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  Dicembre 2012

Articoli n° 7
AGOSTO/settembre 2005
 


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Collocamento mirato
un percorso "giusto" per un posto "aggiustato"

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l’economia irpina RISCHIa l’EMARGINAZIONE
L'UNIONE CHIAMA A RACCOLTA POLITICI E ISTITUZIONI

VENTRE ALLA GUIDA DEL COMITATO PROVINCIALE INAIL
UNA PRESIDENZA PARTECIPATIVA

UN BRINDISI ALL’IRPINIA
L’IMPEGNO E LE SPERANZE PER IL FUTURO

LA RISORSA IDRICA
UN BENE SEMPRE PIù PREZIOSO

l’economia irpina RISCHIa l’EMARGINAZIONE
L'UNIONE CHIAMA A RACCOLTA POLITICI E ISTITUZIONI
Un Tavolo di governo per lo sviluppo al fine di coordinare gli interventi per il rilancio

di Filomena Labruna

Presso la sede di via Palatucci dell’Unione Industriali di Avellino è stato fatto il punto della situazione nel corso di un summit cui hanno preso parte gli assessori regionali Enzo De Luca e Rosetta D'Amelio, i consiglieri Angelo Giusto, Luigi Anzalone, Mario Sena, Francesco D'Ercole e Cosimo Sibilia. Con l'indicazione dettagliata delle priorità nel settore industria evidenziate dal Presidente dell'Unione Silvio Sarno, si apre una stagione di concertazione nata dalla consapevolezza che soltanto restando uniti si può uscire dalla crisi. Il Tavolo di governo per le azioni dello sviluppo rappresenta uno strumento che le parti sociali intendono valorizzare, potenziandone l'attività, allargandolo al sindaco di Avellino, al Presidente della Provincia e ai parlamentari irpini. A settembre tutti si ritroveranno per definire un protocollo programmatico d'intesa e istituzionalizzare il "tavolo". Si comincia dalle "priorità". Il Presidente dell'Unione sottolinea la necessità di perseguire la politica dei distretti di Solofra e Calitri, avanza l'ipotesi di creare nuovi nuclei industriali per l'area della Valle Caudina e per l'arianese, e si sofferma sull'importanza di incentivare la politica delle filiere, annunciando la possibilità di sperimentare nuovi programmi intersettoriali. Sarno parla anche del Contratto d'area. «Le 37 domande presentate in risposta al bando per riassegnare le risorse provenienti da revoche - afferma il presidente - dimostrano che nonostante tutto c'è una propensione degli imprenditori dell'area ed extra area a investire». Sul turismo dichiara: «Vedo una forte frammentazione dei diversi progetti. La progettualità deve avere un coordinamento, altrimenti si disperde in mille rivoli tra loro ridondanti. In generale c'è bisogno di rigenerare le condizioni di attrattività della provincia per nuovi e qualificati investimenti». Un'impostazione pienamente condivisa dai rappresentanti sindacali presenti, Giovanni Di Stasio della Cgil, Enrico Ferrara della Cisl, Antonio Festa della Uil e Mario Squittino della Ugl. In particolare Ferrara rimarca l'importanza della concertazione: «É giunto il momento di muoversi con maggiore unità e coesione per evitare di vanificare gli sforzi fatti in passato». Per l'assessore regionale ai lavori pubblici, Enzo De Luca, la nuova fase si sta già aprendo. «A settembre ci ritroveremo intorno allo stesso tavolo - dice - per stabilire le politiche da mettere in campo. Vanno assolutamente definite strategie unitarie per ottimizzare l'utilizzo delle risorse ordinarie di governo dei fondi comunitari». De Luca rilancia anche il ruolo fondamentale e trainante dell'edilizia e annuncia la presentazione di un piano per le infrastrutture e per il recupero delle strutture sportive. Il consigliere Luigi Anzalone si sofferma su una prima tappa fondamentale: il bilancio. «è necessario far sentire la nostra voce nella definizione dello strumento finanziario. E oggi possiamo farlo con maggiore efficacia perché mai la nostra provincia ha avuto a Palazzo Santa Lucia una rappresentanza così numerosa e qualificata». Sulle infrastrutture e sui trasporti, il consigliere regionale Anzalone si impegna a concentrare ogni sforzo programmatico e, contemporaneamente, sottolinea quanto sia fondamentale in questo settore il coinvolgimento e l'impegno diretto dei parlamentari. L'assessore Rosetta D'Amelio sposta l'attenzione del tavolo sulle problematiche sociali, mettendo in risalto come sia determinante e preziosa la concertazione anche in questo campo. «É necessario - dichiara l'assessora - restare uniti per capitalizzare al meglio le opportunità in palio per la crescita della nostra provincia». Anche per Mario Sena è indispensabile completare il processo di sviluppo avviato e raccogliere i frutti di un lavoro lungo e complesso svolto in passato. «Dobbiamo rilanciare il modello Irpinia - afferma Sena - e sperimentare ogni forma di collaborazione che può fare da traino allo sviluppo locale». Angelo Giusto condivide l'impostazione che prevede un'ampia e coordinata collaborazione tra le forze sociali e il mondo politico e istituzionale. «Il tavolo può diventare - dichiara Giusto - un osservatorio permanente sull'economia irpina e quindi offrire spunti interessanti ogni volta che una particolare situazione lo richiede. Per contribuire alla crescita del nostro territorio è necessario lo sforzo compatto di tutti». Infine Francesco D'Ercole lancia la proposta di costituire un'authority, una struttura commissariale che abbia pieni poteri in materia di sviluppo e possa sbloccare le tante vertenze aperte in provincia. Ma un organo che riesca anche a snellire procedure e iter. «Uno dei mali che affligge l'imprenditoria - spiega D'Ercole - è costituito dai lacci e dai lacciuoli della burocrazia che rallentano la nascita di nuove iniziative industriali e talvolta finiscono per bloccarle definitivamente. Una struttura in grado di tagliare i tempi, di accelerare le pratiche o la concessione di autorizzazioni, ci permetterà di rimetterci in carreggiata». Il documento di settembre si snoderà lungo le direttrici indicate nella piattaforma sottoscritta nello scorso mese di marzo dalle principali organizzazioni datoriali e sindacali e sottoposta all'attenzione del Presidente della Provincia Alberta De Simone. Il primo capitolo è dedicato alla qualificazione e allo sviluppo delle eccellenze, come i distretti di Solofra e di Calitri. Per l'agricoltura si ritiene che il comparto debba essere indirizzato verso la diffusione dei prodotti tipici e di qualità. Ampio spazio è riservato alla formazione, un argomento caro al presidente dell'Unione degli Industriali di Avellino, Silvio Sarno, che rilancia la proposta di istituire ad Avellino una scuola di alta formazione. E proprio ai rappresentanti regionali Sarno si è rivolto, invitandoli a predisporre tutti gli atti che possano consentire la nascita e la gestione della struttura. Ma il messaggio più importante lanciato dall'Unione degli Industriali riguarda il metodo. Attraverso il Tavolo le forze imprenditoriali intendono puntare su un nuovo approccio ai problemi: quello della continua consultazione in modo da operare con sinergia e dare forza ai progetti e ai programmi già formulati e a quelli che saranno ipotizzati ed elaborati. «Vogliamo fare in modo - conclude il Presidente Sarno - che questo continuo confronto caratterizzi un rapporto che miri a rendere più unita la classe dirigente sugli obiettivi prioritari. L'apparato industriale in provincia sta reggendo con convinzione alla grave stasi dell'economia nazionale. Non possiamo affidarci alla capacità di resistere». Valutazioni condivise unanimemente dagli assessori e dai consiglieri regionali irpini che raccolgono la sfida e garantiscono il proprio impegno per risolvere la vertenza Irpinia.

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