L’AGENZIA DEL FARMACO
UNA NUOVA POLITICA SUI MEDICINALI
Sarà più facile il
controllo sistematico sui prodotti e i loro effetti collaterali
Gaia Sigismondi
Junior Consult - Centro Studi Parlamentari NOMOS
gaia.sigismondi@nomoscsp.it
Istituita
lo scorso aprile, con decreto del Ministero della Salute, e
prevista dal "decretone" collegato alla legge Finanziaria
2004, è oggi operativa l'Agenzia italiana del farmaco
(l'Aifa).
L'Agenzia, frutto di una lunga concertazione tra Governo e
Regioni, nasce fondamentalmente da due premesse stabilite dalla
norma di legge che ne fissa l'identità: il farmaco è uno
strumento importante per la tutela della salute dei cittadini;
i farmaci sono rimborsati dal SSN in quanto inclusi nei Livelli
Essenziali di Assistenza. Da queste premesse discendono le
due caratteristiche premianti che la legge assegna all'Aifa:
la prima, assicurare l'unitarietà dell'attività farmaceutica;
la seconda, procedere con iniziative che consentano il rilancio
della ricerca e promuovano gli investimenti in Ricerca e Sviluppo.
L'Agenzia, organismo di alta consulenza tecnico-scientifica
e politica sulle politiche del farmaco per il Governo, il Parlamento
e la Conferenza Stato-Regioni, assume le funzioni svolte fino
ad ora dalla Direzione generale dei farmaci e dei dispositivi
medici del Ministero della Salute. La nuova istituzione, che
ha sede in Roma, è un organismo dotato di personalità giuridica
di diritto pubblico che opera sulla base degli indirizzi e
della vigilanza del Ministero della Salute, in autonomia, trasparenza
ed economicità e in raccordo con le Regioni, l'Istituto
Superiore di Sanità, gli Istituti di Ricovero e Cura
a Carattere Scientifico, le Associazioni dei pazienti, i Medici
e le Società Scientifiche e il mondo produttivo e distributivo.
In quanto sottoposta alle attività di indirizzo del
Ministero della Salute alcuni particolari compiti sono attribuiti
al Ministro stesso tra cui: nominare con proprio decreto gli
organi dell'Agenzia e stabilirne i compensi; definire le priorità dell'Agenzia
attraverso apposite direttive generali contenenti gli obiettivi
da raggiungere; acquisire il programma annuale delle attività e
degli interventi dell'Agenzia da trasmettere, con le proprie
considerazioni, alla Conferenza Stato-Regioni. Il Ministro
della Salute, inoltre, stipula con l'Agenzia una convenzione
triennale dove vengono definiti obiettivi e risultati relativi
a numerose tematiche del settore farmaceutico. La nuova Agenzia
del Farmaco, strutturata in sei aree funzionali, di cui cinque
tecniche e una amministrativa, è dotata di un proprio
consiglio di amministrazione composto da un Presidente e quattro
componenti, da un direttore generale e da un collegio dei revisori
dei conti. Riguardo alle sue funzioni, l'Agenzia si occupa
a 360 gradi delle politiche riguardanti il farmaco acquisendo
compiti e competenze precedentemente disperse su vari livelli
al fine di unificare la tematica del farmaco e coloro che se
ne occupano. In particolare queste sono le attività che
l'Aifa è chiamata a svolgere: autorizza la commercializzazione
dei farmaci con procedura nazionale o europea secondo criteri
di qualità, sicurezza ed efficacia previsti dalla normativa
comunitaria; è responsabile del rispetto del tetto di
spesa farmaceutica programmato, di revisione periodica del
prontuario farmaceutico e di negoziazione dei prezzi; opera
un monitoraggio continuo del profilo beneficio-rischio dei
farmaci, attraverso una rete nazionale che collega tutte le
Asl, le Aziende Ospedaliere, gli Irccs, le Regioni e le industrie
farmaceutiche; cura l'applicazione delle direttive europee
e delle normative nazionali in materia farmaceutica e favorisce
la ricerca, promovendo la rete informatica-culturale dei Comitati
Etici Locali e garantendo il funzionamento dell'Osser-vatorio
Nazionale sulle Sperimentazioni Cliniche; vigila e controlla
le officine di produzione delle aziende farmaceutiche per garantire
la qualità della produzione dei farmaci e delle materie
prime; verifica l'applicazione delle leggi nazionali ed europee
sulla distribuzione, l'importazione e il corretto funzionamento
delle procedure di allerta e gestione delle emergenze; fornisce
informazioni per il coretto uso dei farmaci, per orientare
le scelte terapeutiche, promuovere l'appropriatezza delle prescrizioni,
nonché l'aggiornamento degli operatori sanitari attraverso
le attività editoriali e lo svolgimento di programmi
di formazione a distanza; promuove le sperimentazioni cliniche
no-profit di tipo comparativo mirate a dimostrare il valore
terapeutico dei nuovi farmaci rispetto a quelli disponibili,
utilizzando un apposito fondo istituito per legge, pari al
5% delle spese sostenute dalle Aziende per le attività promozionali.
Numerose sono, poi, le iniziative che l'Agenzia può prendere;
tra queste la costituzione di un fondo per le malattie rare,
mediante il quale si avrà un aumento di risorse da stanziare
per studiare e per trattare questo genere di patologie. Inoltre,
lo stesso fondo si occupa di assicurare un'informazione indipendente
alla cittadinanza facendo sì che tutta l'informazione
riguardante il farmaco sia basata su solidi criteri scientifici,
a prescindere dalla pur legittima attività promozionale
che le aziende fanno per sostenere il loro farmaco. Grazie
alla attività dell'Agenzia diventa finalmente operativo
il famoso foglietto illustrativo semplificato, stampato a grossi
caratteri, in modo che il paziente possa capire che farmaco
prende, quali sono le possibili complicanze e i vantaggi. L'Agenzia,
inoltre, permetterà l'attivazione degli strumenti di
sicurezza sui medicinali in modo tale che sia continuo e sistematico
il controllo sugli effetti collaterali del farmaco, attraverso
la partecipazione di centri regionali di alta specialità oltre
che dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera
scelta, perché al primo apparire di eventuali effetti
collaterali questi vengano immediatamente segnalati e si possa
fermare o comunque modificare l'uso di questo farmaco. Per
quanto riguarda la registrazione dei farmaci, il regolamento
della Agenzia prevede tempi molto più brevi, grazie
all'attivazione di un doppio binario per la registrazione dei
farmaci che servono a curare le malattie rare e quelle patologie
che attualmente non hanno possibilità di cura alternative,
anche se la documentazione è parziale o solo iniziale.
Un altro elemento importante, è che attraverso l'attività dell'Aifa
si potrà attuare il confronto tra i farmaci attualmente
in uso e quelli che vengono proposti come innovativi, mediante
la verifica e il confronto tra quest'ultimi e i medicinali
già esistenti. Solo così, infatti, si potranno
premiare i farmaci che sono veramente nuovi rispetto a quelli
che sono soltanto leggermente diversi nella loro composizione
chimica. Un ultimo punto interessante riguarda, infine, la
sponsorizzazione da parte delle aziende farmaceutiche dei congressi
medici ai quali devono partecipare, per essere aggiornati,
gli specialisti e i medici di base. Le aziende possono sostenere
le spese dei convegni purchè, questi abbiano un contenuto
scientifico indipendente e non siano solo un mezzo promozionale
utilizzato per permettere ai medici di prescrivere di più.
Mediante la nuova Agenzia del Farmaco sarà, dunque,
possibile conciliare da un lato il grande valore che dobbiamo
dare all'innovazione della farmacologia e dall'altro lato far
sì che questo non vada a pesare in maniera eccessiva
sulla spesa pubblica, andando cioè a intervenire sui
farmaci che non hanno invece quelle caratteristiche fortemente
innovative e che non possono non essere coperte dal servizio
o avere un prezzo più basso.
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