a
responsabilità limitata di diritto cinese, con partecipazione
mista cinese e italiana e quote paritariamente distribuite.
Nella fase attuale, il gruppo di lavoro italiano è impegnato
nella realizzazione dello studio di fattibilità dell'incubatore
e del business plan per il progetto pilota.
Attività e organizzazione
Al Centro è garantito dalle autorità locali
un diritto di esclusiva rispetto agli investimenti italiani
che il Guangxi State Farm Bureau accoglierà. La posizione
del Centro nell'ambito del processo di sviluppo locale è ulteriormente
rafforzata dal previsto affidamento allo stesso della funzione
di assistenza tecnica per la pianificazione complessiva della
parte assegnata dell'area industriale di Mingyang. Su tutti
progetti imprenditoriali ricadrà l'obbligo di sottoscrivere
un accordo operativo con il Centro e di seguire le procedure
per la localizzazione previste dai protocolli concordati.
Il Centro non limiterà la propria azione di scouting
degli investimenti al territorio italiano, ma si rivolgerà a
un più ampio scenario europeo. Le procedure per gli
insediamenti industriali consisteranno nelle seguenti fasi:
1. selezione delle opportunità di investimento; 2.
realizzazione di un business plan per ogni progetto di impresa;
3. assistenza nella fase di start up; 4. assistenza nella
fase di consolidamento e sviluppo. L'organizzazione operativa
dell'attività sarà formata da due unità autonome,
una localizzata in Italia, l'altra a Nanning. I principali
compiti assegnati a ciascun polo operativo sono i seguenti:
1) ufficio in Italia: azioni promozionali in Italia e in
Europa, ricerca e selezione dei progetti di impresa; realizzazione
dei business plan; fornitura di servizi professionali e consulenziali.
2) ufficio in Cina: coordinamento dell'iniziativa rispetto
ai programmi di sviluppo regionale e nei confronti delle
istituzioni pubbliche locali del Guangxi; proposizione dei
progetti di impresa in conformità ai programmi regionali;
coordinamento fra le operazioni di start up di impresa e
le funzioni amministrative per la nascita e l'insediamento
di nuove unità produttive.
Sono certo che giunti al momento concreto della decisione
per valutare le possibilità di investimenti, il sistema
confindustriale, non solo salernitano, tenuto questo già costantemente
informato dello svolgersi dell'iniziativa, darà la
giusta attenzione alla "gestione delle opportunità".
Mi piace concludere con un auspicio. Il Professor Romano
Prodi, in un'intervista concessa a "la Citta" ha
candidato Salerno a diventare con il suo scalo portuale la
porta di accesso della Cina in Europa. Da parte mia auspico
che il porto di Salerno diventi anche luogo di partenza per
l'accesso dell'Europa in Cina, e soprattutto che la provincia
di Salerno sposi in fase realizzativa il progetto di cooperazione
internazionale "SALERNO-NANNING" conservandone,
così, a tutti gli effetti, la primogenitura.
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