CODICE DELLE ASSICURAZIONI
TERMINATO IL RIASSETTO NORMATIVO
Un provvedimento necessario per
migliorare il livello di competitività nel settore
Gaia Sigismondi
Junior Consult - Centro Studi Parlamentari NOMOS
gaia.sigismondi@nomoscsp.it
Le Commissioni Industria del Senato e Finanza della Camera
hanno terminato da poco l'esame di uno schema di decreto legislativo,
presentato dal Governo, recante disposizioni volte a riorganizzare
l'assetto delle norme vigenti in materia di assicurazioni.
Questo, predisposto ai sensi della delega contenuta nella Legge
di Semplificazione 2001, mira a realizzare la codificazione
delle norme vigenti in materia di assicurazioni private attraverso
il riassetto complessivo di tale materia, con la sola esclusione
delle disposizioni relative ai contratti di assicurazione e
di riassicurazione, che trovano invece collocazione nel Codice
civile. Il provvedimento ha, dunque, l'obiettivo di semplificare
il quadro normativo vigente nel settore delle assicurazioni
private, al fine di migliorare il livello di competitività dell'industria
assicurativa e di incrementare la protezione degli assicurati.
Il Codice delle assicurazioni si inserisce nel complesso processo
di decodificazione che, dopo essere stato caratterizzato da
una iniziale fase di destrutturazione del contenuto dei codici
principali in un'ampia varietà di leggi speciali e specificanti,
sta ora attraversando una nuova fase di ristrutturazione codicistica,
sia pur con caratteristiche e finalità nuove. In luogo
di un accorpamento complessivo volto per lo più a ricondurre
a sistema un insieme di disposizioni eccessivamente eterogenee,
il nuovo processo di codificazione si caratterizza per il fatto
di obbedire a una suddivisione “ratione materiae” del
materiale normativo, fondata sul criterio della specializzazione.
Il provvedimento si compone di 377 articoli, ordinati in 18
Titoli, nell'ambito dei quali sono contenuti i principi e le
regole che, a livello normativo primario, conformano l'ordinamento
assicurativo, sostituendo circa un migliaio di norme attualmente
vigenti. Al contempo, l'intervento normativo realizza una parziale
delegificazione della disciplina in materia, riservando a strumenti
normativi di carattere secondario la disciplina degli aspetti
di dettaglio. Nel Titolo I, che contiene le disposizioni generali,
viene indicata la disciplina relativa alla classificazione
dei rischi; si stabiliscono i principi di sana e prudente gestione,
nonché di trasparenza e correttezza dei comportamenti
dei soggetti operanti nel settore assicurativo; si riconosce
in capo al MAP il ruolo di responsabile delle linee di politica
assicurativa e si individua nell'ISVAP l'autorità di
vigilanza di settore. Il Titolo II raccoglie l'insieme delle
disposizioni che regolano l'accesso all'attività assicurativa.
Il Titolo III riproduce sostanzialmente le disposizioni contenute
in altri decreti legislativi sulle condizioni di esercizio
dell'attività assicurativa e, in particolare, si definiscono
i requisiti organizzativi dell'impresa. Il Titolo IV contiene
le disposizioni relative a particolari mutue assicuratrici,
le quali limitano la propria attività al territorio
italiano, e sono perciò escluse dai requisiti previsti
dalle direttive comunitarie. Il Titolo V individua le norme
di principio relative all'attività di riassicurazione
e in tale ambito sono disciplinati la procedura di autorizzazione
all'esercizio dell'attività; i requisiti organizzativi;
le riserve tecniche; nonché la procedura di autorizzazione
per l'esercizio dell'attività in Italia da parte di
imprese di altri Stati comunitari o di Stati terzi. Il Titolo
VI contiene la disciplina relativa alla partecipazione al capitale
delle imprese di assicurazione, dettando, tra l'altro, disposizioni
specifiche relative ai gruppi assicurativi. Nel Titolo VII
si stabiliscono i principi di redazione del bilancio, la durata
dell'esercizio sociale e di termini di approvazione, i criteri
per la redazione dello stato patrimoniale, del conto economico,
e del bilancio consolidato. Il Titolo VIII reca disposizioni
in materia di intermediari di assicurazione e di riassicurazione
in particolare, disciplina l'accesso all'attività di
intermediazione assicurativa e riassicurativa, nonché l'iscrizione,
cancellazione e reiscrizione nel Registro degli intermediari.
Il Titolo IX raccoglie organicamente la normativa in materia
di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile
derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti.
Il Titolo XII disciplina le regole di trasparenza e correttezza
nell'offerta di contratti di assicurazione relativi al ramo
danno e quello vita. Il Titolo XIII riordina in termini organici
la disciplina sulla vigilanza relativa all'attività delle
imprese di assicurazione e di riassicurazione, adeguandone
le previsioni alla riforma del diritto societario e orientando
in particolare l'attività di vigilanza alla salvaguardia
dell'adeguatezza patrimoniale. Il Titolo XIV disciplina la
vigilanza supplementare sulle imprese di assicurazione, affidando
in tale contesto all'ISVAP il compito di individuare, con propri
provvedimenti, i criteri per il calcolo e la rappresentazione
della situazione di solvibilità delle imprese di assicurazione.
Il Titolo XV regolamenta le misure di salvaguardia, risanamento
e liquidazione delle imprese assicurative. Il Titolo XVI riordina
la normativa relativa ai sistemi di indennizzo dell'assicurazione
per la responsabilità civile degli autoveicoli e dei
natanti, nonché ai sistemi di indennizzo alle vittime
della caccia. Il Titolo XVII contiene norme relative alle sanzioni
e i relativi procedimenti e il Titolo XVIII reca disposizioni
tributarie, relative, in particolare, alle iscrizioni ipotecarie
e alle annotazioni di vincoli sui beni immobili, nonché al
contributo sui premi delle assicurazioni per la responsabilità civile
derivante dalla circolazione dei veicoli. Lo schema si distingue,
dunque, per il suo carattere ampiamente ricomprensivo, includendo
tanti aspetti di carattere generale quanto istituti e discipline
di natura estremamente particolaristica: vengono infatti definite
analiticamente non solo le disposizioni in tema di accesso
ed esercizio all'attività di riassicurazione, ma anche
le norme relative a particolari tipologie di mutue assicuratrici,
e le disposizioni in tema di conti annuali e consolidati. Vengono
altresì definiti in modo analitico i requisiti e le
modalità di svolgimento dell'attività di intermediazione,
assicurazione e riassicurazione. Relativamente al settore dell'assicurazione
auto, tuttavia, il Codice non è intervenuto con l'incisività necessaria
a garantirne il rinnovamento normativo. In particolare il provvedimento
poteva essere l'occasione giusta per intervenire sul mercato
dell'RC auto garantendo maggiore competitività tra le
imprese e lasciando al consumatore una più ampia libertà di
scelta anche tra le nuove ed emergenti compagnie assicurative
on-line. Difatti apparivano apprezzabili di applicazione alcune
proposte innovative tra cui: l'abolizione, o per lo meno l'ammorbidimento,
della clausola di tacito rinnovo dei contratti RC Auto; l'estensione
della copertura temporanea in tutela del consumatore da 5 a
15 giorni; il riconoscimento della validità della copertura
temporanea e della ricevuta di pagamento anche da parte delle
autorità di pubblica sicurezza; l'abolizione del termine
temporaneo di 12 mesi che ingabbia l'Attestato di rischio,
indispensabile per certificare il proprio profilo assicurativo,
e l'accesso a una banca dati dei veicoli e dei sinistri in
grado di consentire la certificazione del consumatore.
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