ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli n° 7
AGOSTO/settembre 2005
 


Inserto

Collocamento mirato
un percorso "giusto" per un posto "aggiustato"

scarica l'inserto 90 Kb
news da bruxelles - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo

LEGISLAZIONE E COMPETITIVITÀ NELL'UE
SOSTENIBILITÀ DELLE NORME per le PMI
La Commissione elabora il piano d'azione per “Una migliore regolamentazione”

Salvatore Vigliar
Docente di Diritto dell’Informazione e della Comunicazione - Università della Basilicata
Esperto di Politiche Comunitarie
studiovigliar@virgilio.com

Con il nuovo piano d'azione "Una migliore regolamentazione", la Commissione intende promuovere la competitività delle imprese comunitarie semplificando la legislazione a livello europeo e nazionale. Il documento, pertanto, propone misure volte a creare un quadro di riferimento per raggiungere il giusto compromesso tra i costi che le normative di settore comportano per le aziende e il contributo di una migliore regolamentazione al raggiungimento degli obiettivi di equilibrio economico e sociale dell'UE. Finora, le azioni intraprese sul fronte normativo erano intese a migliorare qualità ed efficienza del processo legislativo. L'ultima iniziativa della Commissione, pur rimanendo fedele a quest'obiettivo, si pone su tutt'altro piano prendendo le distanze dalle mere finalità amministrative. Instaura, infatti, un legame diretto tra la qualità della legislazione comunitaria e la sua incidenza sul contesto operativo e competitivo delle aziende. Tre sono le tematiche che fanno da filo conduttore del citato piano d'azione. In primo luogo, i progetti di legge saranno sottoposti a una rigorosa valutazione del loro potenziale impatto, mentre la legislazione vigente sarà riesaminata per determinare l'opportunità di operare interventi di semplificazione o abrogativi. In secondo luogo, si tende a creare una maggiore sinergia con gli Stati membri per garantire che i principi di miglioramento normativo vengano applicati da tutti gli organi legislativi dell'UE. Infine, si incoraggia una più ampia consultazione delle parti interessate dalle nuove misure e un maggiore ricorso a procedure di autoregolamentazione.

Valutazione d'impatto
La Commissione non è nuova all'analisi dei possibili risvolti economici, sociali e ambientali delle proposte legislative. Ha adottato questo metodo nel 2003 e, da allora, ha condotto più di 50 valutazioni d'impatto. La novità dell'iniziativa in esame è che l'analisi sarà applicata in maniera sistematica alle principali proposte (un centinaio) che figurano nel programma legislativo e di lavoro fissato dalla Commissione per il 2005. Non solo: la valutazione d'impatto assume un profilo più esigente, con una sfera di applicazione più ampia, analisi economiche più approfondite e la quantificazione dei potenziali "effetti collaterali". Tale ultima metodologia richiederà un maggiore investimento di tempo e competenze, ma, in compenso, dovrebbe comportare vantaggi sensibili in termini di coerenza e trasparenza delle proposte legislative, oltre a determinare un'azione più celere da parte del Consiglio e del Parlamento europeo.

Semplificazione
La Commissione prevede di rafforzare i meccanismi di identificazione delle normative da semplificare che, dopo attenta valutazione, risultano gravose e complesse. Si introdurrà così un criterio di giudizio qualitativo in un processo di semplificazione che, fino ad oggi, è stato "limitato" ad assicurare la coerenza e l'armonizzazione della normativa comunitaria. Il nuovo indirizzo qualitativo sarà finalizzato a valutare l'efficacia delle norme comunitarie vigenti relativamente agli obiettivi di competitività perseguiti. La DG Imprese e industria ha avviato una collaborazione multilaterale con aziende e sindacati, al fine identificare le normative settoriali da sottoporre a verifica di efficacia. Se da tale verifica risultasse sbilanciato il rapporto tra gli obblighi imposti dalle norme e gli interessi (tutelabili) degli operatori, i provvedimenti in esame verrebbero emendati o abrogati. Nell'ambito di un programma lanciato nel 2003 per ridurre il volume della legislazione europea, la Commissione e gli Stati membri hanno selezionato una "rosa" di 20 candidati da sottoporre a trattamento semplificativo. Ne è conseguita, ad esempio, la revisione della direttiva sulla compatibilità elettromagnetica, che ha permesso lo snellimento delle procedure di attestazione della conformità. Analoghe iniziative sono state intraprese in altri ambiti, tra cui prodotti fitosanitari, dispositivi medici e smaltimento dei rifiuti. Sono attualmente in corso anche 2 progetti pilota sulle normative che disciplinano attività statistiche e prodotti per l'edilizia, volti a ridurre le lungaggini amministrative. L'industria nel suo complesso preme per una semplificazione delle normative vigenti, ma la spinta varia da settore a settore. Divari simili saranno tenuti nella debita considerazione dalle nuove procedure di valutazione.

Convergenza d'intenti
Attualmente, 19 Stati membri hanno adottato programmi che si richiamano ai principi di snellimento della legislazione. Gli altri sono incoraggiati a inserire analoghe iniziative nei piani nazionali volti all'attuazione della strategia di Lisbona. Chiari segnali in questo senso giungono anche da tutti i Paesi che dall'anno scorso si succedono alla presidenza dell'Unione. La Commissione si propone di intensificare la cooperazione con gli Stati membri istituendo un gruppo di lavoro di alto profilo, costituito da esperti dei vari Paesi, incaricato di seguire da vicino l'evoluzione qualitativa del quadro normativo, non solo su scala europea, ma anche a livello nazionale. Il Comitato avrà il compito prioritario di prevenire i rischi di una regolamentazione eccessiva. L'anno scorso, ad esempio, i 25 Stati membri hanno informato la DG Imprese e industria di 557 provvedimenti attinenti alla libera circolazione dei beni. A titolo comparativo, vale la pena precisare che, nello stesso periodo, solo 14 normative europee sono state adottate in materia.

Governance
Nella sua forma attuale, il piano d'azione "Una migliore regolamentazione" risulta essere più ambizioso dei precedenti e vanta un vasto consenso in seno alla Commissione. Gli atti normativi in preparazione, oggetto di consultazioni tra le varie direzioni della Commissione, saranno sottoposti inoltre all'esame di un gruppo di lavoro pluridisciplinare di nuova istituzione, incaricato di sorvegliare le proposte che potrebbero avere un impatto considerevole sulla competitività. Il nuovo gruppo ha già al vaglio una dozzina di proposte attinenti ai più diversi ambiti. I principi guida sono stati accolti dalla totalità dei Commissari e la loro attuazione a tutti i livelli istituzionali interni sarà attentamente coordinata dal Segretariato Generale e dalla Direzione generale per le Imprese e l'industria. Entrambi riferiranno direttamente al nuovo gruppo di Commissari per la competitività, presieduto da Verheugen, che funge da "ultima istanza di conciliazione" di interessi politici divergenti.

 

 

Download PDF
Costozero: scarica la rivista in formato .pdf
Agosto/Settembre - 1.893 Kb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it