di Raffaella Venerando
Infrastrutture, tra ritardi ed inefficienze
intervista A Ennio Cascetta - Trasporto pubblico:
piÙ risorse per investimenti e gestione
intervENTO DI SILVIO SARNO - Riannodare i territori, ridare fiducia
Il territorio È la principale
risorsa infrastrutturale
INTERVENTO DI COSIMO RUMMO - Non solo infrastrutture
per la crescita del Paese
INTERVENTO DI Antonio Della Gatta - Crisi, intervenire ora
non fra dieci anni
INTERVENTO DI GIOVANNI LETTIERI - Infrastrutture: no alla dispersione delle energie
Il territorio È la principale
risorsa infrastrutturale
I dieci assi di intervento per il rilancio della provincia di Salerno
di Raffaella Venerando
Dopo il lancio avvenuto a Cava de’ Tirreni il 10 novembre 2008, il Tavolo Tematico sulle Infrastrutture è divenuto operativo: il presidente degli industriali salernitani Agostino Gallozzi infatti lo scorso 6 aprile ha chiamato a raccolta molti politici presso la sede dell’Associazione Industriali per discutere insieme con loro di dieci punti ritenuti dagli imprenditori imprescindibili per il rilancio dell’intera provincia. Erano presenti all’incontro l’Assessore regionale ai Trasporti Ennio Cascetta, il presidente uscente della Provincia Angelo Villani, i parlamentari del Pdl Edmondo Cirielli e Antonio Paravia, il senatore del Pd Alfonso Andria, il consigliere regionale Pasquale Marrazzo, l’Assessore provinciale ai Lavori Pubblici Franco Alfieri, il presidente della Camera di Commercio Augusto Strianese ed infine il presidente dell’Autorità Portuale Andrea Annunziata.
«La crisi economica sta ormai strangolando l’economia del Sud e della nostra provincia. Appare evidente - ha detto il presidente Gallozzi - che occorrono segnali importanti da parte della filiera istituzionale ed in primo luogo della Regione. È necessario accelerare al massimo la spesa per le infrastrutture che restano lo snodo centrale sia per riattivare flussi di liquidità consistenti, sia per rendere più competitivo il territorio. È fondamentale rendere operativo fin da subito un tavolo anti-crisi per tutta la provincia di Salerno, con la partecipazione della Provincia, dei Comuni e delle parti sociali. È in questa sede - ha proposto Gallozzi - che bisognerà rendere operativo un piano straordinario per le infrastrutture e per gli ammortizzatori sociali».
La proposta operativa di Confindustria si basa - come dicevamo - su dieci assi principali di intervento. Il primo punto all’ordine del confronto è stato anche quello più attuale: l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, per il quale è stata invocata a gran voce la piena operatività. Per lo scalo salernitano gli industriali salernitani chiedono un allungamento della pista (dagli attuali 1495 a 2400 metri), l’accelerazione della pubblicazione del bando per l’affidamento della gestione a soggetti privati, maggiore celerità nei tempi di realizzazione dell’apposito svincolo autostradale e, non per ultima, della fermata della metropolitana leggera di Salerno. Altro punto fondamentale è poi la ristrutturazione del porto commerciale di Salerno. Occorrono infatti interventi per il dragaggio dei fondali, per l’allargamento dell’imboccatura, per il rafforzamento delle banchine, per il completamento della Stazione Marittima, per la realizzazione di Salerno Porta Ovest, per la riforma delle procedure. Per tutto questo Agostino Gallozzi ha chiesto alla Regione Campania uno stanziamento pari a 70 Milioni di euro, indispensabili per un effettivo rilancio dello scalo. Se l’Assessore regionale ai Trasporti Ennio Cascetta sulla questione risorse ha garantito che «si impegnerà in prima persona a reperire i 70 milioni di euro necessari al rilancio infrastrutturale», sull’aspetto relativo all’eventuale progetto di porto isola invece, il professore Cascetta è stato perentorio: «il porto commerciale di Salerno, per me, sta bene dove sta». Altrettanto cruciale è anche il finanziamento ed il completamento totale dell’Interporto di Battipaglia, con i lavori relativi al primo lotto che avranno inizio a breve e un secondo per cui si sta elaborando un bando di gara per l’affidamento dei lavori. Al punto 4 figura poi la piena interconnessione delle reti di trasporto su ferro, gomma, aria e mare come base di partenza per inserire la provincia di Salerno nelle dinamiche legate all’area di libero scambio operativa nel Mediterraneo a partire dall’anno. A seguire, è prioritario monitorare con attenzione lo stato dei lavori per la realizzazione della terza corsia dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria, con la relativa messa in sicurezza dell’intera autostrada; potenziare l’Alta Velocità/Alta Capacità sull’asse Napoli-Bari, prolungare la TAV dal bivio di Santa Lucia (nel territorio di Nocera) verso la Valle dell’ Irno-Salerno-Picentini-Battipaglia, realizzare un sistema integrato tra le piattaforme logistiche Mercato San Severino - Battipaglia - Castel San Giorgio, potenziare la linea ferroviaria verso Reggio Calabria e la Sicilia, completare la bretella SA-AV (adeguamento del collegamento con la Caserta-Roma) e infine potenziare la messa in sicurezza della tangenziale Salerno-Pontecagnano. Molto si è discusso anche dell’Asi. Gallozzi si è così espresso: «Siamo convinti che occorra avviare un serio ed articolato approfondimento sul “destino” industriale di Salerno e provincia. È prioritario individuare strategie ed interventi a sostegno del tessuto produttivo esistente e, nello stesso tempo, rendere più attrattive le aree riservate alle attività industriali».
L’accento, al di là dei vincoli e delle opportunità dati dalla disponibilità delle risorse, è stato posto poi su di un problema in particolare: a nulla valgono gli interventi se realizzati fuori tempo massimo considerato che i processi decisionali per renderli concreti rimangono estremamente lenti.
Confindustria Salerno ritiene prioritario produrre un’informazione puntuale sullo stato di avanzamento dei progetti per migliorare la comprensione e la soluzione degli impedimenti da parte della Pubblica Amministrazione e degli operatori economici. Proprio in questa direzione, la Territoriale salernitana di Confindustria si candida ad esercitare la funzione di focal point per il monitoraggio bimestrale sullo stato di avanzamento dei progetti di potenziamento infrastrutturale della provincia di Salerno. L’obiettivo prioritario è seguire il percorso burocratico-amministrativo e la realizzazione in opera degli interventi infrastrutturali, il cui completamento comporti il potenziamento delle reti regionali, limitando la selezione a quelle opere a valenza non prettamente locale, ma in grado di produrre benefici su scala regionale, nazionale ed internazionale. L’Assessore Cascetta ha così risposto alle sollecitazioni emerse nel corso del confronto: «Costruire è un tormento in Italia. Ciononostante in Campania è stato stanziato circa un miliardo l’anno negli ultimi sette anni. A Salerno, in tema di interventi stradali, dal 2000 sono stati già finanziati 169 interventi per oltre 2,6 miliardi di euro. Secondo il Piano regionale di sviluppo, poi, uno dei tre poli principali del sistema aeroportuale della Campania è Pontecagnano, e per questo a febbraio 2005 abbiamo finanziato con 5,9 milioni di euro alcune opere infrastrutturali necessarie a rendere l’attuale aviosuperficie un vero e proprio scalo con funzioni principalmente turistiche. Con l’accordo Governo-Regione del 1° agosto 2008, si è deciso per il periodo 2009-2013 di assegnare 49 milioni di fondi della Legge Obiettivo per l’ampliamento dell’aeroporto, nonché di verificare, in tutti i casi in cui è possibile, il ricorso a strumenti finanziari che prevedano il coinvolgimento di capitali privati (partenariato pubblico privato, project financing, ecc.). Una gestione pubblica non è pensabile. Io personalmente sono convinto che lo scalo funzionerebbe se collegato alla gestione dell’aeroporto di Napoli». Quanto alla Napoli-Bari l’assessore la ritiene «l’opera simbolo per il Mezzogiorno d’Italia».
«La Regione - ha concluso Cascetta - vuole dotare il nostro territorio delle infrastrutture necessarie allo sviluppo, ma deve esserci la collaborazione e il consenso da parte di tutti su quelle ritenute le priorità». |