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  Dicembre 2012

Articoli n° 9
NOVEMBRE 2004
 

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CONFINDUSTRIA E SINDACATI
SINERGIA PER FONDIMPRESA
Costruzioni, Sanità e Turismo spingono verso la formazione continua

Alfredo Loso
Presidente OBR Campania
presidenza@obrcampania.it

 

Nell'ambito delle attività preparatorie per gli avvisi di Fondimpresa in Campania si è sviluppata una forte sinergia tra le strutture territoriali di Confindustria e quelle di CGIL, CISL e UIL, con il supporto tecnico-operativo dell'OBR. Anche alcune ambiti settoriali come quelli delle costruzioni, della sanità, del turismo, hanno partecipato a questo processo. In particolare, l'organizzazione territoriale di Confindustria Campania si è attivata per realizzare una importante rilevazione della domanda formativa delle imprese associate, i cui risultati si pongono in una logica che va sicuramente al di là della specifica finalità e costituiscono la base di uno stretto dialogo tra domanda e offerta di formazione. Sono state interpellate 139 imprese associate a Confindustria con 12.583 addetti, attraverso un questionario predisposto dall'OBR Campania e gestito dalle Associazioni territoriali. La scheda di rilevazione è stata articolata in quattro parti: nella prima si sono rilevati i dati generali dell'azienda; nella seconda è stato chiesto di segnalare per quali e quante figure professionali fosse necessario programmare interventi formativi; nella terza parte i responsabili aziendali sono stati chiamati ad indicare le proprie preferenze in un catalogo di temi e pacchetti formativi di carattere trasversale e in relazione alla durata in ore, quindi a formulare proposte; infine, hanno fornito indicazioni circa le modalità formative preferite e il ricorso a interventi consulenziali volti ad analizzare i gap formativi. Va detto, però, che questo campione per quanto importante sul piano numerico e in grado di fornire notevoli e fondamentali indicazioni, statisticamente non rappresenta l'universo; in altre parole, le informazioni che si ricavano sono valide per l'insieme di queste aziende, sensibili e attente alle opportunità della formazione continua, ma non possono essere trasferite in termini di percentuali valide per tutto il tessuto produttivo della Campania. I dati raccolti offrono indicazioni di merito, evidenziando opportunità e problemi, aree tematiche su cui focalizzare l'attenzione, tutti elementi statistici utili a una progettazione formativa rivolta a tali imprese. Le realtà produttive interpellate che hanno risposto sono molto eterogenee tra loro per dimensioni e settori di attività. Otto grandi aziende rappresentano oltre due terzi degli addetti di questo panel. A tutti i livelli si manifesta l'espressione di una pressante domanda formativa rivolta a tecnici e figure di coordinamento come capi-reparto, capi-squadra, responsabili di commessa. Nelle grandi imprese viene anche segnalata l'esigenza di una formazione rivolta agli operatori di produzione (operai), prevalentemente in rapporto a processi e tecnologie strettamente specifici, come la verniciatura e il montaggio. Anche nell'area della progettazione emergono richieste quasi “personalizzate” indirizzate all'utilizzo di nuovi software per il CAD 3D, come Catia e Pro/E. I dati e le verifiche che ne sono seguite suggeriscono, però, la possibilità di conciliare in molti casi aspetti specifici e trasversali, definendo un'area intermedia. Ad esempio, pervengono indicazioni nel senso di una formazione propedeutica a quella di dettaglio che nell'area della progettazione faciliti il passaggio dal CAD 2D a quello 3D. Le esigenze rilevate disegnano comunque un quadro molto stimolante aprendo notevoli opportunità d’azione. Ad esempio, è emersa una necessità di formazione di base e trasversale rivolta a giovani operai che riguarda elementi di elettronica, elettrotecnica e meccanica, ma questo tipo di intervento richiede tempi lunghi e si prefigura come articolabile nell'arco di due, tre anni. In tal senso costituisce una valida base per la definizione di un piano aziendale articolato in piani formativi individuali per gli addetti, che potrebbe essere realizzato anche attraverso l'impiego dei fondi aziendali nella fase a regime di Fondimpresa. Gli interventi intersettoriali e interaziendali caratterizzano, invece, a livello regionale questa fase di start up, determinando la necessità di individuare temi e elementi di trasversalità. Il bando interregionale potrà, inoltre, rispondere a specifiche tematiche settoriali; un esempio è la Sanità che sta sviluppando un progetto che potrà soddisfare esigenze di aggiornamento specialistico del personale medico e infermieristico. In questa fase quindi il problema è proprio quello di conciliare trasversalità e specificità. In tal senso si è mosso l’OBR che relativamente ai temi preferiti dalle aziende interpellate, ha redatto una graduatoria di preferenze dove spicca l'inglese, assumendo diverse valenze: per la produzione (inglese tecnico con la capacità di leggere, comunicare e trasferire istruzioni, manuali); per il marketing (con particolare attenzione alla comunicazione e all'internazionalizzazione); per la gestione (in relazione all’ambito dei rapporti internazionali). Importante è l'attenzione rivolta dalle imprese ai temi della comunicazione e delle relazioni interne e interpersonali. In merito agli aspetti gestionali, è forte la richiesta di aggiornamento sul controllo di gestione e sulla gestione degli acquisti, nonché del personale in relazione alle figure di coordinatori, che sottende sia gli aspetti motivazionali che quelli comportamentali. Nel campo delle nuove tecnologie la domanda si focalizza sull'aggiornamento e l'approfondimento dell'Office Automation (Access, Excel, integrazione dei programmi e ottimizzazione degli archivi); la tutela della privacy, anche in termini di sicurezza e conservazione dei dati, richiama notevole attenzione; altro tema cruciale che affiora è l'innovazione nel campo delle metodologie e tecnologie di progettazione, soprattutto legate al CAD. Sulla base di questo lavoro sono stati individuati specifici pacchetti formativi ricondotti a tre Programmi Piste: "Strumenti per comunicare e gestire le relazioni"; “Gestire i processi"; "Innovazione Tecnologica". È emerso che le aziende hanno qualche pregiudizio verso la formazione a distanza e preferiscono modalità innovative realizzate attraverso l'affiancamento e il training on the job, ossia l'esperienza vissuta nello stesso contesto lavorativo. L'OBR ritiene che queste indicazioni provenienti dalle imprese siano importanti e vadano recepite, ma non passivamente e pedissequamente. Lo strumento della formazione continua, ad esempio, ha notevoli potenzialità, ma le esperienze fatte in passato non sempre sono state positive. Per questo motivo, occorre puntare a introdurre modalità e proposte che avvicinino dipendenti e aziende alla formazione a distanza rendendola utile, gradevole, flessibile, integrata e accompagnata dal supporto di persone esperte e da altre metodologie. Proprio per tale ragione l'OBR, d'intesa con Confindustria Campania e le Organizzazioni Sindacali, ha facilitato l'aggregazione di vari enti di formazione che si sono manifestati in grado di cogliere questa difficile sfida di innovazione e sperimentazione. La richiesta, come evidenziato, si polarizza verso una formazione compatta, di breve durata che ottimizzi i tempi e colga i massimi livelli di attenzione favorendo l'apprendimento. Un programma che sia sostenibile con i tempi dell'azienda e con quelli dei lavoratori. Il lavoro svolto rileva anche un altro importante fattore, ossia che la Campania è un cantiere in fermento sui temi della formazione continua. Questo deve aprire la discussione su un ulteriore elemento di contesto: presto altri bandi a carattere regionale e nazionale chiederanno di portare a sistema quello che passo dopo passo stiamo imparando e sperimentando su tale tema. Il collegamento tra fondi interprofessionali e programmazione regionale resta, perciò, una questione ancora aperta che deve concretizzarsi in momenti di reale confronto.

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