EVOLUZIONE DELLA DOMANDA TURISTICA
LA CRISI SI COMBATTE A COLPI D'INVENTIVA
Per il settore diventa necessario modificare strategie e obiettivi
Angela
Amaturo
Responsabile APAS
a.amaturo@salernohotels.sa.it
Le operazioni di guerra hanno caratterizzato il quadro internazionale determinando
una forte incertezza nelle variabili economiche, nelle aspettative degli
operatori e nei flussi turistici. É ragionevole pensare che, fino
a quando la complessa situazione internazionale che vede in corso campagne
militari in Iraq non registrerà segnali di chiarimento e pacificazione,
il quadro economico internazionale rimarrà in sospeso e le attività turistiche
legate al generale andamento dell'economia non avranno significativi
incrementi a livello mondiale. Questo clima di diffusa incertezza sulle
prospettive dell'economia mondiale ha penalizzato tutte le economie dei
maggiori paesi europei, le cui rigidità strutturali hanno impedito
di sfruttare a pieno le occasioni di sviluppo che l'attuale congiuntura
offre a paesi con maggiore flessibilità. Inoltre il forte apprezzamento
dell'euro nei confronti del dollaro ha ulteriormente aggravato la situazione,
rendendo più costosi i prodotti europei rispetto a quelli americani.
L'economia italiana non sta attraversando un periodo positivo. Prosegue,
infatti, il trend di minor crescita produttiva rispetto al resto dei
paesi europei; il sistema industriale italiano è costituito da pochi
grandi gruppi e da una miriade di aziende di piccola e media dimensione.
Tuttavia la perdita progressiva di competitività e la debolezza della
domanda interna mettono a rischio le prospettive di sviluppo di un numero
crescente di aziende. Sebbene l'intera industria italiana non appaia in
ottima salute, molte piccole e medie imprese e interi settori come il turismo,
mostrano esempi di vitalità,
inventiva e flessibilità che consentono di guardare oltre le attuali
prospettive negative, verso un nuovo momento di sviluppo economico e
di progresso. Durante l'ultimo Forum europeo sul turismo, si è discusso
sulla valutazione dell'impatto dell'attività turistica e su tutte
le problematiche legate all'imposizione fiscale. Per ciò che riguarda
la valutazione d'impatto, tutti i maggiori rappresentanti europei hanno
sottolineato l'importanza di una migliore regolamentazione, e ribadito
che consultazione e trasparenza sono elementi essenziali per una efficace
valutazione dell'attività turistica. Per i problemi relativi all'imposizione,
invece, particolare rilievo è stato dato alle diverse imposizioni
sul valore aggiunto che gravano sugli operatori turistici situati in
paesi diversi. Il quadro dell'offerta alberghiera italiana segnala che
a fine 2003 il sistema disponeva di 33,4 mila unità ricettive con
una disponibilità di
1,9 milioni di posti letto; rispetto al 2002 la disponibilità mostra
un saldo negativo di 10 unità e uno positivo di 38,3 mila posti letto.
Ogni anno migliorano gli standard qualitativi, e attualmente l'albergo
medio dispone di 57,8 posti letto, e di 29,5 camere, inoltre gli alberghi
a 1 e 2 stelle sono in costante diminuzione, o per riqualificazione di
categoria, o per fuoriuscita del comparto alberghiero. Nelle località marine
si trova il maggior numero di alberghi (28,9%) mentre quello minore si
trova nei capoluoghi di provincia. L'anno 2003 si è chiuso con una
flessione dell'1,5% delle presenze complessive in Italia; mentre le presenze
dei clienti italiani sono rimaste stabili, quelle dell'utenza straniera
sono diminuite del 4,8%. Gli alberghi di città e località d'arte,
delle località montane
e città d'affari hanno registrato perdite di domanda, mentre quelli
situati in altre località hanno registrato incrementi piuttosto modesti.
Le previsioni del 2004 secondo gli albergatori erano prevalentemente
poco incoraggianti, in quanto ancorate ai giudizi sull'evoluzione della
domanda turistica nazionale e di quella estera, in attesa della risoluzione
dei conflitti politici mondiali e del miglioramento della situazione
economica interna. In una situazione sfavorevole, per il settore turistico
diventa necessario modificare le strategie e gli obiettivi che le associazioni
di categoria devono sviluppare per aiutare e promuovere le aziende associate
nel territorio.
É importante indirizzare l'attività associativa verso tre
obiettivi principali:
- rafforzamento organizzativo: è necessario accrescere l'importanza
dell'associazionismo in tutti i suoi gradi (provinciale, regionale e nazionale),
valorizzando i ruolo del sistema ricettivo e ampliando la rappresentatività dell'azienda
albergo all'interno del sistema turismo;
- azioni di rappresentanza e politica sindacale: sviluppare il ruolo
dell'associazione nei confronti delle istituzioni regionali e locali, collaborare
all'evoluzione delle norme legislative e contrattuali per rendere più efficace
e produttivo l'attività alberghiera;
- azioni di comunicazione e immagine: diffondere sul territorio l'importanza
della coesione e del valore economico che il settore alberghiero produce
nel territorio di appartenenza.
Non sempre è facile svolgere il ruolo di sostegno e supporto alla
categoria rappresentata; infatti, le aziende alberghiere sono sovraccaricate
da una mole enorme di adeguamenti e norme legislative di varia natura che
complicano e rendono sempre più difficile e complessa la gestione
aziendale. Basti citare ad esempio solo alcuni dei più urgenti impegni
normativi di prossima scadenza: entro il 31/12/04 bisognerà provvedere
agli adeguamenti antincendio con particolare difficoltà per le aziende
ubicate in centri storici o in edifici di particolare valore storico artistico;
entro gennaio 2005 dovranno essere adeguati tutti i locali dei pubblici
esercizi secondo la normativa che vieta il fumo in tutti i locali chiusi
separando, secondo specifiche caratteristiche tecniche, i locali per fumatori
da quelli per non fumatori; va modificato e riorganizzato il trattamento
dei dati personali secondo il nuovo "Codice in materia di protezione
dei dati personali". In campo fiscale basta citare l'aumento dei compensi
base dovuti per la detenzione di apparecchi nelle camere d'albergo e le
difficoltà di applicazione per il calcolo dell'imposta sugli intrattenimenti;
la revisione degli studi di settore del comparto ricezione alberghiera per
formare nuovi cluster che colgano meglio la realtà imprenditoriale
e l'istituzione dell'IRES che si pone l'obiettivo di modernizzare la fiscalità dei
capitali e dell'impresa. A tutto ciò si aggiunge il cambiamento attraversato
dal mercato del lavoro. Infatti, le modifiche apportate al CCNL hanno comportato
la modifica del contratto a tempo determinato e dell'orario di lavoro. Ulteriori
cambiamenti sono stati determinati dall'applicazione della "Legge Biagi" che
ha introdotto nuove forme di lavoro e riformato buona parte della normativa
esistente. In particolare la riforma ha integrato le norme relative al lavoro
part-time estendendo la possibilità di ricorso a prestazioni di lavoro
supplementare e la variazione della distribuzione dell'orario di lavoro,
fattori di flessibilità che ben si collegano ad un settore così particolare
come quello delle imprese turistico-alberghiere, e lo sviluppo del lavoro
extra che, consentendo l'assunzione a giornata per l'esecuzione di speciali
servizi, persegue l'obiettivo di individuare soluzioni organizzative che
aiutano le imprese a fronteggiare l'instabilità e la variabilità della
domanda turistica.
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