di Raffaella VENERANDO
L'interVISTA - Per il 2009
piÙ servizi e strutture - CON Filippo Bencardino
L'intervISTA - Rossi: «Miglioreremo crescendo» - FRANCESCO ROSSI
L'intervISTA - Ferrara: «L’UniversitÀ non puÒ prescindere dal contesto» - CON gennaro ferrara
L'intervISTA - a novembre il primo career day regionale - CON LIDA VIGANONI
L'intervISTA - A Salerno si fa
placement concreto - CON RAIMONDO PASQUINO
Rossi: «Miglioreremo crescendo»
Francesco Rossi,
Rettore Seconda Università degli Studi di Napoli
Nella classifica del Censis il suo Ateneo è all’ultimo posto tra i grandi. Qual è stata la sua reazione a questa valutazione?
Nel ranking del Censis la Seconda Università di Napoli rientra tra i grandi atenei per il numero alto di studenti iscritti - circa 28.000 - ma, tengo a specificare, che il nostro è un ateneo ancora in fase di perfezionamento, se si considera che è nato solo nel 1992. Fatta questa precisazione, il mio giudizio sui 4 parametri utilizzati per graduare la ricerca specialmente per quanto concerne la classifica degli atenei (servizi, borse di studio e di collaborazione, strutture e web) è sostanzialmente critico. A essere valutata infatti non è l’Università nel suo insieme poiché ricadono nel giudizio anche alcuni servizi che non dipendono strettamente dall’Ateneo, come i contributi per gli alloggi che attengono a risorse non gestite direttamente dall’Università. Pertanto, a mio avviso il basso posizionamento dell’Ateneo - ma in generale degli atenei campani - sarebbe per queste ragioni opinabile. Senza dubbio però qualunque rilevazione negativa mossa dall’esterno - che si aggiunge alla valutazione del nucleo interno all’Università - è utile perché può rappresentare un ottimo pungolo per continuare a migliorarsi. Obiettivamente è meritata, invece, la bocciatura per la funzionalità e i contenuti del nostro sito web, ma stiamo lavorando alacremente per recuperare anche questo gap.
In che modo l’Ateneo segue gli studenti una volta laureati?
Oltre al consueto orientamento in itinere, saranno attivati a breve, alcuni sportelli, sia di ateneo che di facoltà, proprio per indirizzare e seguire al meglio gli studenti nell'accesso al mondo del lavoro fornendo loro l’adeguata assistenza. Sempre in quest’ottica abbiamo approvato la concessione di 1.000 premi del valore di 1.000 euro ciascuno - una metà sarà assegnata entro l’anno, l’altra nel 2009 - per aiutare i laureati meritevoli e con basso reddito, dando loro un primo sostentamento economico nel non sempre facile periodo post università.
Secondo lei quali doti deve avere un buon Rettore?
L’amore per i giovani, sommato a un notevole interesse per la ricerca, credo siano i requisiti di base. Oggi però queste doti da sole non bastano; occorrono infatti anche un’assennata capacità di guardare oltre i propri confini, una discreta abilità manageriale, un elevato spirito critico e una massiccia dose di pazienza, qualità questa imprescindibile per affrontare con il giusto piglio il “lavoro” oneroso di guida di un ateneo.
|