l’economia irpina RISCHIa
l’EMARGINAZIONE
L'UNIONE CHIAMA A RACCOLTA POLITICI E ISTITUZIONI
VENTRE ALLA GUIDA DEL
COMITATO PROVINCIALE INAIL
UNA PRESIDENZA PARTECIPATIVA
UN BRINDISI ALL’IRPINIA
L’IMPEGNO E LE SPERANZE PER IL FUTURO
LA RISORSA IDRICA
UN BENE SEMPRE PIÙ PREZIOSO
LA RISORSA IDRICA
UN BENE SEMPRE PIÙ PREZIOSO
In atto una autentica rivoluzione
nella gestione del settore
Michele
Iannicelli
Presidente Alto Calore Servizi S.p.A.
presidenza.altocaloreservizi@altocalore.it
L'acqua è un bene prezioso! É la frase che accompagna
da anni le bollette dell'Alto Calore e sta a significare l'importanza
per l'uomo della risorsa idrica che, oggi, alla luce di una visione più ampia
di tutela dell'intero patrimonio ambientale, viene inserita in un
contesto economico e finanziario. Sono molteplici i soggetti che gestiscono
acque potabili trasformati in Spa, talvolta quotate in borsa, e questo è il
frutto di una diversa concezione maturata anche grazie a riferimenti
normativi, in particolare la legge n. 36/94, meglio nota come legge Galli.
Come previsto dalla legge ci troviamo in presenza di un'autentica rivoluzione
nella gestione del settore ed è anche per questa ragione che a distanza
di anni ancora non è completata l'applicazione della stessa legge
di riferimento. Non è certamente cosa semplice individuare soggetti
gestori in realtà molto
frammentate, come ad esempio l'area vesuviana dove esistono numerose
aziende municipalizzate. Lo spirito della legge 36 è quello di mettere
ordine creando soggetti in grado di servire ampie porzioni di territorio
coincidenti con gli A.T.O. (Ambito Territoriale Ottimale) secondo una mappa
definita per omogeneità territoriale. Quella dell'Alto Calore è una
storia particolare perché già cura la gestione di un'area
omogenea, quasi coincidente con l'ATO 1 Calore Irpino. Secondo la
legge 36, il gestore deve effettuare il ciclo idrico integrato, ovvero
curare l'acqua alla fonte, nella distribuzione e la depurazione. La lunga
esperienza maturata dalla fondazione dell'Alto Calore è dimostrata
ogni giorno nella capacità di gestire 130 Comuni dell'Irpinia e
del Sannio, erogando circa 60 milioni di m3 di acqua/anno. La depurazione
rappresenta un settore che portiamo avanti con successo da oltre 25 anni.
I nostri impianti sono meta di visite guidate di scuole e associazioni
che apprezzano una struttura di grande utilità per l'Ambiente, che
a Milano, solo oggi è in fase di costruzione e che in numerose città campane
ancora manca. Sono numerosi gli stage e le tesi di laurea preparate
sul funzionamento degli impianti di depurazione che gestiamo. In conclusione,
merita un cenno la tariffa relativa ai consumi idrici. A causa dell'orografia
del territorio irpino siamo costretti a sollevare con pompe, alimentate
da energia elettrica, l'acqua perché raggiunga i Comuni. Ogni anno
spendiamo circa 8 milioni di euro di energia elettrica: si tratta
della voce principale di spesa che ripartita sulle bollette incide notevolmente
sui costi sopportati dagli utenti. Tuttavia è bene precisare che
1 litro di acqua costa 0,06 centesimi di euro (poco più di 1 lira
al litro), si tratta di un'acqua di eccellente qualità, come ha
certificato Legambiente che ha definito le acque che gestiamo tra
le migliori del centro-sud per caratteristiche organolettiche. Ciò nonostante
siamo impegnati per studiare fonti energetiche alternative, perché siamo
consapevoli che riducendo la spesa di energia elettrica possiamo
contenere le tariffe. Al centro del nostro impegno c'è l'utente
al quale è destinato
il Servizio con le tre E, come inteso dalla legge 36, Economico,
Efficace ed Efficiente. |