CAPITAL GAIN
lA DISCIPLINA DEL TRATTAMENTO FISCALE
INCENTIVI PER LE PMI CAMPANE
PARTE IL TERZO BANDO
INCENTIVI PER LE PMI CAMPANE
PARTE IL TERZO BANDO
Nuovi aiuti allo sviluppo e all’innovazione del nostro sistema produttivo
Antonio Squillante
Dottore Commercialista - Progetto Arcadia s.r.l.
antonio.squillante@progettoarcadia.com
Con lo stanziamento di 40 milioni di euro a favore delle piccole e medie imprese, è stato ribadito l'impegno della Regione Campania a promuovere lo sviluppo del sistema produttivo regionale. Le risorse, disposte dalla delibera di giunta n. 42 del 21 gennaio 2005 - pubblicata sul B.U.R.C. n. 11 del 14 febbraio 2005 - derivano dall'approvazione del III° bando del “Nuovo regime di aiuto per le PMI”. L'agevolazione - istituita con DGR n. 6124 del 15 novembre 2001, ex dell'art. 3 della L.R. n. 10/2001 - prevede due diverse modalità di accesso ai benefici, a seconda delle dimensione di investimento: a sportello, per investimenti fino a 100.000 euro, e a bando per investimenti superiori. Nello specifico, il Titolo I “Modalità per la concessione di contributi per la realizzazione di investimenti per lo sviluppo e l'innovazione delle PMI” - cui sono destinate risorse per 30 milioni di euro - prevede la procedura a bando con cadenza periodica e indicazione dei termini di apertura e chiusura. Di contro, il Titolo II “Modalità per la concessione di contributi per la realizzazione di investimenti per il sostegno alle PMI” - con disponibilità di 10 milioni di euro - presume, invece, un funzionamento a sportello. Le richieste dovranno essere presentate contestualmente all'apertura del Bando relativo al Titolo I, fino a esaurimento dei fondi resi disponibili dall'Amministrazione regionale. La novità, rispetto ai precedenti bandi, riguarda l'ammissibilità, tra le attività agevolabili dal presente regime di aiuto, di quelle relative «alla produzione di cacao, cioccolato, caramelle e confetteria» - codice Istat 15.84.0.
TITOLO I
Aiuti allo sviluppo e l'innovazione. Contributi concessi
Il regime di aiuto previsto dal Titolo I, in applicazione di quanto disposto dall'articolo 7 del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, numero 123, attribuisce alle imprese che realizzano investimenti nel territorio della Regione, tre tipologie di contributo a scelta fra: bonus fiscale; contributo in conto capitale; contributo in forma mista (parte sotto forma di bonus fiscale e parte in conto capitale).
La facoltà di opzione tra le tre forme di beneficio dovrà essere esercitata dalle imprese richiedenti al momento della domanda di prenotazione.
Misura dell'agevolazione
Ai soggetti beneficiari sarà riconosciuto un contributo, diverso a seconda della tipologia di agevolazione richiesta. Lo stesso sarà pari al 40 per cento dell'investimento ammissibile se all'atto della prenotazione il richiedente ha optato per il bonus fiscale. Il contributo richiesto in forma mista è, invece, riconosciuto nella misura del 30 per cento, mentre si riduce al 20 per cento se la scelta è stata fatta in favore del finanziamento in conto capitale. Il progetto finanziato - unico per ciascuna unità locale - dovrà avere un valore non inferiore a 100.001 euro e non superiore a 1 milione di euro.
TITOLO II
Aiuti agli investimenti per il sostegno
Il Titolo II - affidato in concessione al Gestore Concessionario e alimentato da risorse regionali, nazionali e comunitarie - prevede la concessione di un contributo in conto capitale, mediante la procedura a sportello, fino all'esaurimento delle risorse.
Misura dell'agevolazione
Le agevolazioni, concedibili nel limite delle risorse finanziarie disponibili, consistono in un contributo in conto capitale pari al 20 per cento delle spese documentate ritenute ammissibili. Il beneficio sarà calcolato su un investimento il cui importo massimo - per ogni unità locale - non può superare il limite di euro 100.000,00 per ciascun trimestre dell'anno solare di attivazione dello sportello.
Operazioni agevolabili
Possono essere agevolate esclusivamente le iniziative per le quali le spese sono sostenute, per almeno il 60 per cento, mediante il ricorso a finanziamenti bancari, operazioni di locazione finanziaria o ai sensi della legge 1329/65.
Disposizione comuni
Disposizioni comuni a entrambi i Titoli interessano le imprese beneficiarie e le spese ammissibili.
Soggetti beneficiari
Potranno beneficiare degli incentivi in parola le piccole e medie imprese iscritte al registro delle imprese, con unità locale ubicata nel territorio regionale. In dettaglio, le PMI ammissibili sono quelle che operano: nei settori delle attività estrattive, manifatturiere, della produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua, delle costruzioni e del commercio di cui alle sezioni C, D, E, F, G della “classificazione delle attività economiche ISTAT 1991”. nel settore delle telecomunicazioni; nelle attività di servizi potenzialmente diretti a influire positivamente sullo sviluppo delle predette attività produttive, secondo le medesime limitazioni previste per l'accesso alle agevolazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto-legge 22/10/92, n. 415, convertito nella legge 19/12/92, n. 488 (allegato n. 2).
Il presente regime di incentivazione, invece, non si applica: alle attività connesse alla produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti elencati nell'allegato I del Trattato, a eccezione dei settori di cui alla sottosezione DA e alla sezione G della classificazione Istat 1991 specificamente indicati nell'allegato n. 3 del Bando di attivazione; agli aiuti ad attività connesse all'esportazione, vale a dire gli aiuti direttamente connessi ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o altre spese correnti connesse all'attività di esportazione; agli aiuti condizionati all'impiego preferenziale di prodotti interni rispetto a quelli derivanti da importazione; agli "aiuti di importo elevato" così definiti quando il totale dei costi ammissibili dell'intero progetto è pari o superiore a 25 milioni di euro e l'intensità netta dell'aiuto è pari o superiore al 17,5 ESN, ovvero, quando l'importo totale lordo dell'aiuto è pari o superiore a 15 milioni di euro; agli aiuti al "funzionamento".
Non sono, inoltre, ammissibili i programmi riguardanti i settori disciplinati dalla vigente disciplina multisettoriale degli aiuti ai grandi progetti di investimento (G.U.C.E. C70 del 19 marzo 2003 e G.U.C.E. C263 del 1° novembre 2003). Parimenti sono escluse le piccole e medie imprese in stato di liquidazione volontaria e quelle definibili "in difficoltà" ai sensi degli "Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà" (Comunicazione della Commissione europea 1999/C288/02).
Spese ammissibili
Le iniziative ammissibili - relative a una sola unità locale ubicata nel territorio della regione Campania - si riferiscono alla creazione di un nuovo impianto, all'ampliamento, all'ammodernamento, alla ristrutturazione, alla riconversione, alla riattivazione e alla delocalizzazione delle unità produttive. Le spese ammissibili, per le suddette iniziative, sono quelle sostenute per: macchinari, impianti e attrezzature; attrezzature di controllo della produzione; unità e sistemi elettronici per l'elaborazione dei dati; programmi per elaboratore e servizi di consulenza per l'informatica e le telecomunicazioni; servizi reali - nei limiti fissati dal bando; immobilizzazioni immateriali - nella misura del 20 per cento dell'investimento complessivo; opere murarie di installazione dei macchinari e degli impianti, oneri per l'imballaggio e doganali, trasporto, montaggio e collaudo, materiale di consumo e accessori di prima dotazione.
In caso di acquisizione dei beni tramite locazione finanziaria: è ammesso il beneficio per il solo utilizzatore. I canoni pagati dall'utilizzatore al concedente, comprovati da fattura quietanzata, costituiscono la spesa ammissibile; i contratti devono contenere la clausola di riacquisto; i costi ammissibili alle agevolazioni sono solo quelli relativi ai canoni pagati, al netto dell'IVA, delle tasse, degli interessi e delle spese generali, alla data di presentazione della domanda di fruizione/erogazione.
Le domande per partecipare a entrambi i titoli dovranno essere redatte sulla base della modulistica predisposta e corredate dalla prevista documentazione. Le stesse potranno essere presentate a partire dal prossimo 16 marzo e entro il 5 aprile 2005. Si sottolinea che è fatto divieto alla stessa impresa di presentare contemporaneamente domanda su entrambi i Titoli. Le aziende che abbiano presentato domanda di agevolazioni ai sensi di uno dei due Titoli possono presentare richiesta di agevolazione sull'altro Titolo solo se è decorso un periodo di 90 giorni dalla prima istanza presentata. |