politiche di sviluppo per il turismo
le linee operative da seguire
IL TURISMO IN IRPINIA
RIVITALIZZARE I FLUSSI IN INGRESSO
PROBLEMA ENERGIA
il TAVOLO TECNICO CON L'ENEL
concertazione allargata
UN “TAVOLO” PER LO SVILUPPO
in ricordo di vittorio
de santis
un imprenditore di riferimento
IL TURISMO IN IRPINIA
RIVITALIZZARE I FLUSSI IN INGRESSO
Oltre i limiti di un'offerta frammentaria
attraverso intese tra gli operatori
Massimo
Maiella
Presidente Sezione Turismo - Unione Industriali di Avellino
La manifestazione "Promuovere l'Irpinia- Idee e strumenti per il
Marketing territoriale", che si è svolta ad Avellino l'undici
e il dodici marzo presso il carcere borbonico, è stata particolarmente
interessante e ha offerto numerosi spunti di riflessione. Innanzitutto
intendo esprimere il mio apprezzamento ai responsabili della Fondazione
Idis-Città della scienza e del Cuen che hanno realizzato un valido
progetto, finalizzato a realizzare un'etichetta di qualità a carattere
collettivo, applicabile a tutta la gamma dei servizi che compongono
l'offerta locale con lo scopo ultimo di autodisciplinare gli operatori,
per garantire al consumatore standard qualitativi e, parallelamente, valorizzare
il territorio promuovendolo come sistema turistico integrato. Da poco tempo
ho assunto la presidenza della sezione alberghi e turismo, costituita già da
alcuni anni presso l'Unione degli Industriali di Avellino. La costituzione
della sezione evidenzia come esista una rilevante parte del mondo
imprenditoriale impegnata nel turismo, che vuole concorrere a determinare
alti livelli di sviluppo dell'economia provinciale. Sto svolgendo con entusiasmo
l'incarico che mi è stato conferito, anche perché registro
un clima di rinnovata vivacità intorno al nuovo presidente Silvio
Sarno, giovane imprenditore con grandi capacità. Intorno a lui operano
altri giovani industriali che, in continuità con una solida tradizione
familiare, stanno dando nuovo impulso all'attività dell'associazione.
Bisogna, innanzitutto, analizzare le cause della crisi nel settore
turistico. Credo che manchi una visione strategica del comparto. Registriamo
una forte dispersione delle attività di promozione. A questo si
aggiungono le carenze strutturali dal lato dell'offerta, la ridotta dimensione
delle imprese che impedisce la creazione di una "massa critica" necessaria
a intercettare i flussi turistici consistenti, la debolezza e la sofferenza
in cui versano i tour operator e le agenzie di viaggio, un insufficiente
orientamento alle attività di incoming dall'estero da parte di organizzatori
italiani. Per questo è necessario porre alla base del nostro agire
la logica di sistema. Il nostro obiettivo è di rivitalizzare i flussi
turistici in ingresso e riqualificare le presenze turistiche. É indispensabile
superare le concentrazioni stagionali e giungere ad una diversificazione
dell'offerta potenziale. Un'attenzione specifica è da riservare
al turismo congressuale per il quale ad Avellino sono presenti realtà di
eccellenza nazionale, ma anche al termalismo, ai parchi e alle attività ricettive
collaterali. Attivando queste leve è possibile produrre nell'immediato
un incremento delle presenze e un consistente aumento del valore aggiunto
del settore. Il turismo può sostenere con maggiore determinazione
in provincia di Avellino anche il tasso di occupazione, ma occorrono politiche
formative di qualificazione del personale. Un impegno concreto è di
investire risorse private sull'adeguamento dell'offerta turistica in tutte
le sue componenti, elevando ulteriormente gli standard di qualità di
tutti gli operatori. Possiamo superare i limiti dimensionali di un'offerta
frammentaria attraverso intese e collaborazioni tra i diversi operatori.
Come Unione degli industriali siamo pronti e sollecito l'amministrazione
provinciale a rendere costante e sempre più ampio il ventaglio delle
azioni a favore delle politiche di contesto.
|