IL CUCCHIAINO
di Raffaella Venerando
Osteria
Scassaporta
Piazza Garibaldi, n°73/75, 84093 Pontecagnano Faiano (SA),
tel. 089.202044 - fax 089.200151, www.terradivento.it
Esistono due tipi di cucina: quella fatta col cuore e quella che si fonda per lo più sulla tecnica.
La cucina dell’Osteria Scassaporta, nella piazzetta di Faiano, appartiene sicuramente al primo caso. Qui non si creano piatti di “maniera”, giocati sul dettaglio fine a se stesso o sull'abbinamento azzardato; qui la tecnica - che pure è presente e si vede - mai predomina. Il vero punto di forza di quest’osteria di paese è e rimane, infatti, la materia prima di qualità.
Vini, olii e prodotti della terra raccolti e coltivati biologicamente provengono dalla tenuta agricola “Terra di Vento” della famiglia Nicodemo, proprietaria del locale insieme a Marco Chiarello e Roberto Gigantino (attualmente Terra di Vento produce l'Olio D.O.P. Colline di Salerno Settebocche e 3 vini: il rosso a base aglianico Petrale, il rosato, sempre aglianico, Tecla Madre, ed il bianco a base fiano Faiano, tutti classificati IGT Colli di Salerno).
I piatti proposti seguono la tradizione e le stagioni: sono il territorio e il microclima ad indicare a Nicola Sconza, il bravo chef che crea con entusiasmo, «come se fosse il primo giorno» cosa portare in tavola. Anche nella nostra visita le pietanze hanno avuto quel sapore particolare, ricco di profumi di natura, che c’è solo quando il modo di trattare il prodotto è semplice ma competente al tempo stesso.
Abbiamo cominciato con una serie di sfizioserie molto golose, tra cui: gnocchi fritti (nell’impasto il latte è stato sostituito all’acqua, per renderli più soffici) serviti con salsa di pomodoro San Marzano; frittelle ai carciofi; crostini di pane integrale farciti alle melanzane, pomodori secchi e mandorle; olive condite (un sapore unico e speciale perchè le olive vengono lasciate macerare ricoperte di cenere come si faceva una volta) e, per finire, un bocconcino di lardo di Colonnata su crema di patate.
Un fumante spaghettone su di un letto di mozzarella di bufala, melanzane al fumo e noci e un involtino di capicollo ripieno di carciofi accompagnato da un tortino di patate e finocchi, sono state le altre due pietanze a seguire. Sia il primo, sia il secondo piatto erano ben legati nei sapori, giusti nelle dosi, profumati e caldi, come il buon Petrale 2007 che Roberto Gigantino - sommelier AIS (sarà lui ad accogliervi e a farvi da guida in sala) - ci ha proposto di abbinare. Chiusura affidata ad un gustoso semifreddo al limone con frutti di bosco e ad una sfoglia guarnita di ricotta e cioccolata, accompagnati da un bicchiere di Raboso del Piave.
Data la giovane età del locale, dello chef e di Roberto Gigantino che si occupa molto bene della gestione e del servizio in sala, c’è motivo di credere che l’Osteria Scassaporta migliorerà progressivamente. Su di una cosa però già è al top: l’attenzione e il sorriso riservato ai clienti. |