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  Dicembre 2012

Articoli n° 7
agosto/settembre 2006
 


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Alessandro Ortis

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Il disegno di legge regionale sugli incentivi alle imprese


Banche e imprese:
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Il franchising immobiliare,
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Il disegno di legge regionale sugli incentivi alle imprese

Gina LEO

Contratto di programma, credito di imposta, aiuti all’innovazione e al consolidamento delle passività a breve

Il panorama degli incentivi a sostegno degli investimenti delle imprese campane sarà caratterizzato dall'operatività, sul territorio regionale, di nuovi strumenti. È quanto previsto dal disegno di legge in materia, approvato dalla Giunta regionale lo scorso mese di giugno.
Il provvedimento, reso pubblico sul sito della Regione, contempla svariati interventi, che saranno, poi, oggetto di specifici regolamenti attuativi e a cui saranno destinate le risorse del Piano di Azione per lo Sviluppo, che prevede stanziamenti complessivi per oltre 300 milioni di euro. Novità assoluta sarà la sperimentazione, a livello regionale, degli istituti del contratto di programma e del credito di imposta, quali strumenti di politica industriale che hanno dimostrato, sul fronte nazionale, risultati positivi in termini di capacità di spesa e impatto occupazionale. La struttura degli strumenti appena richiamati segue per grandi linee quella in vigore a livello statale.
Il "contratto di programma regionale", in particolare, sarà finalizzato a favorire l'attuazione di interventi complessi di sviluppo territoriale e settoriale realizzati da una singola impresa o da gruppi di imprese nell'ambito della programmazione concertata. I destinatari finali degli aiuti sono individuabili nelle piccole, medie e grandi imprese e loro consorzi o società consortili operanti nei settori dell'agricoltura, industria, commercio e turismo. Il piano progettuale proposto dovrà essere diretto al perseguimento di un'unica finalità di sviluppo, attraverso una strategia di filiera, sebbene articolato in diverse tipologie di investimento o di intervento, anche plurisettoriali.
Potrà essere prevista, quale condizione fondamentale per l'accesso alle agevolazioni, la necessità che il progetto venga corredato dell'impegno, di almeno un istituto di credito, a finanziare i singoli investimenti previsti con la concessione di linee finanziarie a medio-lungo termine, partecipazione temporanea al capitale, prestiti partecipativi o interventi equipollenti.
Gli incentivi saranno concessi in relazione alle spese di investimento ammissibili o ai costi salariali connessi ai posti di lavoro creati attraverso il programma di spesa proposto. La norma dispone che potranno essere utilizzate diverse forme tecniche per l'erogazione dell'aiuto, anche tra loro combinate, consistenti in contributi in conto capitale, credito d'imposta, finanziamento agevolato, contributi in conto interessi, azioni di ingegneria finanziaria inerenti garanzie e partecipazioni al capitale di rischio, nel rispetto dei criteri e dei limiti di intensità di aiuto stabiliti dalla Commissione Europea.
Il "credito di imposta regionale" sarà attribuito a fronte di progetti che prevedono la realizzazione di nuovi investimenti o un incremento occupazionale. Nel primo caso, l'agevolazione spetterà a tutti i titolari di reddito di impresa (con esclusione degli enti non commerciali) - applicando in questo modo la formula originaria del bonus investimenti ex art. 8 della L. 388/2000 - che effettuano nuovi investimenti produttivi nel territorio regionale, intendendo per tali le acquisizioni di beni nuovi e strumentali, sia materiali che immateriali, destinati a strutture produttive già esistenti o a nuove unità. La percentuale di agevolazione, nel rispetto dei limiti di intensità imposti dalla normativa comunitaria, sarà applicata al costo complessivo dei beni di investimento finanziabili diminuito del valore delle cessioni e delle dismissioni, nonché degli ammortamenti effettuati, nello stesso periodo di imposta con riferimento ai beni della stessa struttura produttiva (vanno esclusi gli ammortamenti dei beni oggetto dell'agevolazione effettuati nel periodo d'imposta della loro entrata in funzione). Il bonus fiscale potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione ai sensi del D.Lgs. n. 241/97 e, a differenza di quanto accade a livello nazionale, concorre alla formazione del reddito e della base imponibile IRAP.
Nel secondo caso - credito di imposta per l'occupazione - lo sconto sulla tassazione è riconosciuto a tutti i titolari di reddito di imprese che incrementano il numero dei lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato nelle unità locali ubicate sul territorio regionale. L'agevolazione sarà concessa - nel rispetto della normativa de minimis - per ciascun lavoratore assunto, e per ogni mese, in incremento rispetto al numero dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato mediamente occupati nei due anni precedenti la data di assunzione. Per i contratti di lavoro a tempo parziale, il bonus dovrà essere determinato in misura proporzionale alle ore prestate rispetto a quelle previste dal contratto collettivo nazionale. I nuovi assunti devono, in ogni caso, essere di età non inferiore a 25 anni, non aver svolto attività di lavoro dipendente a tempo indeterminato da almeno 24 mesi o essere portatori di handicap. Le imprese interessate dovranno osservare i contratti collettivi nazionali per tutti i lavoratori e rispettare le prescrizioni sulla salute e sicurezza. Anche il bonus occupazione è utilizzabile esclusivamente in compensazione ed è soggetto all'imposta sui redditi e all'IRAP.
Le modalità di accesso alle agevolazioni (il disegno di legge si limita ad indicare l'applicazione di una procedura automatica), di utilizzo dei bonus e di effettuazione delle verifiche saranno determinate a seguito della stipula di un apposito accordo tra la Regione Campania, il Ministero dell'Economia e delle Finanze e l'Agenzia delle entrate.
Il provvedimento prevede, poi, incentivi a sostegno dell'innovazione e dello sviluppo consistenti in contributi in conto capitale, che saranno erogati a fronte di programmi di spesa (acquisto di beni strumentali materiali e immateriali) di carattere strutturale volti a produrre effetti duraturi per la competitività delle imprese. Non meno interessante è, infine, il capitolo degli aiuti per il consolidamento delle passività a breve termine registrate dalle imprese nei confronti del sistema bancario. L'obiettivo dell'intervento sarà quello di favorire un miglioramento della struttura patrimoniale delle imprese, facilitando il rapporto con il mondo bancario nel rispetto dei principi di Basilea 2. Gli aiuti - concedibili a fronte di finanziamenti di durata non superiore a 5 anni e di importo massimo pari a 500.000 euro - consisteranno in contributi in conto interessi fino al 100% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento e nel rispetto della normativa de minimis.

Dottore Commercialista- Progetto Arcadia srl

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