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Come USCIRE dalla crisi: imprenditori e giuristi a confronto
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di Filomena Labruna
Come USCIRE dalla crisi: imprenditori e giuristi a confronto
Il punto di vista delle imprese è affidato a Paolo Scudieri e a Sabino Basso che rilanciano il "made in Italy" nel mondo

Antico Seminario diocesano di Sant'Andrea di Conza
Come rilanciare l'impresa in Irpinia.
L'argomento è stato
al centro del dibattito svoltosi a Sant'Andrea di Conza, nel restaurato antico Seminario Diocesano, in occasione del convegno "Crisi dell'economia, crisi dell'impresa, le risposte della giurisdizione".
All'iniziativa, organizzata dal Centro studi di diritto societario e fallimentare (composto da avvocati e dottori commercialisti dell'Alta Irpinia) e dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Sant'Angelo dei Lombardi, hanno partecipato in centinaia tra imprenditori e professionisti.
Tra questi, Antonio Guerriero Procuratore della Repubblica di Sant'Angelo dei Lombardi, Bruno Salzarulo Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Sant'Angelo dei Lombardi, Carmine Monaco Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Ariano, Maria Gabriella Cogliani Presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili di Avellino, Modestino Iandoli dirigente della Banca della Campania. Il dibattito è stato presieduto da Vincenzo Beatrice, Presidente del Tribunale di Sant'Angelo dei Lombardi.
Il punto di vista delle imprese è stato illustrato da Paolo Scudieri, amministratore delegato Adler Group e da Sabino Basso, presidente Confindustria di Avellino.
A spiegare il pensiero dei giuristi Umberto Apice, Sostituto Procuratore della Corte di Cassazione.
A relazionare anche altri nomi illustri come Girolamo Bongiorno, ordinario di procedura penale all'Università Sapienza di Roma, Paolo Celentano, consigliere della Corte di Appello di Napoli, Giuseppe Fauceglia, ordinario di diritto commerciale all'Università degli Studi di Salerno, Fabrizio Ciccone, giudice delegato del Tribunale di Sant'Angelo dei Lombardi. A trarre le conclusioni Michele Sandulli, ordinario di diritto commerciale all'Università degli Studi di Roma Tre.
Cosa fare per rilanciare il sistema economico? Paolo Scudieri ha le idee chiare: «bisogna rilanciare l'Italia nel mondo. Il made in Italy ha grandi potenzialità, ma occorre sforzarsi per fare sistema. Le eccellenze a macchia di leopardo, le singolari‑ tà non possono competere. Affinché le aziende siano in grado di adeguarsi ai tempi e ai rigori del mercato globale, è indispensabile che tutti gli attori pubblici e privati trovino l'equilibrio più adatto per la competitività del sistema Paese».
«Per scongiurare la crisi dichiara il presidente di Confindustria Avellino Sabino Basso ci vorrebbero innanzitutto grandi investimenti da parte del Governo. Ma non solo. Occorrerebbe recuperare i capannoni ex articolo 32, abbandonati, molti dei quali sotto curatela fallimentare, rendendoli beni pubblici di prima utilità come l'acqua. E individuare un iter per renderli liberi. Soltanto seguendo questi percorsi possiamo dare nuova speranza ai giovani».
Proprio in Alta Irpinia, quello dell'emigrazione giovanile è uno dei drammi economici più intensi. In queste zone due giovani su tre vanno via. Sono soprattutto le forze propulsive ad abbandonare il territorio.
Tuttavia, per gli imprenditori irpini ogni soluzione, oggi più che mai, deve essere pronta anche alla verifica del mercato, al di là dei sostegni esterni. Solo così si costruisce consapevolezza imprenditoriale e si contribuisce alla maturazione del sistema produttivo, a cominciare da quello irpino. |