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  Dicembre 2012

Articoli n° 9
NOVEMBRE 2004
 

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EVOLUZIONE DELLA DOMANDA TURISTICA
LA CRISI SI COMBATTE A COLPI D'INVENTIVA
Per il settore diventa necessario modificare strategie e obiettivi

Angela Amaturo
Responsabile APAS
a.amaturo@salernohotels.sa.it

Le operazioni di guerra hanno caratterizzato il quadro internazionale determinando una forte incertezza nelle variabili economiche, nelle aspettative degli operatori e nei flussi turistici. É ragionevole pensare che, fino a quando la complessa situazione internazionale che vede in corso campagne militari in Iraq non registrerà segnali di chiarimento e pacificazione, il quadro economico internazionale rimarrà in sospeso e le attività turistiche legate al generale andamento dell'economia non avranno significativi incrementi a livello mondiale. Questo clima di diffusa incertezza sulle prospettive dell'economia mondiale ha penalizzato tutte le economie dei maggiori paesi europei, le cui rigidità strutturali hanno impedito di sfruttare a pieno le occasioni di sviluppo che l'attuale congiuntura offre a paesi con maggiore flessibilità. Inoltre il forte apprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro ha ulteriormente aggravato la situazione, rendendo più costosi i prodotti europei rispetto a quelli americani. L'economia italiana non sta attraversando un periodo positivo. Prosegue, infatti, il trend di minor crescita produttiva rispetto al resto dei paesi europei; il sistema industriale italiano è costituito da pochi grandi gruppi e da una miriade di aziende di piccola e media dimensione. Tuttavia la perdita progressiva di competitività e la debolezza della domanda interna mettono a rischio le prospettive di sviluppo di un numero crescente di aziende. Sebbene l'intera industria italiana non appaia in ottima salute, molte piccole e medie imprese e interi settori come il turismo, mostrano esempi di vitalità, inventiva e flessibilità che consentono di guardare oltre le attuali prospettive negative, verso un nuovo momento di sviluppo economico e di progresso. Durante l'ultimo Forum europeo sul turismo, si è discusso sulla valutazione dell'impatto dell'attività turistica e su tutte le problematiche legate all'imposizione fiscale. Per ciò che riguarda la valutazione d'impatto, tutti i maggiori rappresentanti europei hanno sottolineato l'importanza di una migliore regolamentazione, e ribadito che consultazione e trasparenza sono elementi essenziali per una efficace valutazione dell'attività turistica. Per i problemi relativi all'imposizione, invece, particolare rilievo è stato dato alle diverse imposizioni sul valore aggiunto che gravano sugli operatori turistici situati in paesi diversi. Il quadro dell'offerta alberghiera italiana segnala che a fine 2003 il sistema disponeva di 33,4 mila unità ricettive con una disponibilità di 1,9 milioni di posti letto; rispetto al 2002 la disponibilità mostra un saldo negativo di 10 unità e uno positivo di 38,3 mila posti letto. Ogni anno migliorano gli standard qualitativi, e attualmente l'albergo medio dispone di 57,8 posti letto, e di 29,5 camere, inoltre gli alberghi a 1 e 2 stelle sono in costante diminuzione, o per riqualificazione di categoria, o per fuoriuscita del comparto alberghiero. Nelle località marine si trova il maggior numero di alberghi (28,9%) mentre quello minore si trova nei capoluoghi di provincia. L'anno 2003 si è chiuso con una flessione dell'1,5% delle presenze complessive in Italia; mentre le presenze dei clienti italiani sono rimaste stabili, quelle dell'utenza straniera sono diminuite del 4,8%. Gli alberghi di città e località d'arte, delle località montane e città d'affari hanno registrato perdite di domanda, mentre quelli situati in altre località hanno registrato incrementi piuttosto modesti. Le previsioni del 2004 secondo gli albergatori erano prevalentemente poco incoraggianti, in quanto ancorate ai giudizi sull'evoluzione della domanda turistica nazionale e di quella estera, in attesa della risoluzione dei conflitti politici mondiali e del miglioramento della situazione economica interna. In una situazione sfavorevole, per il settore turistico diventa necessario modificare le strategie e gli obiettivi che le associazioni di categoria devono sviluppare per aiutare e promuovere le aziende associate nel territorio.
É importante indirizzare l'attività associativa verso tre obiettivi principali:
- rafforzamento organizzativo: è necessario accrescere l'importanza dell'associazionismo in tutti i suoi gradi (provinciale, regionale e nazionale), valorizzando i ruolo del sistema ricettivo e ampliando la rappresentatività dell'azienda albergo all'interno del sistema turismo;
- azioni di rappresentanza e politica sindacale: sviluppare il ruolo dell'associazione nei confronti delle istituzioni regionali e locali, collaborare all'evoluzione delle norme legislative e contrattuali per rendere più efficace e produttivo l'attività alberghiera;
- azioni di comunicazione e immagine: diffondere sul territorio l'importanza della coesione e del valore economico che il settore alberghiero produce nel territorio di appartenenza.
Non sempre è facile svolgere il ruolo di sostegno e supporto alla categoria rappresentata; infatti, le aziende alberghiere sono sovraccaricate da una mole enorme di adeguamenti e norme legislative di varia natura che complicano e rendono sempre più difficile e complessa la gestione aziendale. Basti citare ad esempio solo alcuni dei più urgenti impegni normativi di prossima scadenza: entro il 31/12/04 bisognerà provvedere agli adeguamenti antincendio con particolare difficoltà per le aziende ubicate in centri storici o in edifici di particolare valore storico artistico; entro gennaio 2005 dovranno essere adeguati tutti i locali dei pubblici esercizi secondo la normativa che vieta il fumo in tutti i locali chiusi separando, secondo specifiche caratteristiche tecniche, i locali per fumatori da quelli per non fumatori; va modificato e riorganizzato il trattamento dei dati personali secondo il nuovo "Codice in materia di protezione dei dati personali". In campo fiscale basta citare l'aumento dei compensi base dovuti per la detenzione di apparecchi nelle camere d'albergo e le difficoltà di applicazione per il calcolo dell'imposta sugli intrattenimenti; la revisione degli studi di settore del comparto ricezione alberghiera per formare nuovi cluster che colgano meglio la realtà imprenditoriale e l'istituzione dell'IRES che si pone l'obiettivo di modernizzare la fiscalità dei capitali e dell'impresa. A tutto ciò si aggiunge il cambiamento attraversato dal mercato del lavoro. Infatti, le modifiche apportate al CCNL hanno comportato la modifica del contratto a tempo determinato e dell'orario di lavoro. Ulteriori cambiamenti sono stati determinati dall'applicazione della "Legge Biagi" che ha introdotto nuove forme di lavoro e riformato buona parte della normativa esistente. In particolare la riforma ha integrato le norme relative al lavoro part-time estendendo la possibilità di ricorso a prestazioni di lavoro supplementare e la variazione della distribuzione dell'orario di lavoro, fattori di flessibilità che ben si collegano ad un settore così particolare come quello delle imprese turistico-alberghiere, e lo sviluppo del lavoro extra che, consentendo l'assunzione a giornata per l'esecuzione di speciali servizi, persegue l'obiettivo di individuare soluzioni organizzative che aiutano le imprese a fronteggiare l'instabilità e la variabilità della domanda turistica.

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