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  Dicembre 2012

Articoli n° 7
agosto/settembre 2006
 


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Come opera il consulente grafologo in Azienda


Emma MAGALDI

Il grafologo deve conoscere il clima aziendale, prima di lanciarsi alla ricerca di una nuova risorsa

Nella selezione delle risorse umane lo “scriptus” del candidato è utile per individuare abilità tecniche ma anche attitudini caratteriali

Prima di entrare nel tema del lavoro del consulente grafologo, vorrei fare alcune doverose premesse, note al grafologo, ma importanti da puntualizzare. Il grafologo esperto in selezione professionale, non ha le pretese di sostituirsi né alle Aziende esperte in recruitment né allo psicologo che orienta la selezione e la Gestione delle Risorse Umane attraverso la somministrazione di test attitudinali, ma può affiancarsi all'operato di questi professionisti e collaborare in équipe per ottimizzare i risultati. Il grafologo normalmente analizza il manoscritto del candidato unitamente al suo curriculum e può avvalersi successivamente di un colloquio verbale. Personalmente prestando la mia opera all'interno delle nostre Aziende, ho potuto valutare, in oltre dieci anni di selezione del personale, quanto sia importante studiare il contesto aziendale di inserimento, la personalità del Datore di lavoro, dei Dirigenti cui saranno affidate le risorse che devono collaborare attivamente per orientare opportunamente la selezione e la gestione in sintonia con le aspettative e i progetti della Proprietà. É noto infatti che ogni azienda è un modello dinamico a sè, che esplica una missione in continua evoluzione ed è costituita da un proprio e particolare patrimonio intellettuale e da sinergie comportamentali che rendono il modello unico e irripetibile. É quindi fuori dubbio che la condivisione di obiettivi nell'ambito di un'attività commerciale, di produzione, di marketing, di investimenti finanziari, genera partecipazione e coinvolgimento, fattori che inevitabilmente portano il gruppo al successo. Comunemente si è tenuti a credere che il curriculum del profilo da esaminare più è al massimo dei valori dichiarati di esperienze maturate, maggiormente è apprezzabile dal selezionatore e appetibile per l'Azienda. I meriti accademici hanno il loro peso sull'istruzione e orientano in qualche modo la selezione, ma non sono determinanti ai fini della esatta individuazione del profilo ricercato. L'esperto selezionatore sa che per scegliere “l'uomo giusto al posto giusto” deve necessariamente avvalersi anche delle conoscenze dei profili caratteriali del gruppo di lavoro nel quale la risorsa andrà a interagire. Negli ultimi due anni abbiamo lavorato alla selezione di centinaia di curricula di giovani ingegneri provenienti dall'Università di Salerno e dalla Federico II di Napoli, assumendone per nostro conto circa una trentina. Ho individuato tra questi, casi di "giovani talenti" che, in pochi mesi, hanno rapidamente raggiunto la crescita normalmente prevista nello spazio di qualche anno. Gli elevati potenziali sono di difficile collocazione nel gruppo, perché hanno delle abilità speciali che bisogna saper riconoscere e indirizzare verso settori aziendali a loro più consoni, quindi occorre che l'azienda costruisca e modifichi percorsi di crescita "su misura" atti a tenere alta la motivazione ed i risultati raggiunti da chi può andare oggettivamente più veloce di altri.
Anche se gli indici grafologici specifici che concorrono all'individuazione di una "risorsa con caratteristiche speciali" non rispettano uno standard tecnico preciso, tuttavia non sfuggirà al grafologo esperto l'intensità della qualità dello scriptus, che deve orientare una corretta analisi, più che la quantità degli indici grafologici stessi. Selezionare le risorse giuste per il proprio gruppo di lavoro è si difficile, ma è ancora più delicato e importante seguire l'iter di inserimento e di stabilizzazione del giovane collaboratore perché, se ben inserito, per attitudini e affinità di gruppo può dare dei risultati in termini di crescita molto positivi.
Il giovane neolaureato è una risorsa preziosa ma allo stesso tempo ad alto rischio perché è desideroso di nuove conoscenze, di sentirsi valorizzato, e per questo gli è molto congeniale il lavoro in una piccola e media industria a conduzione privata, meritocratica e in forte espansione. Laddove invece la struttura aziendale necessita di rafforzamento di obiettivi è necessario puntare su potenziali emotivamente stabili, mediamente ambiziosi e con un'età più matura. Quindi non è sempre consigliabile a tutte le Aziende selezionare solo giovani laureati anche perché se è vero che i costi di inserimento contrattuale sono inizialmente meno vincolanti, occorre comunque prevedere uno staff idoneo alla formazione ed essere preparati nel fronteggiare un ipotizzabile ricambio di risorse. Nelle nostre Aziende siamo riusciti negli ultimi anni, avvalendoci anche dello strumento grafologico, a dare un orientamento più mirato all'area "Gestione delle Risorse Umane": abbiamo ridotto notevolmente la percentuale di chi lascia l'Azienda sul totale delle assunzioni nel primo anno, costruendo un clima aziendale più rassicurante.
L'obiettivo principale è stato quello di inserire i nostri collaboratori nell'area di lavoro a loro più congeniale, programma che ci ha permesso di creare una squadra di giovani motivati e molto orientati al raggiungimento dei loro obiettivi, che ci consente anche di prevedere con successo dei piani di crescita individuali. La nostra squadra oggi, capitanata da ingegneri senior, e formata da giovani talenti motivati e tenaci ha saputo portare aria di rinnovamento e sfida nel campo della ricerca e verso l'apertura di nuovi mercati esteri. Esattamente in linea con la mission aziendale. É probabile che il nostro modello non sia perfettamente calzante ad un'altra Azienda, ecco perché credo che il consulente debba saper anticipatamente riconoscere e studiare il clima in cui lavora, i collaboratori che ci vivono, prima di lanciarsi alla ricerca di una nuova risorsa. Il consulente studierà allora della risorsa da selezionare, oltre alle caratteristiche tecniche e professionali ricercate, anche quelle attitudinali e caratteriali che possono concorrere alla riuscita dell'inserimento e alla stabilità all'interno del gruppo di lavoro. Il grafologo consulente aziendale ha la prerogativa di poter svolgere la sua opera in maniera discreta e poco invasiva, riducendo la sua presenza in Azienda in pochissimi step e lavorando la maggior parte del suo tempo sui manoscritti forniti dal committente, avvalendosi altresì dello studio di manoscritti appartenenti all'equipe di lavoro e a quelle aree interessate all'inserimento della nuova risorsa. In tal modo sarà anche in grado di fornire suggerimenti sulla definizione e organizzazione delle risorse, individuando nei profili gia esistenti in Azienda momenti di crescita e di cambiamenti all'interno della struttura.
Saprà inoltre con l'aiuto di esperti psicologi, individuare la soglia di stress di profili a rischio, che possono compromettere l'armonia e il lavoro di gruppo.

Responsabile Selezioni Risorse Umane - Magaldi Group

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