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  Dicembre 2012

Articoli n° 7
AGOSTO/settembre 2005
 


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Collocamento mirato
un percorso "giusto" per un posto "aggiustato"

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l’economia irpina RISCHIa l’EMARGINAZIONE
L'UNIONE CHIAMA A RACCOLTA POLITICI E ISTITUZIONI

VENTRE ALLA GUIDA DEL COMITATO PROVINCIALE INAIL
UNA PRESIDENZA PARTECIPATIVA

UN BRINDISI ALL’IRPINIA
L’IMPEGNO E LE SPERANZE PER IL FUTURO

LA RISORSA IDRICA
UN BENE SEMPRE PIÙ PREZIOSO

LA RISORSA IDRICA
UN BENE SEMPRE PIÙ PREZIOSO
In atto una autentica rivoluzione nella gestione del settore

Michele Iannicelli
Presidente Alto Calore Servizi S.p.A.
presidenza.altocaloreservizi@altocalore.it

L'acqua è un bene prezioso! É la frase che accompagna da anni le bollette dell'Alto Calore e sta a significare l'importanza per l'uomo della risorsa idrica che, oggi, alla luce di una visione più ampia di tutela dell'intero patrimonio ambientale, viene inserita in un contesto economico e finanziario. Sono molteplici i soggetti che gestiscono acque potabili trasformati in Spa, talvolta quotate in borsa, e questo è il frutto di una diversa concezione maturata anche grazie a riferimenti normativi, in particolare la legge n. 36/94, meglio nota come legge Galli. Come previsto dalla legge ci troviamo in presenza di un'autentica rivoluzione nella gestione del settore ed è anche per questa ragione che a distanza di anni ancora non è completata l'applicazione della stessa legge di riferimento. Non è certamente cosa semplice individuare soggetti gestori in realtà molto frammentate, come ad esempio l'area vesuviana dove esistono numerose aziende municipalizzate. Lo spirito della legge 36 è quello di mettere ordine creando soggetti in grado di servire ampie porzioni di territorio coincidenti con gli A.T.O. (Ambito Territoriale Ottimale) secondo una mappa definita per omogeneità territoriale. Quella dell'Alto Calore è una storia particolare perché già cura la gestione di un'area omogenea, quasi coincidente con l'ATO 1 Calore Irpino. Secondo la legge 36, il gestore deve effettuare il ciclo idrico integrato, ovvero curare l'acqua alla fonte, nella distribuzione e la depurazione. La lunga esperienza maturata dalla fondazione dell'Alto Calore è dimostrata ogni giorno nella capacità di gestire 130 Comuni dell'Irpinia e del Sannio, erogando circa 60 milioni di m3 di acqua/anno. La depurazione rappresenta un settore che portiamo avanti con successo da oltre 25 anni. I nostri impianti sono meta di visite guidate di scuole e associazioni che apprezzano una struttura di grande utilità per l'Ambiente, che a Milano, solo oggi è in fase di costruzione e che in numerose città campane ancora manca. Sono numerosi gli stage e le tesi di laurea preparate sul funzionamento degli impianti di depurazione che gestiamo. In conclusione, merita un cenno la tariffa relativa ai consumi idrici. A causa dell'orografia del territorio irpino siamo costretti a sollevare con pompe, alimentate da energia elettrica, l'acqua perché raggiunga i Comuni. Ogni anno spendiamo circa 8 milioni di euro di energia elettrica: si tratta della voce principale di spesa che ripartita sulle bollette incide notevolmente sui costi sopportati dagli utenti. Tuttavia è bene precisare che 1 litro di acqua costa 0,06 centesimi di euro (poco più di 1 lira al litro), si tratta di un'acqua di eccellente qualità, come ha certificato Legambiente che ha definito le acque che gestiamo tra le migliori del centro-sud per caratteristiche organolettiche. Ciò nonostante siamo impegnati per studiare fonti energetiche alternative, perché siamo consapevoli che riducendo la spesa di energia elettrica possiamo contenere le tariffe. Al centro del nostro impegno c'è l'utente al quale è destinato il Servizio con le tre E, come inteso dalla legge 36, Economico, Efficace ed Efficiente.

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