l’economia irpina RISCHIa l’EMARGINAZIONE
L'UNIONE CHIAMA A RACCOLTA POLITICI E ISTITUZIONI
VENTRE ALLA GUIDA DEL
COMITATO PROVINCIALE INAIL
UNA PRESIDENZA PARTECIPATIVA
UN BRINDISI ALL’IRPINIA
L’IMPEGNO E LE SPERANZE PER IL FUTURO
LA RISORSA IDRICA
UN BENE SEMPRE PIù PREZIOSO
l’economia irpina RISCHIa l’EMARGINAZIONE
L'UNIONE CHIAMA A RACCOLTA POLITICI E ISTITUZIONI
Un Tavolo di governo per lo sviluppo
al fine di coordinare gli interventi per il rilancio
di Filomena Labruna
Presso la sede di via Palatucci dell’Unione Industriali di Avellino è stato
fatto il punto della situazione nel corso di un summit cui hanno
preso parte gli assessori regionali Enzo De Luca e Rosetta D'Amelio,
i consiglieri Angelo Giusto, Luigi Anzalone, Mario Sena, Francesco D'Ercole
e Cosimo Sibilia. Con l'indicazione dettagliata delle priorità nel
settore industria evidenziate dal Presidente dell'Unione Silvio Sarno,
si apre una stagione di concertazione nata dalla consapevolezza che
soltanto restando uniti si può uscire dalla crisi. Il Tavolo di
governo per le azioni dello sviluppo rappresenta uno strumento che le parti
sociali intendono valorizzare, potenziandone l'attività, allargandolo
al sindaco di Avellino, al Presidente della Provincia e ai parlamentari
irpini. A settembre tutti si ritroveranno per definire un protocollo programmatico
d'intesa e istituzionalizzare il "tavolo". Si comincia dalle "priorità".
Il Presidente dell'Unione sottolinea la necessità di perseguire
la politica dei distretti di Solofra e Calitri, avanza l'ipotesi
di creare nuovi nuclei industriali per l'area della Valle Caudina
e per l'arianese, e si sofferma sull'importanza di incentivare la politica
delle filiere, annunciando la possibilità di sperimentare nuovi
programmi intersettoriali. Sarno parla anche del Contratto d'area. «Le
37 domande presentate in risposta al bando per riassegnare le risorse provenienti
da revoche - afferma il presidente - dimostrano che nonostante tutto
c'è una
propensione degli imprenditori dell'area ed extra area a investire».
Sul turismo dichiara: «Vedo una forte frammentazione dei diversi
progetti. La progettualità deve avere un coordinamento, altrimenti
si disperde in mille rivoli tra loro ridondanti. In generale c'è bisogno
di rigenerare le condizioni di attrattività della provincia per
nuovi e qualificati investimenti». Un'impostazione pienamente condivisa
dai rappresentanti sindacali presenti, Giovanni Di Stasio della Cgil,
Enrico Ferrara della Cisl, Antonio Festa della Uil e Mario Squittino
della Ugl. In particolare Ferrara rimarca l'importanza della concertazione: «É giunto
il momento di muoversi con maggiore unità e coesione per evitare
di vanificare gli sforzi fatti in passato». Per l'assessore regionale
ai lavori pubblici, Enzo De Luca, la nuova fase si sta già aprendo. «A
settembre ci ritroveremo intorno allo stesso tavolo - dice - per
stabilire le politiche da mettere in campo. Vanno assolutamente definite
strategie unitarie per ottimizzare l'utilizzo delle risorse ordinarie
di governo dei fondi comunitari». De Luca rilancia anche il ruolo
fondamentale e trainante dell'edilizia e annuncia la presentazione di un
piano per le infrastrutture e per il recupero delle strutture sportive.
Il consigliere Luigi Anzalone si sofferma su una prima tappa fondamentale:
il bilancio. «è necessario
far sentire la nostra voce nella definizione dello strumento finanziario.
E oggi possiamo farlo con maggiore efficacia perché mai la nostra
provincia ha avuto a Palazzo Santa Lucia una rappresentanza così numerosa
e qualificata». Sulle infrastrutture e sui trasporti, il consigliere
regionale Anzalone si impegna a concentrare ogni sforzo programmatico
e, contemporaneamente, sottolinea quanto sia fondamentale in questo
settore il coinvolgimento e l'impegno diretto dei parlamentari. L'assessore
Rosetta D'Amelio sposta l'attenzione del tavolo sulle problematiche
sociali, mettendo in risalto come sia determinante e preziosa la concertazione
anche in questo campo. «É necessario - dichiara l'assessora
- restare uniti per capitalizzare al meglio le opportunità in palio
per la crescita della nostra provincia». Anche per Mario Sena è indispensabile
completare il processo di sviluppo avviato e raccogliere i frutti
di un lavoro lungo e complesso svolto in passato. «Dobbiamo rilanciare
il modello Irpinia - afferma Sena - e sperimentare ogni forma di
collaborazione che può fare da traino allo sviluppo locale».
Angelo Giusto condivide l'impostazione che prevede un'ampia e coordinata
collaborazione tra le forze sociali e il mondo politico e istituzionale. «Il
tavolo può diventare - dichiara Giusto - un osservatorio permanente
sull'economia irpina e quindi offrire spunti interessanti ogni volta
che una particolare situazione lo richiede. Per contribuire alla crescita
del nostro territorio è necessario
lo sforzo compatto di tutti». Infine Francesco D'Ercole lancia la
proposta di costituire un'authority, una struttura commissariale
che abbia pieni poteri in materia di sviluppo e possa sbloccare le
tante vertenze aperte in provincia. Ma un organo che riesca anche a snellire
procedure e iter. «Uno dei mali che affligge l'imprenditoria - spiega
D'Ercole - è costituito dai lacci e dai lacciuoli della burocrazia
che rallentano la nascita di nuove iniziative industriali e talvolta
finiscono per bloccarle definitivamente. Una struttura in grado di tagliare
i tempi, di accelerare le pratiche o la concessione di autorizzazioni,
ci permetterà di
rimetterci in carreggiata». Il documento di settembre si snoderà lungo
le direttrici indicate nella piattaforma sottoscritta nello scorso
mese di marzo dalle principali organizzazioni datoriali e sindacali
e sottoposta all'attenzione del Presidente della Provincia Alberta De Simone.
Il primo capitolo è dedicato alla qualificazione e allo sviluppo
delle eccellenze, come i distretti di Solofra e di Calitri. Per l'agricoltura
si ritiene che il comparto debba essere indirizzato verso la diffusione
dei prodotti tipici e di qualità. Ampio spazio è riservato
alla formazione, un argomento caro al presidente dell'Unione degli
Industriali di Avellino, Silvio Sarno, che rilancia la proposta di istituire
ad Avellino una scuola di alta formazione. E proprio ai rappresentanti
regionali Sarno si è rivolto,
invitandoli a predisporre tutti gli atti che possano consentire la
nascita e la gestione della struttura. Ma il messaggio più importante
lanciato dall'Unione degli Industriali riguarda il metodo. Attraverso
il Tavolo le forze imprenditoriali intendono puntare su un nuovo approccio
ai problemi: quello della continua consultazione in modo da operare
con sinergia e dare forza ai progetti e ai programmi già formulati
e a quelli che saranno ipotizzati ed elaborati. «Vogliamo fare in
modo - conclude il Presidente Sarno - che questo continuo confronto caratterizzi
un rapporto che miri a rendere più unita la classe dirigente sugli
obiettivi prioritari. L'apparato industriale in provincia sta reggendo
con convinzione alla grave stasi dell'economia nazionale. Non possiamo
affidarci alla capacità di
resistere». Valutazioni condivise unanimemente dagli assessori e
dai consiglieri regionali irpini che raccolgono la sfida e garantiscono
il proprio impegno per risolvere la vertenza Irpinia.
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