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  Dicembre 2012

Articoli n° 05
GIUGNO 2011
 
FOCUS ECONOMIA - Home Page
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di Raffaella Venerando

Sbloccare la CRESCITA: le combinazioni possibili

FIORE: «Le infrastrutture, prima di tutto»

Basso: «Da potenziare gli strumenti per l'accesso al CREDITO»

D'Avino: «Intervenire sulla FLESSIBILITÀ del lavoro in entrata e in uscita»

Della Gatta: «Gli IMPIANTI a valle del ciclo rifiuti vanno realizzati nelle aree industriali»

Graziano: «Il rinnovamento della PA È la PRIORITÀ assoluta»

Gallozzi: «I GIOVANI hanno diritto al futuro»



SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E INNOVAZIONE NELLA PA


Graziano: «Il rinnovamento della PA È la PRIORITÀ assoluta»

Un'amministrazione più informatizzata, efficiente, trasparente, è molto più importante di sgravi o aiuti economici vari, per poter sviluppare impresa e generare occupazione e ricchezza

Le imprese italiane pagano ogni anno quasi 15 miliardi per gestire i rapporti con la Pubblica Amministrazione, "bruciando" 1 punto di Prodotto interno lordo



Paolo Graziano
Presidente Unione Industriali Napoli


Pubblica Amministrazione e costi della politica. Un tema spinoso…
Indubbiamente vanno ridotti anche i costi della politica. Ma il tema centrale è il funzionamento della PA. Le imprese italiane pagano ogni anno quasi 15 miliardi per gestire i rapporti con a PA, "bruciando" 1 punto di Pil.

Come si riduce quest'onere?
Informatizzazione delle procedure, certezza dei tempi, reingegnerizzazione, riduzione degli adempinenti burocratici per cittadini e imprese, razionalizzazione di spese e strutture, valorizzazione delle risorse umane: questi sono gli obiettivi che dovrebbero ispirare una nuova grande stagione riformatrice nella pubblica amministrazione.

Siamo all'anno zero o si sta cominciando a svoltare?
I provvedimenti legislativi varati dagli ultimi due governi contengono significative novità. Ne cito alcune: l'indicazione di un tempo massimo per l'espletamento di ogni procedimento amministrativo, l'obbligo di pubblicità dei tempi prefissati, la previsione di sanzioni per l'amministrazione inadempiente, la responsabilità in capo ai dirigenti degli uffici, l'istituzione di una autorità terza per la valutazione delle performance amministrative, la riorganizzazione e razionalizzazione della spesa, con un incremento notevole dell'uso dei processi informatici per rendere l'amministrazione più efficiente, snella, efficace.

Un altro grande tema strategico riguarda la formazione…
Già. La formazione amministrativa va rinnovata, legandola a temi come l'internazionalizzazione e l'informatizzazione. Un'esigenza ancora più pressante per il Mezzogiorno. Il Paese ha bisogno di una PA maggiormente interfacciata con i
grandi centri decisionali sovranazionali in cui si assumono scelte delicate e strategiche che attengono all'economia, alla finanza, al sistema produttivo, alle infrastrutture. Una PA in grado di interagire con le istituzioni comunitarie e mondiali, che preveda sistematici periodi di stage all'estero presso queste ultime per giovani dirigenti, che valuti il percorso formativo delle singole unità avorative con strumenti nuovi, anche agganciando ai conseguenti risultati parti della retribuzione integrativa.

Quindi, il salto di qualità deve poggiare su una più incisiva capacità di rapportarsi oltre i confini nazionali?
Serve una pubblica amministrazione che dalla capacità di intercettare risorse comunitarie a quella di comprendere le dinamiche strategiche e l'orientamento che vanno assumendo le grandi scelte di fondo che si compiono in sede internazionale possa davvero mettere a disposizione del "sistema Paese" un bagaglio di relazioni, di competenze, di capacità che ci proietti con forza e protagonismo sui mercati globali. A tal riguardo, una valorizzazione di ruoli e funzioni per i nostri esperti nazionali distaccati presso le istituzioni comunitarie, sarebbe di grande aiuto.

C'è uno specifico meridionale?
Sì, basti pensare alla sfida che sta impegnando il Sud con il ciclo di programmazione dei fondi comunitari 2007 2013. Ovviamente, a ciò deve accompagnarsi un grande investimento, anzitutto politico e culturale, che consenta al personale amministrativo di padroneggiare appieno gli strumenti informatici indispensabili alla realizzazione di un apparato amministrativo moderno ed efficiente. Dalla gestione di un nuovo back office interoperabile tra amministrazioni centrali e locali, all'applicazione di modelli avanzati di e procurment ed e government, dall'utilizzo di complesse banche dati, all'innovazione di processo perseguibile mediante strumenti Ict. Aggiungerei il trasferimento di best practices e l'attivazione di nuovi servizi di front office, dagli Urp di cosiddetta "seconda generazione" al nuovo Suap telematico.

Il rinnovamento della PA come priorità assoluta?
Certo. Un'amministrazione più informatizzata, efficiente, trasparente, è quanto gli imprenditori chiedono da tempo, soprattutto al Sud. É molto più importante di sgravi o aiuti economici vari, per poter sviluppare impresa e generare occupazione e ricchezza.

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