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  Dicembre 2012

Articoli n° 04
MAGGIO 2009
 


Inserto

DAL TURISMO AI TURISMI.
ANALISI DEL FENOMENO TURISTICO

A cura di Emanuele Salsano, Professore associato di Economia politica
Facoltà di Giurisprudenza, Università degli Studi di Salerno

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Il Piano Energetico Comunale: un’opportunitÀ

“spring off”: quando la ricerca universitaria genera impresa

Tecnologie della Conoscenza e E-learning

Il Piano Energetico Comunale: un’opportunitÀ

Di particolare rilevanza sarà l’applicazione della certificazione energetica agli edifici

Importante sarà individuare obiettivi e modalità operative in grado di incidere sull’economia
del territorio, rimettere in moto meccanismi di crescita, di occupazione e di sviluppo, soprattutto quelli legati all’innovazione ed al trasferimento tecnologico

L’elenco delle cose che si potranno fare, ed alcune delle quali avviare anche prima
della consegna del Piano, prevista per febbraio 2010, è lungo.
Di particolare rilevanza sarà l’applicazione della certificazione energetica agli edifici.
Il riscaldamento può assorbire fino al 70-80% dell’energia consumata in casa


Gianfranco Rizzo
Ordinario di Macchine e Sistemi Energetici, DIMEC, Università di Salerno
grizzo@unisa.it

Il 23 febbraio 2009 è stata firmata la convenzione per la stesura del Piano Energetico Comunale (PEC) di Salerno. Il PEC, adempimento obbligatorio in base alla Legge 10/91 per i Comuni con oltre 50.000 abitanti, è un documento operativo, articolato secondo Linee Guida e Schede d’Azione, «finalizzato alla individuazione del bilancio energetico attuale ed alla programmazione di interventi tesi al risparmio energetico ed all'uso di fonti rinnovabili, con conseguenti ripercussioni positive sulla tutela dell'ambiente».
La necessità di tale adempimento si inquadra nella crescente attenzione verso le tematiche energetiche, legata al continuo aumento della domanda di energia a livello mondiale, alla forte fluttuazione dei prezzi dei combustibili fossili, rispetto ai quali il sistema energetico italiano manifesta una forte dipendenza, e, non ultimo, ai cambiamenti climatici indotti dal riscaldamento globale imputati in buona parte alla produzione di gas serra legata agli usi energetici. A seguito dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, l’Europa ha posto come obiettivo per il 2012 una riduzione dell’8% rispetto al livello delle emissioni climalteranti del 1990, mentre l’Italia si è attestata su una riduzione tendenziale del 6,5%. Obiettivi ancora più ambiziosi sono stati assunti in sede comunitaria con il programma 20-20-20.
Tali obiettivi non possono essere raggiunti senza un adeguato riverbero nell’ambito locale. A completare il quadro territoriale, va considerato il perdurante deficit energetico regionale e quello della provincia di Salerno in particolare, che costituiscono ulteriori fattori di criticità e penalizzazione. La Regione Campania ha presentato recentemente una proposta di Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) con obiettivi alquanto ambiziosi, prevedendo il raggiungimento di un livello di copertura del fabbisogno elettrico regionale mediante fonti rinnovabili del 25% al 2013 e del 35% al 2020, e l’incremento dell’apporto complessivo delle fonti rinnovabili al bilancio energetico regionale dall’attuale 4% circa al 12% nel 2013 ed al 20% nel 2020.
Il PEC di Salerno si articolerà pertanto lungo i seguenti obiettivi:
- Effettuare un censimento energetico degli edifici di proprietà comunale con l'individuazione di possibili interventi di risparmio energetico e di ricorso all'uso di fonti rinnovabili.
- Ricostruire un bilancio energetico del territorio comunale suddiviso in vettori e settori, evidenziando i possibili scenari di miglioramento energetico/ambientale.
- Individuare ulteriori azioni quali forme di sensibilizzazione, informazione, incentivazione, istituzione di organismi ecc..
- Elaborare Capitolati d’Appalto tipo per la gestione energetica degli impianti e degli edifici contenenti forme innovative di risparmio energetico e Linee guida per incrementare l’uso di fonti rinnovabili, da inserire negli strumenti di Pianificazione territoriale locale (PUC e RUEC).
- Prevedere quanto necessario per rendere il PEC uno strumento aggiornabile, modificabile ed adattabile alle esigenze future.
Ma, oltre agli obiettivi enunciati e al di là degli adempimenti di legge, la stesura del PEC costituisce un’importante opportunità per stimolare e mettere in rete risorse ed iniziative in ambito energetico ed ambientale. Una particolare attenzione sarà dedicata agli interventi sulle strutture pubbliche, dove il Comune potrà prendere iniziative autonome per azioni che dovranno avere un ruolo di stimolo ed esempio per la diffusione di soluzioni avanzate e di buone pratiche tra i privati e le aziende.
L’elenco delle cose che si potranno fare, ed alcune delle quali avviare anche prima della consegna del Piano, prevista per febbraio 2010, è lungo. Di particolare rilevanza sarà l’applicazione della certificazione energetica agli edifici. Il riscaldamento può assorbire fino al 70-80% dell’energia consumata in casa. Attualmente in Italia il fabbisogno energetico negli edifici è mediamente 300 kWh/m²/anno, con punte di 500, mentre, per esempio, in Svezia il limite è di 60 kWh/m²/anno.
Ma, per incidere realmente sul contesto territoriale, sarà necessario individuare il giusto mix di regole, controlli ed incentivi per renderne efficace l’applicazione. Altrettanto importante sarà la riduzione dei consumi elettrici, in particolare quelli connessi alla pubblica illuminazione, che a Salerno rappresentano circa il 60% dei consumi elettrici dell’ente comunale. Ed ancora: installazione di parchi fotovoltaici (uno di 24 MW è allo studio da parte del Comune); studio delle potenzialità delle rinnovabili; uso integrato del verde e del fotovoltaico sui terrazzi; uso delle auto di gruppo (Car Pooling); parcheggi solari per alimentare flotte di auto elettriche o ibride, o per produrre idrometano per alimentare mezzi pubblici; produzione di bio-Diesel da rifiuti per alimentare i mezzi pubblici; istituzione di gruppi di acquisto; ed altre idee e proposte che emergeranno nel corso del lavoro.
La stesura del PEC, coordinata dal sottoscritto in stretta collaborazione con l'Energy Manager del Comune di Salerno, ingegner Giancarlo Savino, sarà il frutto di un lavoro di gruppo, tra docenti e ricercatori dell’Università di Salerno, enti territoriali e professionisti. In collaborazione con il DIMEC, parteciperanno alle attività il DIIIE dell'Università di Salerno (con il coordinamento del professor Antonio Piccolo), il DICIV dell'Università di Salerno (con il coordinamento del professor Giulio Cantarella), con l’ulteriore importante obiettivo di favorire le finalizzazioni e le ricadute della ricerca universitaria verso i temi energetico/ambientali e verso la città.
Il progetto, anche in linea con le politiche comunitarie in tema di energia ed ambiente, sarà svolto secondo modalità condivise, aperto ai contributi ed ai suggerimenti degli operatori, delle associazioni, dei professionisti e dei cittadini. A tal fine, è stato sviluppato un sito web, con un bollettino informativo ed un questionario on-line, che ha permesso, già nel primo mese, di raccogliere indicazioni e disponibilità da parte di professionisti, studiosi, istituti di ricerca e cittadini. Il piano di lavoro, di durata annuale, prevede la produzione di un documento intermedio, presentato alcuni mesi prima del termine del progetto, per poter recepire osservazioni e suggerimenti prima della sua stesura definitiva.
In parallelo al PEC e come ulteriore fattore di sinergia, è in avvio un progetto finanziato su fondi regionali tra Comune di Salerno, DIMEC e Parco Scientifico e Tecnologico sulla istituzione di uno “Sportello Energia”, che potrà fornire un utile servizio in tema di sensibilizzazione ed informazione e rappresentare un punto di raccordo per iniziative sul tema e per il coinvolgimento dei cittadini.
Ma altrettanto importante sarà individuare obiettivi e modalità operative in grado di incidere sull’economia del territorio, in modo che gli investimenti messi in moto in modo diretto o indiretto dal PEC non vadano soltanto ad arricchire l’economia di altre regioni o la bilancia tecnologica di altri paesi, ma servano anche a rimettere in moto meccanismi di crescita, di occupazione e di sviluppo, soprattutto quelli legati all’innovazione ed al trasferimento tecnologico: obiettivi che potranno conseguirsi solo con appropriate politiche concordate e condivise tra i diversi attori in gioco, in una visione strategica di lungo periodo.
Ulteriori dettagli sono disponibili alla pagina: http://www.dimec.unisa.it/PEC_Salerno.
 

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