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SALUTE

CIBI FUNZIONALI: passato e presente/1

La strada della ricerca in campo alimentare torna al dogma di Ippocrate che, più di 2500 anni fa, diceva: «Lascia che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il cibo»

di Giuseppe Fatati Presidente Fondazione Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica

I cibi funzionali - ovvero quelli che possono implicare un effetto benefico su una o più funzioni dell'organismo - sono un attraente argomento che consente di capire processi quali l'adattamento e la sopravvivenza dell'essere umano.
La storia - Nel 1753, il dottor James Lind - chirurgo della marina inglese - suggerì che la limetta (Citrus aurantifolia) poteva prevenire lo scorbuto nei marinai; dopo 40 anni la marina inglese stabilì di aggiungere alla dieta succo di limone o di lime (limetta).
A tutt'oggi una parte dei docks londinesi viene chiamata limehouse, a ricordo dei magazzini di questo frutto.
É il primo esempio di tentativo di utilizzo di un alimento in grado di prevenire uno stato patologico.
La storia degli alimenti funzionali, negli ultimi due secoli, si intreccia con quella delle riforme alimentari americane.
Fin dalla nascita della loro nazione, gli americani si sono autodefiniti popolo dell'abbondanza e il primo tentativo di disciplinare l'alimentazione è avvenuto proprio negli Usa. Tra il 1830 e il 1840 nacque il primo movimento di riforma alimentare sostenuto dal reverendo William Sylvester Graham che, richiamandosi alla scienza, alla natura e a Dio propugnava idee vegetariane. La farina integrale fu chiamata Graham flour e e dopo alcuni decenni il Craker Graham venne prodotto industrialmente. Lo sviluppo della ferrovia e dell'allevamento che incoraggiava il consumo della carne di manzo fece naufragare il vegetarianismo di Graham.
Nei primi del '900 un gruppo di scienziati cercò di coniugare le nuove conoscenze chiamate New Nutrition e i problemi sociali creati dall'industrializzazione. Il principale esponente fu il dottor John Harvey Kellog, inventore dei corn-flakes e direttore del sanatorium vegetariano a Battle Creek, luogo di cura fondato dalla setta protestante degli Avventisti del Settimo Giorno. La riforma si basava, di nuovo, sulla triade Scienza, Natura e Dio senza dimenticare un evidente interesse commerciale. Nel 1917 furono tipizzate le prime vitamine e il nuovo modello alimentare chiamato Newer Nutrition o vitaminomania.
La partecipazione alla seconda guerra mondiale distolse l'attenzione dalle vitamine e la carenza di cibo divenne una vera ossessione. Dopo il 1948 la gastronomia ha dato di nuovo spazio alle comodità e al pronto da servire. In questo periodo, il governo americano ha messo in pratica gli insegnamenti della Newer Nutrition rappresentando in un diagramma i 4 differenti gruppi alimentari (frutta e verdura, prodotti lattiero caseari, carne e pesci, cereali) avvertendo la popolazione che era bene mangiare ogni giorno cibi di ognuna di queste categorie.
Negli anni '60 e '70 l'attenzione è stata rivolta alle patologie da eccesso di nutrienti come causa di patologie croniche degenerative. In questo periodo, definito della Negative Nutrition, alcuni concetti estremizzati da moralisti quali gli zuccherofobi hanno fatto riecheggiare parabole protestanti sui pericoli della perdita della grazia.
L'attenzione si sposta poi verso i nutrienti essenziali e non essenziali come la fibra, la vitamina A, C, E, e il selenio e un'azienda di cereali in collaborazione con il National Cancer Institute commercializza un cereale addizionato di fibra. Il mercato viene così rapidamente invaso da una miriade di prodotti leggeri, a basso contenuto di colesterolo, privi di grassi, senza sodio, arricchiti, etc..
Nasce l'era dei cibi funzionali ma anche della confusione perché a fronte di tanti alimenti salutistici i consumi e soprattutto il peso degli americani continuano a salire.
Nel 1998 il riconoscimento ufficiale agli alimenti funzionali è consolidato dalla nascita del National Center for Complementary and Alternative Medicine. La strada della ricerca è tornata quindi al dogma di Ippocrate che, più di 2500 anni fa, diceva: «Lascia che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il cibo».