categorie svantaggiate e occupazione
sostegno e collocamento mirato
corsi di apprendimento linguistico
nuovi servizi dall'unione di caserta
fare affari con il baratto
un caso di successo tutto italiano
il trasferimento all'estero
la disposizione antielusiva
durata e validitÀ dei patti parasociali
la ratio della nuova normativa
CATEGORIE SVANTAGGIATE E OCCUPAZIONE
SOSTEGNO E COLLOCAMENTO MIRATO
Un protocollo di intesa per favorire l’inserimento lavorativo dei disabili
Lucio Lombardi
Direttore Unione Industriali Caserta
direzione@unioneindustriali.caserta.it
L’UNCI, l'Unione Nazionale Cooperative Italiane, nata con lo scopo di conciliare esigenze economiche, lavorative e sociali, ha avviato in collaborazione con la Commissione regionale per il collocamento obbligatorio della Regione Campania, con l'A.N.C.O.S., Associazione Nazio-nale Cooperative Sociali, con la Confederazione Sindacale dei lavoratori CISAL e/o CONFSAL e con l'Unione Industriali della Provincia di Caserta, la realizzazione di un protocollo di intesa, finalizzato a creare sempre maggiori opportunità di lavoro per le persone svantaggiate e soprattutto a favorire l'assolvimento degli obblighi previsti dalla legge 68 del 1999 per i datori di lavoro che sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti a categorie svantaggiate. Il progetto, che ha suscitato pregevoli entusiasmi tra gli enti e le organizzazioni coinvolte, mira a promuovere l'integrazione lavorativa delle persone disabili, attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato, laddove per quest'ultimo deve intendersi quella serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle nel posto adatto. L'occasione di una tale iniziativa trova un suo fondamento nel dettato normativo del decreto legislativo 276 del 2003, che all'art.14, prevede una deroga al regime generale della somministrazione obbligatoria per le categorie svantaggiate, laddove, intervenga, su input regionale, la stipula di convenzioni con Cooperative sociali, che permettano alle stesse, attraverso l'affidamento di commesse/servizi da parte delle imprese, di sostituirsi a queste ultime nell'adempimento previsto dalla normativa. La legge dunque, prevede che le Regioni svolgano attività promozionale per sviluppare e consolidare le disponibilità delle imprese allo scopo di realizzare il miglioramento delle condizioni occupazionali dei disabili, nonché degli altri lavoratori svantaggiati, attraverso proprio l'ausilio delle cooperative sociali, che, in condizione di specifici e adeguati parametri di sicurezza, offrano apprezzabili opportunità per l'accrescimento delle risorse dei suddetti lavoratori. Il leit-motiv che accomuna l'impegno degli enti e delle organizzazioni che hanno garantito la sottoscrizione dell'accordo, è dunque, quello di creare un servizio integrato che sia in grado fattivamente di offrire assistenza organizzativa e gestionale alle cooperative al fine di garantire la qualità e il controllo del prodotto/servizio realizzato, nell'ottica della valorizzazione della cooperazione tra enti, che diviene la vera forza dinamica e trainante dell'iniziativa. La valutazione degli standard operativi e della metodologia per verificare il funzionamento dell'integrazione tra gli enti e le organizzazioni coinvolte, ai fini dell'inserimento dell'utenza svantaggiata, dipenderà, una volta sottoscritto l'accordo, da una serie di fattori, ma in ogni caso rappresenterà un esempio di buona prassi, la possibilità di tracciare una linea guida che possa favorire la creazione di meccanismi virtuosi di reciproca collaborazione, di condivisione di finalità, per il raggiungimento di un obiettivo comune: il benessere economico e sociale della collettività.
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