BANCA NAZIONALE DEL LAVORO
BILANCIO NEGATIVO NEL 2004
Vincere insieme la sfida per l'innovazione
I finanziamenti alla Ricerca
LE pmi in europa
fucina di nuovi prodotti e processi
Vincere insieme la sfida per l'innovazione
I finanziamenti alla Ricerca
L'impegno concreto del Gruppo Sanpaolo Banco di Napoli
Luigi Gorga
Responsabile Mercato Imprese Area Campania - Sanpaolo Banco di Napoli
luigi.gorga@sanpaoloimi.com
La competitività e la progressiva modernizzazione di un paese industriale avanzato, come più volte sottolineato dalla stessa Confindustria, si fondano sempre più sulla capacità di produrre innovazione, attraverso l'adozione di sistemi tecnologici evoluti, la diffusione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, il miglioramento continuo della qualità. Il Sistema Italia sta, invece, attraversando un momento di crescente difficoltà nel contrastare la concorrenza dei paesi emergenti - che notoriamente beneficiano di un costo della manodopera drasticamente più basso, oltre che della debolezza delle rispettive valute - e fatica a competere sui mercati a tecnologia matura. In un momento in cui il tema dell'investimento in Ricerca & Sviluppo diviene prioritario si osserva però come, nell'ultimo decennio, gli investimenti in questo settore in Italia siano andati progressivamente calando, fino ad attestarsi intorno all'1,1% del PIL, a fronte del 2% medio della UE, del 2,8% degli USA e del 3% del Giappone. L'apporto dei privati è poi particolarmente ridotto nel nostro Paese: le imprese contribuiscono appena per la metà della spesa complessiva, contro il 63% dell'UE, il 73% degli USA, il 76% del Giappone. Le cause del ritardo italiano sono molteplici:
- la crisi delle grandi imprese hi-tech;
- la tradizionale cautela da parte delle Piccole e Medie Imprese nell'impegno in R&S, connessa in parte alle difficoltà di reperire finanziamenti a sostegno e in parte all'elevato rischio che caratterizza l'investimento in ricerca;
- la carenza di collegamento con la Ricerca Pubblica. In Italia, infatti, a differenza di ciò che accade in paesi quali gli Usa, spesso gli Enti Pubblici di Ricerca e le Università non offrono servizi al mondo delle imprese.
La crisi dell'economia italiana necessiterebbe dell'intervento di tutti gli operatori coinvolti nel processo economico, ma, proprio nel momento in cui diventa indispensabile puntare sulla Ricerca & Sviluppo per il rilancio della competitività del Paese, si manifesta una carenza di fondi pubblici e privati a sostegno del settore. In controtendenza, la storica presenza di poli universitari di eccellenza e l'impegno profuso dalla Regione hanno fatto sì che la Campania, principale polo di ricerca del Mezzogiorno, stia vivendo un momento di grandissima vitalità sia nel settore pubblico che in quello privato: gli investimenti in nuove tecnologie in Campania si vanno attestando su valori che in rapporto al PIL non si discostano molto dalla media europea. Questo dato, straordinario anche in termini di fatturato, ha fatto parlare di un vero e proprio miracolo nel campo delle nuove tecnologie e dell'innovazione per il Mezzogiorno, dove sembra che il tanto auspicato connubio tra investimenti pubblici e privati si stia finalmente realizzando e abbia accompagnato la nascita di poli tecnologici avanzatissimi e di veri e propri distretti industriali che vivono sulle nuove tecnologie, come nel caso della provincia di Caserta. Sono già molti i casi aziendali di successo, in cui l'investimento nell'innovazione ha consentito di lanciare prodotti altamente innovativi o processi produttivi in grado di rispettare e tutelare l'ambiente. Ciò non toglie che la struttura dimensionale delle PMI difetti ancora di quella complessità e articolazione organizzativa indispensabile per sostenere iniziative di ricerca di ampio respiro. Il Gruppo Sanpaolo IMI ha offerto il suo apporto concreto lungo questa direttrice, nella convinzione che per tornare competitivi occorra proporre contenuti tecnologici e modelli logistici più evoluti, difficili da copiare, ottimizzando gli investimenti, ovvero privilegiando la realizzazione di quei progetti che aumentano il livello di tecnologia dei prodotti e delle produzioni: la risposta data a questa esigenza è un plafond creditizio di 250 milioni di euro, attivato nel luglio 2004 e destinato a finanziare a medio termine (3-5 anni) investimenti qualificanti per la competitività delle imprese, con una particolare attenzione alle esigenze proprie delle Piccole e Medie Imprese. La bontà e tempestività dell'iniziativa è confermata dall'ampio ricorso che le aziende clienti hanno fatto a questo strumento dal momento del suo varo fino ad oggi: il plafond inizialmente stanziato è, infatti, in corso di esaurimento ed è allo studio il suo ampliamento. Attraverso le filiali Sanpaolo Imprese del Sanpaolo Banco di Napoli possono accedere ai finanziamenti le aziende di qualsiasi settore e dimensione, escluse quelle operanti nel settore difesa. I progetti, i cui costi sono finanziati anche fino al 100%, possono avere un'ampia gamma di finalità, quali:
- la realizzazione di nuovi prodotti, processi produttivi e servizi tecnologicamente innovativi;
- il completamento dello sviluppo di nuovi prodotti, processi o servizi tecnologicamente innovativi, già in corso di realizzazione al momento della richiesta di finanziamento;
- il miglioramento tecnologico di prodotti, processi produttivi e servizi esistenti.
Nei progetti finanziabili possono anche essere inclusi la realizzazione di impianti pilota, la sperimentazione in campo, la realizzazione di pre-serie e ogni altra attività funzionale al trasferimento in produzione dei risultati. I finanziamenti sono destinati a supportare iniziative di costo e durata contenute, coerentemente con la tipologia di progetti di ricerca tipici delle Piccole e Medie Imprese, caratterizzati da una rapida applicazione industriale. La durata prevista dei progetti, di costo compreso fra 250.000 e 2 milioni di euro, è di 12/24 mesi a partire dalla richiesta del finanziamento e può comprendere l'attività svolta nei sei mesi precedenti la domanda. Poiché soprattutto le PMI necessitano di un'assistenza specialistica qualificata che le aiuti a gestire al meglio gli investimenti, riducendo il rischio a essi connesso, l'iniziativa finanziaria avviata viene integrata da un importante servizio di consulenza a cura della struttura specializzata di provenienza IMI, forte di 35 anni - dei quali 30 in esclusiva - di esperienza nella gestione delle agevolazioni pubbliche alla Ricerca & Sviluppo. Tale servizio consiste nell'aiutare le imprese a valutare preventivamente alcuni aspetti rilevanti ai fini delle validità del progetto da finanziare, quali ad esempio:
- la validità tecnologica delle soluzioni previste;
- le dimensioni del mercato di destinazione e la concorrenza;
- la redditività dell'iniziativa e gli obiettivi di ricavo e di costo necessari;
- i parametri critici per il buon esito della ricerca.
Un aspetto non secondario, insito in questo tipo di consulenza offerto, è rappresentato inoltre dall'opportunità di fare emergere e convogliare in progetti organici le attività di R&S che molte PMI svolgono correntemente, ma senza l'efficacia che si svilupperebbe all'interno di un programma strutturato: in questo senso il "Banco" si pone come un vero e proprio partner delle imprese. Questo tipo di approccio ha fatto sì che in Campania si sia fatto realmente sistema anche con il mondo universitario e con le Istituzioni, con l'apporto che la Regione e l'Assessore Nicolais hanno voluto fornire mediante contributi a fondo perduto pari al 20% della spesa prevista per i progetti finanziati a PMI. Da ultimo, sono stati previsti incentivi - in termini di riduzione dei costi del finanziamento - per i progetti portati a conclusione, mentre i programmi di ricerca che si saranno particolarmente distinti per l'elevato contenuto tecnologico o per le significative ricadute industriali riceveranno menzione di merito in apposite manifestazioni adeguatamente pubblicizzate. L'iter di concessione del finanziamento è stato snellito e semplificato il più possibile, a partire dalla compilazione della domanda che non prevede dettagli analitici sui costi, limitandosi a richiedere gli obiettivi del progetto, l'elenco delle principali attività da svolgere e l'impegno previsto di anni per uomo, oltre a indicazioni di massima sull'avanzamento tecnologico e sugli obiettivi economici attesi. La necessità di crescere e di fare sistema per l'economia italiana è una sfida da non perdere. E per non perdere la sfida, banche, imprese, istituzioni e mondo universitario devono condividere i progetti per crescere insieme.
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