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  Dicembre 2012

Articoli n° 10
dicembre 2005
 

credito e finanza - Home Page
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LA REVISIONE DEL BILANCIO
DA INCOMBENZA A OPPORTUNITÀ

DECRETO COMPETITIVITÀ
UN NUOVO IMPEGNO PER SVILUPPO ITALIA

LA REVISIONE DEL BILANCIO
DA INCOMBENZA A OPPORTUNITÀ
Prima tappa verso un più efficace sistema informativo per la Direzione d'impresa

Ciro Montella
Componente Ordine dei Dottori Commercialisti di Salerno
c.montella@commercialistisalerno.it

Al mondo delle imprese viene sempre più frequentemente richiesto, quando non addirittura imposto, di avere bilanci certificati quale requisito per la partecipazione a gare, a forniture, ad albi, a consorzi, all'accesso al mercato finanziario e via discorrendo. Tale richiesta viene immediatamente percepita come una mera costosa e fastidiosa "imposizione"; un ulteriore burocratico onere cui non corrisponderebbe, a prima vista, alcun tangibile beneficio. L'incombenza, invece, deve e può essere "strumentalizzata" dal management aziendale come strumento per perfezionare l'organizzazione amministrativa e, nel contempo, migliorare la qualità dell'informativa per il controllo economico-finanziario necessaria per l'attività decisionale. Infatti, il rispetto delle normative e delle politiche aziendali, l'efficienza della gestione in funzione degli obiettivi prefissati, la salvaguardia del patrimonio aziendale e l'affidabilità dei dati contabili sono garantiti solo in presenza di un insieme di metodi e procedure poste in essere dalla direzione: il sistema informativo e dei controlli interni. La sua adozione, comunque, non deve far nascere la convinzione dell'invulnerabilità. Esistono, e gli esempi potrebbero essere tanti e alla portata di tutti (i recenti default finanziari e crack industriali ne sono la prova inconfutabile), delle deficienze dovute ad alcune limitazioni implicite al sistema stesso: la possibilità da parte del personale dipendente di annullare l'efficienza prevista dalle procedure (sia mediante accordi che tramite abusi di autorità), manifestazioni di errori dovuti a una non corretta interpretazione delle procedure, a negligenza, a distrazione e, infine, e capita molto sovente, ad obsolescenza e inadeguatezza del sistema stesso in seguito a intervenuti mutamenti della realtà aziendale, non tenuti nella debita considerazione. Quest'ultimo inconveniente può essere ovviato effettuando una manutenzione continua del sistema, attraverso l'introduzione di modifiche ritenute necessarie per renderlo più aderente alle mutate e mutevoli situazioni aziendali.
Affinché un sistema informativo e di controlli interni possa produrre i benefici attesi e soddisfare gli obiettivi per i quali esso è attivato, cercando di superare quelle implicite limitazioni, è indispensabile che nella fase della sua progettazione si stabilisca il rispetto di alcune importanti caratteristiche, che ne costituiscono la struttura portante, vale a dire:
a) presenza di un organigramma che definisca senza equivoci e chiaramente i centri di responsabilità;
b) rispetto dei principi della separazione delle funzioni, tali da non consentire a uno stesso soggetto, o servizio aziendale, di commettere o dissimularne errori;
c) sistema di autorizzazioni, rilasciate da persone all'uopo delegate e abilitate;
d) controlli di conformità sulla esecuzione delle operazioni effettuate;
e) registrazione degli eventi gestionali nel rispetto del criterio della competenza economica, al fine di ottenere importi corretti e un'esatta allocazione contabile;
f) esistenza di idonei strumenti che permettano la comparazione tra gli obiettivi prefissati e i risultati raggiunti;
g) limitazione dell'accesso al patrimonio aziendale alle sole persone autorizzate.
Pertanto, il sistema informativo aziendale e di controllo interno deve comprendere necessariamente un insieme di strumenti quali:
- l'organigramma e il mansionario;
- un manuale delle procedure contabili e amministrative;
- un sistema di budgenting e controllo di gestione;
- un sistema di reporting direzionale periodico.
Il revisore contabile indipendente è, ovviamente, interessato solo a quegli aspetti del sistema che soddisfano l'attendibilità dei dati contabili e la salvaguardia del patrimonio aziendale. Ma, tuttavia, un adeguato sistema informativo e di controllo basato sulle caratteristiche testè evidenziate renderà più snelle le procedure di revisione da applicare, riducendo l'ampiezza dei campionamenti statistici e, conseguentemente, anche il costo della certificazione stessa.
Si può affermare, pertanto, che l'analisi del sistema informativo e dei controlli interni, considerata non soltanto sotto l'aspetto unicamente e squisitamente contabile-amministrativo, oltre che essere uno strumento per la certificazione del bilancio, rappresenta per la Direzione aziendale il momento di confronto e analisi dei risultati derivanti dalle proprie scelte organizzative. In tutto questo scenario, infine, non vanno sottovalutate le ricadute sul mondo delle imprese degli effetti derivanti dall'introduzione delle regole previste nel Nuovo Accordo di Basilea 2.
Anche in questa ultima "incombenza", il sistema informativo e di controllo diventa strumento di fondamentale aiuto se non di necessità. Infatti, la quantificazione dei flussi di cassa, ai fini della determinazione dei fabbisogni finanziari, rende indispensabile, per una corretta gestione della tesoreria aziendale, l'adozione di un adeguato sistema informativo e di controllo che consenta il monitoraggio sistematico del ciclo del capitale circolante e della posizione finanziaria netta; tutto questo in funzione di puntuali richieste di affidamenti tarate su effettive necessità aziendali; con l'imminente entrata in vigore di Basilea 2, le imprese sono obbligate a ripensare e rivedere le loro modalità di gestione del rapporto con il sistema bancario. Nelle fasi di recessione e di congiuntura le sfide si vincono intervenendo anche sulla qualità e l'attenzione verso un sistema informativo efficace ed efficiente diventa sinonimo di qualità e la qualità è senz'altro un vantaggio competitivo.
L'incombenza, quindi, si trasforma in necessaria opportunità da non perdere.

Questionario di gradimento Costozero 2000/2005
Libro di Antonio Paravia


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