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di Raffaella VENERANDO
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L'intervISTA - A Salerno si fa
placement concreto - CON RAIMONDO PASQUINO
A Salerno si fa
placement concreto
 Raimondo Pasquino,
Rettore Università
di Salerno
L’Università degli Studi di Salerno è prima in Italia con la facoltà di Lingue e letterature straniere. Un buon risultato…
Un buon risultato che bisogna assegnare in parte all’Ateneo e in parte alla Facoltà. Sicuramente avere nella Facoltà di Lingue tre docenti responsabili nazionali di progetti di ricerca (PRIN) è elemento significativo nella valutazione della ricerca. La scelta di docenti giovani e qualificati ha premiato il capitolo formazione. Le strutture e i servizi sono condizioni più generali il cui merito va al Senato e al Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo.
Salerno ha fatto proprio, sin dagli inizi, il concetto di campus. Crede che sia anche questa scelta a decretare il successo crescente del suo ateneo?
Il Campus, che all’inizio era visto come un punto di debolezza, in quanto separato dal contesto urbano della città di Salerno, è oggi invece un punto di forza per il crescente inserimento delle attività nel territorio di riferimento dell’Università. Le opportunità offerte dalle strutture del Campus per la formazione non solo professionale, ma anche umana dei nostri giovani, sono un’ulteriore condizione di vantaggio per chi lo frequenta e partecipa alle numerose e diversificate attività socio-culturali.
L’ateneo salernitano che valore dà al post laurea?
Le diverse Facoltà del Campus si impegnano sempre più nelle attività di Tirocinio e di inserimento dei laureati nel circuito del lavoro. Lo scorso 26 giugno - ad esempio - si è tenuto in Ateneo l’incontro tra numerosissime aziende e i nostri laureati. Questo è un modo concreto di fare il placement.
Il prossimo anno accademico perché uno studente dovrebbe scegliere di immatricolarsi alla Università degli Studi di Salerno?
Noi vogliamo che la formazione sia finalizzata alla proprietà da parte dello studente del proprio apprendimento, conquistato con l’interazione, il dibattito, le domande e l’analisi dei processi e dei contenuti. Vogliamo che i ragazzi trovino un ambiente in cui possano sviluppare la propria personalità: l’opportunità di alimentare le proprie passioni e i propri interessi con la partecipazione all’interdisciplinarietà e con l’acquisizione di titoli che diano posizioni di merito nel contesto lavorativo della nostra società. |
