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  Dicembre 2012

Articoli n° 9
NOVEMBRE 2004
 

OSSERVATORIO ISPESL - Home Page
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MOTOSEGHE PORTATILI PER POTATURA
LE LINEE GUIDA ISPESL PER UN BUON USO

Un manuale espone i rischi infortunistici collegati all’impiego di tali macchine

Marco Pirozzi
Ricercatore Dipartimento Tecnologie di Sicurezza dell'ISPESL
marco.pirozzi@poste.it



La motosega a catena portatile, nelle sue varie configurazioni caratterizzate dai diversi parametri dimensionali e dalle molteplici possibilità di alimentazione, è certamente una delle attrezzature di lavoro più utilizzate. Tale macchina è impiegata principalmente nel settore agro-forestale per le operazioni di abbattimento, depezzatura (taglio) e sramatura degli alberi, ma anche in altri ambienti lavorativi per la sistemazione, ad esempio, di parchi e giardini. La sua diffusione, unitamente alla pericolosità intrinseca all'uso della macchina stessa, implica un rischio elevato di danno per l'accadimento d'incidenti che possono verificarsi durante le seguenti fasi di lavoro: rifornimento, messa in moto, regolazione, lavorazione vera e propria e manutenzione. Le motoseghe a catena portatili immesse per la prima volta sul mercato dopo il 21 settembre 1996 devono essere contrassegnate con il marchio CE, attestante il rispetto dei requisiti di sicurezza previsti dalle direttive comunitarie recepite dall'Italia con il D.P.R. 459/96 (la cosiddetta "Direttiva Macchine"), accompagnate dalla dichiarazione di conformità. Quest'ultima contiene le informazioni sul fabbricante o sul mandatario stabilito nella Comunità, una descrizione della macchina, le pertinenti disposizioni alle quali la macchina è conforme, le informazioni sull'organismo notificato, il numero di certificazione CE, l'eventuale riferimento alle norme armonizzate o altre specifiche tecniche nazionali applicate e l'identificazione del firmatario che ha la delega del fabbricante o del suo mandatario stabilito nella Comunità. Inoltre, secondo le disposizioni contenute nella Direttiva 2000 14/CE dell'8 maggio 2000 concernente l'emissione acustica ambientale delle macchine e attrezzature destinate a funzionare all'aperto, dal 3 gennaio del 2002 la marcatura CE, per le motoseghe a catena portatili, deve essere accompagnata dall'indicazione, sulla macchina, del livello di potenza sonora garantito, ossia del livello di potenza sonora determinato in base ai requisiti di cui all'allegato III della direttiva 2000 14/CE e il cui non superamento sia conformato dal fabbricante o dal suo mandatario stabilito nella Comunità in base agli strumenti tecnici applicati e citati nella documentazione tecnica. Di seguito si prendono in esame le motoseghe a catena portatili per potatura e in particolare si pone l'attenzione sugli ulteriori specifici rischi che tali macchine presentano sia per la possibilità di essere impugnate con una sola mano (essendo ben bilanciate e avendo un peso ridotto), sia perché il loro mercato è rivolto anche a operatori non "professionisti" e quindi probabilmente non adeguatamente formati ed esperti. Come detto in precedenza, la motosega portatile per potatura, a differenza di quella a catena portatile "standard", permette di svolgere alcune lavorazioni impugnando la macchina con una sola mano. Quando la macchina è utilizzata in tal modo possono, però, verificarsi particolari situazioni di rischio, di seguito evidenziate:
- il gruppo di taglio può facilmente scivolare o rimbalzare sul tronco oppure sul ramo durante l'operazione di taglio, il che aumenta il rischio di contraccolpo e/o quello di perdita di controllo della motosega con la conseguente grave possibilità che la catena finisca per colpire l'operatore;
- l'operatore, per sua grave disattenzione, taglia un ramo o un pezzo di tronco che egli stesso utilizza come appoggio o appiglio (ad esempio quando per mantenersi in posizione stabile, si tiene ad un ramo impugnandolo con la mano libera) con il conseguente rischio di caduta e perdita del controllo della motosega.
Occorre quindi rendere consapevoli gli operatori della concreta possibilità che un proprio arto (sia esso inferiore o superiore) possa incontrare la zona di taglio quando s'impugna la motosega con una sola mano, cercando di limitare tale modalità d'impiego unicamente alle operazioni di potatura degli alberi se non vi è la possibilità per l'operatore di assumere una posizione di lavoro tale da permettere l'uso di due mani; se vi è la necessità di sostenere la propria posizione utilizzando una mano o se vi è il bisogno di effettuare un'operazione di taglio che determina un pieno allungamento (estensione) dell'arto superiore dell'operatore al di fuori della linea del corpo dello stesso. In tutti gli altri casi la motosega deve essere impugnata con due mani e, comunque, l'uso della stessa deve essere confinato solo ad operatori specializzati nel campo della selvicoltura. La particolare pericolosità insita nell'uso delle motoseghe portatili per potatura è stata sancita anche dalla Commissione Europea che, in una decisione del 13/10/2000 (notificata il 16/10/2000) relativa alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Comunità Europea degli estremi della norma EN ISO 11681-2 "Macchine forestali - Motoseghe portatili - Requisiti di sicurezza e prove - Parte 2: Motoseghe per potatura (ISO 11681-2: 1998)", ha invitato gli Stati membri dell'UE ad attuare misure di prevenzione ben precise per limitare il rischio di incidenti con tali attrezzature di lavoro. Nella sopra citata decisione, infatti, la Commissione ha sancito la valenza della norma tecnica EN ISO 11681-2 riguardo i requisiti essenziali di sicurezza dettati dalla direttiva 98/37/CE, respingendo la clausola di salvaguardia richiesta dalla Danimarca nei confronti della norma stessa; riconosciuto i pericoli insiti nell'uso delle motoseghe portatili per potatura specie per il loro possibile utilizzo con una sola mano; disposto, come misura di prevenzione, che gli Stati membri possano prendere disposizioni per informare gli utenti potenziali di tali macchine dei pericoli insiti in questo tipo di prodotto e per cercare di limitarne l'uso alle persone esperte tramite campagne d'informazione, avvisi ai venditori, etc.. L'ISPESL, e in particolare l'VIII Unità Funzionale (Macchine, Impianti e Tecnologie di Sicurezza nel settore agricolo forestale) del Dipartimento Tecnologie di Sicurezza, in attuazione a quanto previsto dalla decisione della Commissione Europea, ha realizzato linee guida sull'uso in sicurezza delle motoseghe portatili per potatura volte ad informare e formare i potenziali utilizzatori di queste macchine, ponendo l'attenzione proprio sui rischi specifici collegati all'uso di queste attrezzature di lavoro e descrivendo le corrette modalità operative da seguire nelle fasi di lavorazione e di manutenzione in modo da cercare di limitarne l'utilizzazione alle persone esperte. Il manuale, dopo una breve descrizione, nel primo capitolo, delle parti componenti la motosega, delle relative protezioni e delle caratteristiche di funzionamento, espone nel secondo i rischi collegati all'impiego di tali macchine e illustra le regole di sicurezza basilari da seguire in ogni fase d'uso, dall'impugnatura alla messa in moto, e alle varie operazioni di manutenzione che occorre effettuare. Il terzo e il quarto capitolo sono dedicati rispettivamente alle informazioni che devono essere contenute nel manuale d'istruzioni e a quelle da apporre sulla macchina; i due successivi si occupano delle problematiche connesse al rischio rumore e vibrazioni, mentre il settimo capitolo descrive i dispositivi di protezione individuali che l'operatore deve utilizzare per "proteggersi" dai rischi residui. Alla recente pubblicazione cartacea, la cui divulgazione è destinata principalmente agli operatori del settore agro-forestale, è abbinata una versione in formato elettronico (pdf scaricabile e stampabile) presente sul sito internet dell'ISPESL all'indirizzo di riferimento: http://www.ispesl.it/ispesl/sitodts/Linee_guida.

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