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Il Colonnello Adinolfi: «Il controllo del territorio è fondamentale, soprattutto dove insistono realtà produttive di alto livello»
Il Comandante dei Carabinieri di Avellino Giovanni Adinolfi
Legalità e impresa si stringono la mano. Il Comandante dei
Carabinieri di Avellino, il Colonnello Giovanni Adinolfi, ha incontrato il Consiglio direttivo degli imprenditori di Confindustria Avellino. Un'occasione per parlare insieme di cultura della legalità e lotta alla criminalità e per suggellare un'intesa comune.
«Da parte mia spiega il Colonnello Adinolfi si è trattato soprattutto di un modo per ricordare e ribadire che se c'è bisogno di sicurezza noi ci siamo e siamo pronti a dare tutto il nostro contributo, come Arma, per difendere le persone e lo sviluppo dell'Irpinia. Questo perché il controllo del territorio è fondamentale, soprattutto lì dove insistono realtà produttive di alto livello, che spesso, purtroppo, finiscono nel mirino della criminalità».
Dal canto suo, il presidente degli industriali irpini, Sabino Basso, ha accolto con grande interesse ed entusiasmo le parole della guida irpina dei Carabinieri, sostenendo che «il dovere dell'imprenditore è quello di collaborare con le forze dell'ordine». Grande, dunque, la disponibilità di Confindustria Avellino a condurre un cammino comune con il Comando provinciale dei Carabinieri a sostegno e difesa della cultura della legalità.
«Noi aggiunge Basso siamo consapevoli che la sicurezza non solo è importante per le imprese, ma un territorio sicuro è anche più attrattivo per chi intende venire ad investire nelle nostre aree industriali».
Da qui la necessità di fare fronte comune tra chi crea lo sviluppo e chi è invece portatore di sicurezza. "La vera sfida aggiunge il Colonnello Adinolfi è quella di dare vita ad un sistema efficace dove da un lato vengano premiate da chi le rappresenta imprese sane e virtuose, e dall'altro si faccia tutto il possibile per renderle sicure e difenderle dalla criminalità». Il comandante parte dalla consapevolezza e dalla forte convinzione che senza la legalità non si può sviluppare una
competitività sana e leale, vero motore per la ripresa dello sviluppo economico e sociale.
E gli industriali puntano ad intensificare il rapporto con le forze dell'ordine perché in un momento di difficoltà generale si rischia di essere più permeabile di un tempo, e si possono registrare, soprattutto in alcune parti del territorio, pericolose aree di contatto con la cosiddetta "economia criminale".
Una maggiore collaborazione fra imprese e carabinieri, dunque, per rendere efficaci i controlli e individuare congiuntamente tutti gli strumenti indispensabili a contrastare le infiltrazioni nell'economia.
L'obiettivo è duplice, difendere le imprese sane, garantendo loro un concreto e forte sostegno, ma nel contempo dimostrare la validità della tesi per cui operare secondo le regole della cultura della legalità di impresa, non è solo una scelta morale, ma è anche una scelta di convenienza economica in una logica di sviluppo sostenibile di lungo periodo. Il comandante Adinolfi sottolinea che tutto ciò è indispensabile in quanto non esistono territori esenti da problemi legati al tema del rispetto della legalità. |