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Articoli n° 7
agosto/settembre 2006
 


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La valenza strategica dell’Interporto di Battipaglia

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La valenza strategica dell’Interporto di Battipaglia

L’Ance Salerno garantirà per la sua realizzazione il contributo qualificato
del proprio staff di tecnici e progettisti

è necessario pianificare servizi ad ampio raggio che garantiscano a committenti e fruitori standard altamente competitivi

cstozeroAntonio LOMBARDI


Di recente l'Ance Salerno ha aderito all'offerta pubblica di vendita di azioni inoptate lanciata dalla Società Salerno Interporto S.p.A il 3 maggio scorso. Con questa iniziativa abbiamo voluto ancora una volta evidenziare e rimarcare il ruolo attivo e propositivo che l'Ance Salerno intende svolgere per lo sviluppo ed il rilancio del nostro territorio.
La nostra offerta è relativa all'acquisto di azioni per un valore nominale di 50 mila euro, ma ai vertici della società interportuale abbiamo già rappresentato che l'Ance è pronta a sottoscrivere ed acquisire anche ulteriori azioni, ove mai l'offerta pubblica non dovesse sortire gli effetti sperati.
Riteniamo questa partecipazione in seno alla Società Interporto di enorme valenza strategica. Si tratta di una infrastruttura che rivestirà di qui a qualche anno un ruolo estremamente strategico per il territorio, ma è necessario che la sua pianificazione, la sua realizzazione, la sua gestione punti alla ottimizzazione dei costi e dei servizi affinché i benefici per le aziende siano concreti, reali e tangibili.
Nel Mezzogiorno i costi che le imprese devono sobbarcarsi per i servizi di trasporto e logistica, sono quanto mai elevati: il nuovo interporto di Battipaglia può contribuire in maniera concreta, attraverso la contrazione di questi costi, a rendere più competitivi i prodotti nostrani, schiudendo nel contempo nuovi mercati che, allo stato, appaiono difficilmente raggiungibili.
L'Ance Salerno porrà al servizio della Società Salerno Interporto S.p.A. il proprio staff di tecnici e progettisti qualificati affinché la pianificazione degli interventi avvenga all'insegna della massima efficienza ed efficacia.
Negli ultimi anni s'è parlato molto di fare del Mezzogiorno, e più segnatamente della provincia di Salerno, una piattaforma logistica sul Mediterraneo che guardi ai mercati asiatici, africani ed al bacino del Medio-Oriente.
Il nuovo interporto in questo progetto può e deve svolgere un ruolo di estremo rilievo, segnatamente quando ad esso andrà ad integrarsi anche il nuovo scalo aeroportuale di Pontecagnano. In questa fase occorre (ed in questo l'Ance Salerno è pronta a svolgere fino in fondo la propria parte) un'attenta pianificazione del sistema viario e ferroviario di raccordo all'interporto. Occorre una rete di trasporto moderna, efficiente, organica, che renda i collegamenti con i vicini scali (aeroporto, porto) celeri e agevoli. Accanto alla ineluttabile pianificazione di nuove arterie viarie e bretelle di collegamento, è necessario anche che l'Interporto si integri al meglio con l'esistente, affinché se da un lato il risultato, in termini di efficienza dei collegamenti, sia assolutamente ottimale, dall'alto l'impatto col territorio non riservi disagi o problematiche di qualsivoglia natura.
L'interporto di Salerno-Battipaglia è destinato a diventare una vera e propria piattaforma logistica sull'Asia, sull'Africa e sull'Europa, a servizio delle imprese locali, ma anche dell'intero Mezzogiorno e del sud Europa. I vicini corridoi transnazionali n. 1 (Berlino-Palermo) e n. 8 (Bari-Varna) possono e devono consentire alla costruenda infrastruttura, l'intercettazione di traffici e merci dalla cui lavorazione, gestione e movimentazione logistica l'intero territorio può trarre indubbi benefici. Senza considerare che la vicinanza di questi corridoi, per il tramite dell'efficiente logistica del nuovo Interporto, può schiudere per l'economia locale enormi potenzialità di sviluppo.
È necessario però, affinché ciò avvenga, che si pianifichi fin d'ora (ed a quanto risulta, i vertici della Società Salerno Interporto S.p.A. sono già impegnati, non da oggi, su questo versante) per la realizzazione di una struttura d'assoluta avanguardia anche sul versante tecnologico. Occorre pianificare in maniera accorta la distribuzione delle aree di stoccaggio, deposito e movimentazione. Occorre un polo intermodale che raccordi ed integri le varie tipologie di trasporto. Occorrono moderni ed efficienti servizi di lavorazione a terra (stoccaggio, imballaggio, ma anche espletamento di procedure tecniche, amministrative e burocratiche legate al trasporto di determinate tipologie di merci). È necessario insomma pianificare servizi ad ampio raggio che garantiscano a committenti e fruitori standard assolutamente competitivi.
Bisogna altresì tenere in conto dell'importante supporto che le più moderne tecnologie possono garantire sia in termini di abbattimento dei costi che di qualità e competitività dei servizi offerti. La telematica e la robotica possono supportare le attività di terra ma garantire anche un servizio di monitoraggio a distanza di sicuro può rendere più allettante l'offerta per i committenti e gli imprenditori transoceanici. Così come, agli imprenditori locali, di sicuro alletterà un servizio che consente un controllo remoto delle merci dai computer dei propri uffici.
Accanto a queste indubbie potenzialità che spetta alla Società Salerno Interporto S.p.A. sfruttare appieno, bisogna però pure porre alcune problematiche che spetta alle istituzioni risolvere. L'interporto senza un contesto territoriale di assoluta fluidità ed efficienza in termini di collegamenti viari ed autostradali, non può che essere una cattedrale nel deserto. È necessario potenziare i collegamenti stradali ed autostradali verso la parte più meridionale della provincia onde di ridurre tempi di percorrenza (per uomini e merci) al di fuori di qualsiasi logica. È necessario concentrare gli sforzi per attivare in tempi ragionevolmente rapidi lo scalo aeroportuale di Salerno-Pontecagnano. Ma occorre anche affrontare in maniera attenta, organica e definitiva, il problema dello scalo merci di Salerno, del tutto congestionato nella sua attuale (infelice) collocazione. L'ipotesi della delocalizzazione, magari limitata ai meri attracchi delle navi e quindi "al netto" delle attività e dei servizi di terra, deve essere attentamente considerata anche in chiave di una approssimazione all'interporto, oltre che di destinazione turistica dell'attuale scalo. Sono ipotesi, che pure la politica ripropone con una cadenza ormai periodica, sulle quali occorre pronunciare parole definitive affinché dai programmi, dai progetti, dalle intenzioni, dai propositi, si passi finalmente agli interventi concreti, rapidi e risolutivi.

Presidente Ance Salerno

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