TRA BILANCI E NUOVE ATTIVITÀ
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l’avvento del natale
speranza per un mondo migliore
l’avvento
del natale
speranza per un mondo migliore
Recuperare i valori etici da perseguire
nella vita sociale
Francesco
Marino
Vescovo di Avellino
La prossimità del Natale ci induce a qualche riflessione che
orienti il nostro essere e l'agire responsabile nel mondo. Ci prepariamo
alla celebrazione annuale dell'Incarnazione di Cristo. Il vangelo
di San Luca (cfr. 2,1-20) narra che i primi testimoni di questo evento
non furono le persone più religiose di quel tempo, ma i pastori:
non si sa se fossero buoni o cattivi, ma a causa del loro lavoro
non adempivano alle norme della Legge data a Mosè e per questo
erano disprezzati dalle persone più osservanti. Furono scelti
soltanto perché poveri, non perché meritevoli. Il Natale
porta una buona notizia di salvezza a un'umanità che non è santa,
ma peccatrice, e proprio per questo ha bisogno di un salvatore. Tante
sono le povertà e Gesù è nato per tutti coloro
che hanno bisogno di essere salvati. Mi sembra di poter leggere qui
la parabola dell'umanità. Abbiamo bisogno di Gesù Salvatore!
Appare la possibilità di vivere in un mondo diverso, assumendo,
come Gesù, i limiti della storia con umiltà e obbedienza
e trasformandoli con la forza straordinaria dell'amore e della giustizia.
Dal Natale di Betlemme in poi, se lo vogliamo, la vita che viviamo
può essere
la stessa vita di Dio-Amore: nel lavoro o nella famiglia, con gli
stessi limiti e problemi di prima, possiamo vivere, seguendo Gesù,
una vita di servizio, di condivisione, di dono di sé. Questi
sono i presupposti della grazia dai quali occorre ripartire in ogni
tempo con responsabilità e vigilanza lungimirante per costruire
e riaffermare con l'impegno diversificato di tutti il quadro solidale
dei valori etici generali che il cristiano deve perseguire nella
vita sociale. Essi sono, per esempio, il diritto-dovere di lavorare,
fondamentale per la persona. Tutti sono tenuti a preoccuparsi di creare
le condizioni economiche e sociali adatte al conseguimento di tale obiettivo.
C'è poi
anche il diritto-dovere di umanizzare il lavoro e di consentire a
ciascuno di realizzarlo come vocazione, il diritto-dovere di orientare
a livello umano le scelte dell'apparato produttivo e di contemperare
il momento del lavoro e quello del riposo salvaguardando la domenica,
giorno del Signore. L'economia libera che da cristiani auspichiamo
non può significare
indifferenza ai valori della dignità umana, rifiuto del rispetto
e dell'aiuto verso i più deboli, spreco e danno per i consumatori
confusi. Essa deve essere risposta profetica in cui si afferma il
valore centrale del lavoro umano, dell'intelligenza e creatività imprenditoriale,
della cooperazione, della centralità della famiglia, della giustizia
e della solidarietà con i più deboli. Per la realizzazione
di questo progetto abbiamo bisogno di innovazioni intellettuali sul
sentiero della crescita scientifica. Una diversa educazione economica
delle nuove generazioni può essere il primo passo in questa direzione.
Auguro a tutte le famiglie di lasciarsi avvolgere dal messaggio di
pace e di bene, di lasciarsi afferrare dal sogno di Dio per un mondo
più bello
e più giusto. Se il figlio di Dio è quel bambino che ci
sorride e spalanca le braccia, allora c'è speranza per questa
terra; allora è possibile dare il nostro contributo a costruire
il bene di tutti.
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